31/05/13

L'Africa sfuggirà alla maledizione delle risorse? Sì, con la crescita inclusiva e la green economy


Si conclude oggi a Marrakech, in Marocco, l'assemblea annuale dell'African Development Bank (Adb), dedicate alla trasformazione strutturale dell'Africa che ha dedicato due delle sue conferenze a "Risorse naturali dell'Africa: dove andiamo?" e "Massimizzare i guadagni provenienti dalle risorse naturali". Leader politici, finanzieri ed esperti si sono trovati d'accordo sulla priorità che deve essere data alla prima risorsa dell'Africa: la sua popolazione, nel quadro di una  buona governance delle entrate prodotte dalle risorse naturali.

Intervenendo in plenaria il presidente del Rwanda, Paul Kagamé, ha detto che bisogna «Rifiutare la nozione della cosiddetta maledizione delle risorse. E' compito dello Stato e dei governi mettere attuare un'agenda adatta alla situazione di ogni Paese. La gestione e lo sfruttamento delle risorse nel continente devono essere determinate dall'interesse dell'Africa e dei suoi cittadini».

Apple assume ex capo EPA per essere sempre più verde

Negli ultimi 10 anni, Apple ha intrapreso un percorso di rinascita per diventare sempre più verde. A dare il via alle danze è stato un famoso attacco di Greenpeace alla metà degli anni duemila, ma pare proprio che in quel di Cupertino si sia instaurata una maggiore e autonoma consapevolezza alle istanze dell’ambiente. Il gruppo ha prima deciso di rimuovere gran parte delle sostanze plastiche dai suoi MacBook, ora quasi interamente costruiti in alluminio riciclabile, poi ha eliminato mercurio e altre sostanze chimiche dalla componentistica interna e ha abbracciato il vetro per i più svariati usi. In tempi recenti, sempre a seguito di critiche da parte di Greenpeace, ha deciso quindi installare pannelli solari e fonti di approvvigionamento rinnovabile per alimentare i datacenter del suo iCloud. Ancora molto, tuttavia, deve essere ancora fatto.

Last minute market, no a spreco alimenti da 8 italiani su 10 piace idea sconto fiscale post donazioni-riciclo, corsi a scuola

 Lo spreco alimentare 'ognuno dovrebbe evitarlo' (8,7), 'andrebbe evitato aiutando i bisognosi' (8,3), 'e' immorale, c'e' chi muore di fame' (8,3), 'produce sempre piu' rifiuti da smaltire' (8,2), 'e' un difetto del sistema economico' (8,0), 'e' perdita di risorse che mette a repentaglio il futuro del pianeta' (7,8).
Chi per motivazioni economiche, chi per etica, chi per la sostenibilita' ambientale, sono oltre 8 su 10 gli italiani che dicono no allo spreco alimentare, secondo il sondaggio Last Minute Market & Swg per l'Osservatorio sullo spreco alimentare che sara' presentato domenica 2 giugno a Torino a 'Cibo e costituzione', pranzo gratuito per 3mila commensali con 100% cibo di recupero.
All'iniziativa 'Primo non sprecare' e Eating City e' annunciato il talk show con Patrizio Roversi, Andrea Segre', Don Luigi Ciotti, Tiziano Treu, Gustavo Zagrebelsky, tra gli altri.
Per combattere lo spreco alimentare, tra le misure ritenute 'utili da inserire in un progetto di legge', a giudizio degli intervistati, primeggia lo sconto fiscale: 'l'aiuto a organizzazioni caritatevoli, donando loro prodotti alimentari in scadenza produce uno sconto sulle tasse da pagare'. A seguire la formazione ai giovani, in particolare 'a scuola corsi obbligatori su come sfruttare bene in cucina tutti gli alimenti'.
(ANSA).

Rifiuti. sottile: non ho poteri sulla questione discariche "eventuale proroga Malagrotta spetta a Presidente Regione".

Non spettera' a lui firmare un'eventuale proroga di Malagrotta ne' qualunque altro atto relativo alle discariche di Roma. Goffredo Sottile ha esposto chiaramente come stanno le cose in un'intervista all'agenzia Dire ad un anno dall'inizio del suo incarico di commissario all'emergenza rifiuti della Capitale.
"Al momento non ho competenza sul tema delle discariche. In base ai poteri che ho, con i due decreti del ministro Corrado Clini, non ho competenza in materia di discariche- ha spiegato- So bene che questo problema si porra' ed e' inutile che ci nascondiamo dietro il dito delle competenze. Io non posso prorogare la discarica di Malagrotta, a meno che il ministro Andrea Orlando non decida di prorogare il mio mandato, che scadee il 7 luglio, conferendomi quei poteri che avevo quando il mio agire era retto dall'ordinanza di protezione civile che prevedeva che io dovessi individuare una discarica".

Torino: traffico di rifiuti pericolosi verso l'Africa, 11 condanne

Undici condanne per traffico di rifiuti, anche pericolosi, da Torino verso l'Africa. Con questa accusa oggi il giudice Alessandra Pfiffner ha condannato 11 dei 14 imputati a pene comprese tra i 4 mesi e un anno e mezzo di reclusione. Assolti gli altri tre.

Secondo l'accusa, sostenuta dal pm Andrea Padalino affiancato dal vpo Ferdinando Brizzi, il gruppo raccoglieva piccoli e grandi elettrodomestici dalle aree ecologiche del torinese e in altri modi e li stoccava in un'area nel quartiere Falchera a Torino, utilizzata come "centro di smistamento" dalla quale poi partivano i container verso l'Africa, diretti in particolare in Nigeria e Costa D'Avorio.

Almeno 105 le tonnellate di rifiuti, tra frigoriferi, tv, computer, stampanti ma anche macchinari ospedalieri che secondo le indagini sarebbero stati illecitamente smaltiti. Il Tribunale ha anche ordinato la rimozione e lo smaltimento del materiale ancora presente nell'area della Falchera, a spese degli imputati.

(Adnkronos)

Franceschini,ok abolizione finanziamento partiti e Ecobonus

Dario Franceschini, ministro per i rapporti con il parlamento, risponde a Radio 24, sugli ecobonus e sul finanziamento pubblico ai partiti. Riguardo alle misure di sostegno per l'edilizia, Franceschini spiega che 'in un momento di crisi, aiutare il comparto dell'edilizia e' un modo per far ripartire l'economia, si aiutano contemporaneamente piccolo e medie imprese e le famiglie che vogliono fare lavori nelle proprie abitazioni. La novita' e' oltre alla proroga degli incentivi del 50 per cento, aumentano detrazioni dal 55 al 65 per cento per chi fa interventi di efficientamento energetico nella propria abitazione, una spinta verso interventi di innovazione'. Sul finanziamento ai partiti, e' una mossa per frenare il grillismo o andava fatta? 'E' uno degli impegni che ha preso il governo al momento dell'insediamento con il presidente del consiglio, nei tempi che avevamo deciso di rispettare, si approva un disegno di legge che abolisce il finanziamento pubblico e introduce una contribuzione volontaria da parte dei cittadini. Adesso viene in parlamento, noi speriamo di approvarlo il prima possibile'.

 (ANSA).

Nuovo scandalo nucleare in Corea del Sud: certificati di sicurezza fasulli

Off-line 10 reattori nucleari su 23, estate a rischio blackout

La Corea del Sud ha annunciato  lo slittamento della costruzione di due reattori nucleari e il ritardo dell'avvio delle operazioni in altri due, dopo che i suoi ispettori hanno scoperto che i reattori utilizzavano  componenti i cui certificati di sicurezza erano falsi.

Come dice Justin McKeating di Greenpeace International,   «Uno dei fattori che definiscono l'industria nucleare è il suo rifiuto di imparare le lezioni del passato. Si  è costruita una pessima reputazione per quanto riguarda la reputazione, la trasparenza e la fiducia dell'opinione pubblica nell'industria, sono state  massicciamente intaccate da scandali e incidenti ripetuti. La Corea del Sud ne è un ottimo esempio».

Infatti, l'industria nucleare sudcoreana, che viene presentata come una tra le più sicure del mondo (proprio come prima di Chernobyl e Fukushima quella sovietica e quella giapponese), negli ultimi anni ha subito una serie di arresti forzati e guasti tecnici  nelle sue centrali ed è stata colpita da una serie di scandali  per corruzione, minando la fiducia dell'opinione pubblica  nell'energia atomica, proprio mentre, con la scusa dell'abbattimento dei gas serra, il governo prevede di aumentare la già alta dipendenza del Paese dall'elettricità atomica.

Vento Bici 2013

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Guerra dei pannelli solari Ue-Cina, Pechino: «Non facciamo lobbying a Bruxelles» L’Italia tra i 4 Paesi che vogliono tassare il fotovoltaico made in China

L'agenzia ufficiale cinese Xinhua il 27 maggio scriveva che «Almeno 14 dei 27 Stati membri dell'Unione europea (Ue) hanno votato contro la proposta della Commissione europea d'imporre dei diritti doganali punitivi sull'importazione di pannelli solari cinesi» ed aggiungeva che da fonti ben informate era trapelato che «Dei responsabili commerciali dell'Ue organizzano questa  settimana degli incontri supplementari di concertazione per tentare di far ambiare posizione ad almeno tre membri dell'Ue che hanno espresso per scritto venerdì la loro opposizione alla suddetta proposta della  Commissione».

I cinesi dicono che in realtà ad appoggiare la Commissione Ue ci sono solo Italia, Francia, Spagna e Lituania, mentre 4 altri Paesi si sono astenuti e la posizione di due Paesi non è nota.

La Commissione Ue all'inizio di maggio ha proposto ai Paesi membri di approvare il 5 giugno una tassa provvisoria del 47% in media sui pannelli solari importati dalla Cina per proteggere le imprese europee che subirebbero la concorrenza sleale dei produttori del fotovoltaico cinesi. La Commissione si deve pronunciare su eventuali sanzioni definitive a dicembre.

Ecodem, coordinamento parlamentare sui temi dell'ambiente oltre 100 parlamentari firmano documento 'ambiente al centro

'Costruire, attraverso il lavoro parlamentare ed un rapporto di stimolo all'azione del governo, una nuova prospettiva di sviluppo per il paese, in cui qualita' ambientale, crescita economica ed occupazionale siano parti dello stesso progetto': sono le finalita' del primo incontro dei parlamentari Pd che hanno sottoscritto il documento 'L' Ambiente al Centro'.
Il testo, spiega una nota, e' stato elaborato dai parlamentari Ecodem (primi firmatari i deputati Alessandro Bratti, Susanna Cenni e Raffaella Mariani, e tra gli altri Ermete Realacci, Stella Bianchi, Chiara Braga, Luigi Dallai, Silvia Fregolent, Giorgio Zanin oltre al senatore Stefano Vaccari) e sottoscritto da oltre 100 tra deputati e senatori del Partito Democratico.
'L'ambiente - dichiarano Alessandro Bratti e Chiara Braga - specie in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, puo' davvero orientare in senso virtuoso tutte le politiche di sviluppo del nostro paese; per questo non ha senso pensarlo come tema di competenza esclusiva delle Commissioni Ambiente o Agricoltura'.
'Abbiamo quindi deciso di dar corpo ad un coordinamento agile tra i parlamentari che nelle diverse Commissioni, tra Camera e Senato, possono fare la differenza attraverso un'iniziativa parlamentare piu' efficace, presidiando temi e orientando le priorita'. In questo senso - concludono - il rapporto con l'associazione degli Ecologisti Democratici sara' fondamentale, per mettere in rete competenze e radicamento sui territori'.

(ANSA).

Soluzione per Ilva entro 5 giugno, giuristi al lavoro Garante Aia,commissariare azienda


Per una soluzione sull'intricato caso Ilva serve ancora qualche giorno. Non ci sara', quindi, un decreto nel Consiglio dei ministri domani, come ha spiegato il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando al termine dell'incontro, oggi a palazzo Chigi, fra governo e parti sociali.

Una riunione in cui ''e' emersa una unita' di intenti per assicurare risanamento ambientale e continuita' produttiva'' ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi, ma in cui il governo - hanno riferito i sindacati - non ha ''delineato una soluzione determinata e univoca'', assicurando che arrivera' prima del 5 giugno, quando e' convocata l'assemblea dei soci dell'azienda, dopo le dimissioni del cda sabato scorso.

Il giorno del provvedimento ''piu' efficace'', che sara' ''nel rispetto delle decisioni della magistratura'' ha spiegato Patroni Griffi, potrebbe essere martedi' prossimo, 4 giugno, quando il premier Enrico Letta riferira' alla Camera sulla crisi dell'Ilva, come richiesto stamattina dai parlamentari pugliesi del Pdl. Dunque, martedi' potrebbe essere convocato un cdm straordinario per il via libera al decreto.

Terremoto, Letta: “Emilia motore della crescita, deve ripartire” La visita del presidente del Consiglio a un anno dal sisma del 20 e 29 maggio



Il motore della crescita del nostro Paese e la caduta del Pil dell’anno scorso e di quest’anno è anche figlia del terremoto dell’Emilia. Questo motore deve ripartire, ne ha bisogno l’Italia. Bisogna che ci siano gli incentivi giusti e lavoreremo per questo”.

Lo ha detto a Bologna il presidente del Consiglio Enrico Letta concludendo l’incontro istituzionale a un anno dal sisma del 20 e 29 maggio. “Riconfermo qui gli impegni presi dal Governo ha aggiunto Letta  e confido che sui temi emersi si possano trovare significative risposte, dalla deroga al patto di stabilità, all’estensione del prestito per la copertura dei diversi pagamenti, all’assunzione di personale, alla necessità di evitare il paradosso che si paghino le tasse su indennizzi e risarcimenti”.

Parlando a una folta platea di Deputati e Senatori, Parlamentari europei, Consiglieri regionali, Sindaci e Amministratori degli Enti locali colpiti dal terremoto, esponenti delle forze economiche e sociali, Letta ha anche annunciato un provvedimento nazionale sulle emergenze. “E’ fondamentale partire da questa esperienza, ha detto per elaborare una legge quadro che definisca i binari precisi su come e in che tempi intervenire in caso di emergenza. C’è bisogno di regole chiare, per dare risposte strutturali a un Paese che è fragile.

Letta: «Legge quadro sui terremoti E lavoreremo per far ripartire l'Emilia»

 Errani: «Noi partiti da zero». Tra le priorità indicate dal premier, patto di stabilità e prestiti per i pagamenti alle imprese. Nuovo concerto a Carpi per i territori colpiti

BOLOGNA - Vogliamo lavorare moltissimo per dare risposte» alla gente colpita dal sisma del maggio 2012. Così il premier Enrico Letta, arrivato in Regione a Bologna per la prima tappa della sua visita in Emilia a un anno dal sisma. «Lavoreremo per dare gli incentivi giusti», spiega poi Letta davanti ai sindaci del «cratere». E parla di revisione del patto di stabilità, estensione della copertura dei prestiti per i pagamenti alle imprese e la lotta alle infiltrazioni criminali. E di una «legge quadro sugli eventi sismici e sulle emergenze» attorno alla quale «ci giocheremo la nostra credibilità».

IN REGIONE - Ad aspettare il premier a Bologna, in Regione, il presidente emiliano Vasco Errani, il ministro agli Affari regionali (reggiano) Graziano Del Rio, la presidente dell'Assemblea legislativa regionale Palma Costi, la presidente della Provincia Beatrice Draghetti e la vicesindaco di Bologna Silvia Giannini. Letta è intervenuto successivamente davanti ai sindaci del «cratere» (presenti in sala anche il cardinale Caffarra e il rettore ivano Dionigi): «Dobbiamo prendere lezioni da ci ò che è successo e non ricominciare ogni volta da capo», ha detto Letta in risposta al governatore Errani il quale aveva lamentato la difficoltà di «essere partiti da zero».

30/05/13

Energia: puntiamo sull'industria nazionale dell'efficienza energetica

C.A.R.T.E. (Coordinamento Associazioni Rinnovabili Termiche ed Efficienza energetica) vuole richiamare l'attenzione del Governo e delle Autorità su alcuni temi che stanno preoccupando moltissimo le aziende del comparto termico e dell'efficienze energetica. 


Il Governo ha deciso di allocare parte del fondo di garanzia (art.4-ter - Schema di Decreto legge recante 'Recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 Maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviata dalla Commissione Europea') già accantonato per la  realizzazione delle reti di teleriscaldamento a favore dell'efficienza degli edifici pubblici , giocando sul ritardo nell'emanazione del decreto attuativo che regola le modalità di funzionamento del medesimo fondo, costituito ad hoc dal d.lgs. 28/2011 art. 22. L'Italia quindi esce con una bozza di Decreto che decurta le magre risorse destinate al teleriscaldamento! ...ma non solo, facendo questo limita gli interventi nel comparto dell'efficienza energetica . Si ritiene molto grave che le risorse destinate, non ancora utilizzabili, per avviare piani industriali di vere e proprie infrastrutture energetiche a basso rischio di impresa, quali le reti di teleriscaldamento e raffrescamento, vengano decurtate per interventi sull' efficientamento degli edifici. Questa proposta consolida, se non verrà emendata, l'ineguaglianza di trattamento tra il  comparto elettrico e termico da fonti rinnovabili.

Energia per tutti: entro il 2030 occorre raddoppiare obiettivi, finanziamenti e rinnovabili

Dal 1990 al 2010 solo modesti progressi. Energie rinnovabili al 18% del totale

Il rapporto  Sustainable Energy for All Global Tracking Framework, realizzato dall'Energy sector management assistance program (Esmap) della Banca mondiale e dall'International energy agency in partnership con 13 altre agenzie internazionali (Global Alliance for Clean Cookstoves, International Institute for Applied Systems Analysis, International Partnership for Energy Efficiency Cooperatio, International Renewable Energy Agency, Practical Action, Renewable Energy Policy Network for the 21st century,  United Nations Energy Knowledge Network, United Nations Foundation, Undp, Unep, Unido, World Energy Council, Organizzazione mondiale della sanità), identifica i Paesi con il miglior potenziale per realizzare progressi con un «Impatto spettacolare» nel campo dell'energia sostenibile e mete in evidenza le azioni necessarie per salire di livello.

Ilva: Zanonato, chi risana non sia chi ha inquinato Commissariamento e' pista, problema credibilita' risanatore

Il commissariamento dell'Ilva ''e' un'ipotesi su cui stiamo lavorando'', ma deve essere tale che ''chi risana non sia chi ha inquinato''. Cosi' il ministro allo Sviluppo economico Flavio Zanonato aggiungendo che ''uno dei problemi e' la credibilita' del risanatore''.

Dal punto di vista ambientale, ha ricordato Zanonato, "ci sono problemi immensi" date le dimensioni dell'area di 70 ettari "pari a 100 campi da calcio". Di conseguenza "la copertura che deve essere realizzata per evitare le polveri sparse è unica al mondo", anche perché in contemporanea il risanamento ambientale si deve realizzare "senza bloccare la produzione dell'acciaio".

29/05/13

Sbagliata la censura a Calopresti

"La censura per Calopresti non smentisce l'inquinamento della centrale a carbone" Lo hanno dichiarato i deputati Pd Raffaella Mariani, Alessandro Bratti e Chiara Braga della commissione Ambiente che aggiungono: "Vorremmo chiedere all'Enel di rispondere smentendo il fatto che, secondo l'agenzia europea dell'ambiente e secondo il rapporto diffuso dall'agenzia olandese Somo, la loro centrale a carbone di Brindisi sia il sito più inquinato d'Europa. Non sarà fermando un regista, Mimmo Calopresti, che tuteleranno il buon nome dell'Ente.
Il cortometraggio di Greenpeace sui rischi delle centrali a carbone potrà anche essere smentito dalla realtà, ma la censura è un male. Presenteremo un'interrogazione al Governo per conoscere, nell'ambito della scelte di politica energetica, quale ruolo intenda attribuire all'utilizzo del carbone per la produzione di energia e quali misure per limitare la produzione di gas serra e dei numerosi inquinanti prodotti dannosi per la salute e per l'ambiente".

(AGENPARL)

I prezzi dell'elettricità e del gas in Europa e in Italia


I prezzi dell'elettricità e del gas in Europa e in Italia

Nell'Unione europea (UE27) i prezzi delle bollette per l'elettricità consumata dalle famiglie (con consumi tra 2500 e 5000 kWh all’anno) sono cresciuti del 6,6% tra la seconda metà del 2011 e la seconda metà del 2012, dopo un incremento del 6,3% tra la seconda metà del 2010 e lo stesso periodo del 2011.
Le bollette del gas, invece, sono cresciute del 10,3% nell'UE27 tra la seconda metà del 2011 e lo stesso periodo del 2012, dopo l'aumento del 12,6% tra la seconda metà del 2010 e la seconda metà del 2011.Cosa è accaduto in Italia? Tra la seconda metà del 2011 e la seconda metà del 2012 l'aumento sopportato dalle famiglie è stato dell'11,2% per l’elettricità (terzi dopo il +20,6% di Cipro e il +14,5% della Grecia), mentre per il gas è stato del 10,6% (al nono posto in Europa). Questi i dati diffusi ieri da Eurostat.

Se andiamo a vedere la classifica del 'caro bolletta' elettrico medio in valori assoluti, la più leggera la troviamo in Bulgaria (9,6 € per 100 kWh), Romania (10,8) ed Estonia (11,2). Più pesante in Danimarca (29,7 € per 100 kWh), Cipro (29,1), Germania (26,8) e in Italia è di 23 €, quindi pari a 23 centesimi per kWh. Il nostro paese è quarto in quanto a prezzi del kWh. La media per i consumatori domestici dell'UE27 nel secondo semestre 2012 è di 19,7 € (vedi tabella dettagliata e sotto grafico che evidenzia anche la componente Iva e oneri/tasse).


Per quel che riguarda il gas, l'aumento maggiore tra la seconda metà del 2011 e lo stesso periodo del 2012 si è avuto in Lettonia, +21%, seguita dalla Estonia (+19%) e dalla Bulgaria (+18%). Unica diminuzione in Slovenia, -8%.

In valore assoluto, i prezzi più bassi si registrano in Romania (2,7 euro per 100 kWh), Slovacchia (5,1) e Estonia (5,2). I più alti in Svezia (12,7 euro per 100 kWh), Danimarca (10,8) e Grecia (10,2). La media dell'Ue a 27 è di 7,2 euro per 100 kWh.

Nel caso dei prezzi del gas (secondo semestre 2012) per i consumatori domestici la valutazione è stata fatta per utenze che richiedono tra 5600 e 56000 kWh (tabella dettagliata e qui sotto il grafico).



Nelle tabelle di Eurostat un valore è dato anche in PPS (Purchasing Power Standard), che è un artificio che identifica un’unità monetaria che elimina o riduce le differenze di prezzo tra i diversi paesi dell’Unione (in pratica con un PPS si può acquistare lo stesso volume di merci o servizi in tutti i paesi).

Limitatamente ai consumatori industriali di elettricità i dati Eurostat mettono in evidenza che nel secondo semestre 2012 i prezzi più alti sono stati rilevati nell’ordine a Cipro, Italia e Malta. Il prezzo medio nell’UE27 è pari a 0,118 €/kWh. In Italia è di 0,144 €/kWh e siamo il secondo paese dopo la Germania per la percentuale di tasse e oneri non recuperabili sul prezzo del kWh (27,67% contro 32,31% della Germania). Qui sotto il grafico (vedi anche tabella dettagliata).


Per i consumi di gas naturale nel settore industriale nel secondo semestre 2012 i prezzi più elevati si registrano in Danimarca e in Grecia. La media europea è di 0,04 €/kWh. In Italia il prezzo è appena sotto la media UE (0,037 €/kWh), con una quota di tasse e oneri non recuperabili del 5,8%. Qui il grafico (vedi anche tabella dettagliata).

Kyoto Club e Coordinamento Agende 21 Locali Italiane lanciano il Premio di Eccellenza "Spendere senza soldi"

Il premio di Eccellenza "Spendere senza soldi", lanciato da Kyoto Club e Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, si rivolge ai Comuni che hanno attivato, negli anni 2009-2012, investimenti con proprie risorse, generando investimenti di terzi nei settori energetico-ambientali, nell’ ottica dello sviluppo sostenibile. È possibile candidarsi entro il 28 giugno 2013.

Kyoto Club e Coordinamento delle Agende 21 Locali Italiane lanciano il Premio di Eccellenza "Spendere senza soldi" rivolto ai Comuni che hanno attivato, negli anni 2009-2012, investimenti con proprie risorse, generando investimenti di terzi nei settori energetico-ambientali, nell’ ottica dello sviluppo sostenibile.

Processo a Brindisi contro Enel

Si apre oggi un nuovo capitolo giudiziario dello scontro legale contro Enel con l’apertura di un processo che vede imputati 13 dei nostri attivisti. Il motivo? In concomitanza del G8 del luglio 2009, gli attivisti – di cui uno solo italiano – avevano protestato pacificamente e in maniera non violenta presso la centrale Federico II di Cerano. Enel si è costituita parte civile nel procedimento, chiedendo un prima quota di risarcimento di 200.000 euro che anticiperebbe un totale di 1,2 milioni di euro.

Eppure due anni dopo la nostra azionenel 2011, è stata l’Agenzia Europea per l’Ambiente a stabilire che la centrale a carbone Federico II è l’impianto industriale più inquinante d’Italia,
diciottesimo nell’ Unione, perché causa su base annua 119 morti premature e danni economici compresi tra i 536 e i 707 milioni di euro.

Come liberare risorse per la sostenibilità: uscire dalla black list europea del deficit non basta

Mentre si è consumato il primo round delle elezioni amministrative, che ha lasciato davvero vittorioso sul ring soltanto il partito dell'astensionismo (con quattro elettori su dieci che hanno disertato le urne), qualche notizia positiva si attende che piova oggi dall'alto, dall'Europa. La Commissione raccomanderà per l'Italia l'uscita dalla procedura di deficit eccessivo; saranno poi gli stati che dovranno confermare questa proposta.

Ci ha pensato il ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio, a quantificare il margine di spesa aggiuntivo che si prospetta per l'Italia, nel 2014: 7-10 miliardi di euro, 12 a essere ottimisti. Davvero poca cosa all'interno di un bilancio della Pubblica amministrazione che abbraccia 800 miliardi l'anno, ma comunque molto rispetto alla strettissima camicia di forza che gli stati europei hanno deciso di autoimporsi. Pur senza sforare lo stringente livello del 3% del Pil, il prossimo anno il nostro Paese potrà permettersi il lusso di controlli meno stringenti e una boccata d'ossigeno in più, in attesa di risorse aggiuntive contro la disoccupazione che potrebbero arrivare dal vertice europeo di giugno.

Cosa chiede (ancora) in cambio l'Europa, per questo? Bruxelles approverà una serie di raccomandazioni, alcune delle quali sconfortanti - si insiste ancora sulla necessità di maggiore flessibilità nel mercato del lavoro, come sul consolidamento a tappe forzate dei conti pubblici - altre positive, che ricalcano quelle da tempo pubblicate sulla   Gazzetta europea: «Prendere ulteriori azioni per spostare il carico fiscale dal lavoro e dal capitale verso i consumi e i patrimoni nonché l'ambiente».

Italia terza in UE per CO2, ma taglio 5,2% da 2011 Eurostat, in 2012 emissioni europee ridotte del 2,1%

L'Italia e' il terzo paese UE per quantità' di emissioni di CO2 nel 2012, con 366 milioni di tonnellate prodotte. A far peggio solo la Germania, con il record di 728 milioni, e la Gran Bretagna, con 472 milioni.

L'Italia ha pero' tagliato del 5,1% le emissioni rispetto al 2011, mentre gli altri due paesi hanno registrato uno degli aumenti maggiori, rispettivamente +0,9% e +3,9%. Sono le prime stime di Eurostat, che segnala come a livello UE le emissioni di CO2 nel 2012 siano scese del 2,1% rispetto al 2011.

Nel 2012, secondo Eurostat, il livello di emissioni si e' ridotto in 23 paesi su 27: le 'pecore nere' sono, oltre a Germania e Gran Bretagna, Malta (+6,3%) e Lituania (+1,7%). A tagliare di più la quantità di CO2 prodotta sono stati invece Belgio e Finlandia (-11,8%), Svezia (-10,1%) e Danimarca (-9,4%), ma anche Cipro (-8,5%), Bulgaria (-6,9%), Slovacchia (-6,5%), Repubblica ceca (-5,2%) e poi Italia e Polonia (entrambe -5,1%). Francia, Polonia e Spagna sono, dietro l'Italia, tra i maggiori produttori in termini assoluti di CO2, rispettivamente con 332, 297 e 258 milioni di tonnellate. Francia e Spagna sono pero' state meno 'disciplinate' nel tagliare le emissioni, riducendole solo dello 0,8% e dell'1,4%, rispettivamente.

L'UE nel suo complesso nel 2011 aveva gia' ridotto le emissioni del 4,1% rispetto al 2010, quasi il doppio rispetto alla riduzione del 2,1% raggiunta nel 2012

BRUXELLES

Ambiente ed economia: possiamo averli entrambi?

Janez Potočnik, Commissario europeo all’ambiente*

Sento troppo spesso dire che in questi tempi di crisi economica non possiamo permetterci di avere un elevato livello di protezione dell'ambiente. Peggio ancora, sento dire che molti dei nostri problemi economici sono causati da leggi ambientali e che se solo il cosiddetto "Green Tape" venisse rimosso le nostre economie potrebbero recuperare e creare i posti di lavoro e la crescita che noi tutti desideriamo.

Francamente, questa è una sciocchezza, e vi spiegherò perché.

Per cominciare, guardiamo solo al problema "crescita":

La crescita economica in Europa è in calo costante da decenni. Secondo i dati Ocse, la crescita è stata del 5,4% negli anni sessanta, del 3,8% negli anni settanta, del 3,1% negli anni Ottanta, del 2,3% negli anni novanta e dell'1,4% nel primo decennio di questo secolo. C'è qualcuno che seriamente immagina che questo calo sia dovuto alle norme ambientali eccessive? Il trend è chiaro: la crescita europea nei prossimi anni sarà bassa. Infatti, se ci deve essere la crescita, dovrà essere Crescita Verde. Mi spingerei a dire che se nei prossimi anni non trasformiamo le nostre economie in resource-efficient, economie low carbon, allora ci troveremo in guai economici molto più profondi di quelli in cui ci troviamo adesso.

Greenpeace invia a tutti i parlamentari il corto che Enel vuole censurare. Indagato il regista Mimmo Calopresti

Oggi, nella cassetta postale di tutti i parlamentari, Greenpeace ha fatto recapitare una copia Dvd del cortometraggio “Uno al giorno”, che l’associazione ha realizzato lo scorso autunno. Per aver mostrato a tutti cosa vuol dire produrre elettricità col carbone, sono indagati - presumibilmente per diffamazione - il regista Mimmo Calopresti e lo sceneggiatore Manfredi Giffone, in seguito a una denuncia di Enel “contro ignoti”.

Il cortometraggio, che vede la partecipazione di noti attori come Haber, Quartullo, Ceccarelli e Briguglia e la collaborazione dei Subsonica per le musiche, parla degli impatti sanitari ed economici del carbone che Enel utilizza per produrre in Italia quasi il 50% sua elettricità. Secondo uno studio commissionato da Greenpeace, che applica una metodologia già in uso nell’UE a dati di emissione forniti dalla stessa azienda, i fumi delle centrali a carbone di Enel causano nel nostro Paese una morte prematura al giorno e circa 1,8 miliardi di euro di danni l’anno.

Usa: Walmart multata per 82 mln Usd per rifiuti pericolosi


Il colosso americano delle vendite al dettaglio, Walmart, è stata condannata a pagare una multa di 82 milioni di dollari per cattiva gestione di rifiuti pericolosi e pesticidi in California e Missouri. Il gruppo si è dichiarato colpevole dei sei capi di accusa contestati per aver violato la legge della California contro l'inquinamento delle acque, Clean Water Act, e dell'illecito denunciato in Missouri rispetto alla legge che regola lo smaltimento dei pesticidi.
Secondo gli inquirenti, fino al gennaio 2006 Walmart non aveva adottato alcun programma nè aveva formato il proprio personale a un corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi. "Gestendo in modo improprio rifiuti pericolosi, pesticidi e altro materiale in violazione delle leggi federali, Wal-Mart ha messo a rischio la popolazione e l'ambiente", ha sottolineato il viceprocuratore della Divisione per l'Ambiente e le Risorse Naturali, Ignacia Moreno.
Le accuse si riferiscono a episodi avvenuti tra il 2003 e il 2005. In un comunicato, Walmart ha sottolineato come non sia stata accusata di alcun danno ambientale specifico e di aver adottato, a partire dal 2006, un programma per lo smaltimento dei rifiuti.

(con fonte Afp)  Washington (TMNews)

28/05/13

Giustizia. PD: Mori' dopo fermo, Cancellieri riferisca su caso Uva sono passati cinque anni, il caso rischia la prescrizione


"Giuseppe Uva e' morto cinque anni fa, il 14 giugno 2008, all'eta' di 43 anni, dopo essere stato ricoverato con un trattamento sanitario obbligatorio. Prima che fosse disposto il Tso, Giuseppe Uva e' rimasto circa tre ore presso la caserma dei Carabinieri in via Saffi a Varese, unitamente al personale di altre tre volanti della Polizia di Varese. Dopo cinque anni ancora non si conoscono le cause del suo decesso.
Chiediamo al ministro della Giustizia se ne e' al corrente e quali provvedimenti ispettivi intende prendere". Lo chiedono Alessandro Bratti, deputato del Partito democratico e Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia, presentando un'interrogazione scritta al ministro Cancellieri.
Poi, aggiungono: "Secondo le testimonianze di Alberto Biggiogero, un amico che era con lui al momento del fermo, Giuseppe Uva fu malmenato dai carabinieri, e lo stesso Biggiogero afferma di aver sentito a lungo le urla di Uva all'interno della caserma dove furono condotti. Lucia Uva, una delle sorelle di Giuseppe Uva, ha gia' segnalato le condotte omissive del Pm incaricato, Abate, al Csm, al ministro della Giustizia e alla Procura generale della Cassazione nel dicembre 2011, ma non si conoscono gli esiti di tali esposti".
Infine, i deputati del Pd concludono: "Chiediamo, dunque, al ministro Cancellieri quali provvedimenti intenda adottare al fine di evitare che la prossima scadenza dei termini di prescrizione impediscano di accertare le cause e gli autori della morte di Giuseppe Uva".


Bioshopper, rinviata l'entrata in vigore del dm UE accoglie il ricorso inglese a tutela della concorrenza

Nella guerra tra la Gran Bretagna e l'Italia e tra le ragioni della tutela e quelle commerciali, per il momento l'hanno avuta vinta il Regno Unito e la concorrenza.
La Commissione europea infatti ha raccolto i rilievi presentati dal Regno Unito, rinviando di 90 giorni la decisione - attesa per il 13 giugno 2013 - sulla compatibilita' del nostro Dm 18 marzo 2013 sulle caratteristiche dei sacchetti per asporto merci, con le norme comunitarie.
La Commissione aveva ricevuto il 17 maggio l'atto di formale opposizione del Regno Unito, che chiedeva l'impugnazione della legge italiana 28/2012 , con le disposizioni in materia di rifiuti - della quale il decreto ministeriale 18 marzo 2013 costituisce un decreto attuativo - in quanto contrasterebbe con i principi di libera circolazione delle merci e di concorrenza ai sensi del Trattato sul funzionamento della Ue e con la direttiva imballaggi (direttiva 94/62/Ce).
Il decreto contestato definisce le categorie di sacchi per l'asporto delle merci - sia di quelle destinate all'uso alimentare sia di quelle non destinate all'uso alimentare - e la commercializzazione, specificando il tipo di sacchetti che possono essere utilizzati.

 (ANSA).

Autorita' Energia, da contatori a reti smart noi leader in Ue Primi in Europa con 34 mln contatori installati, terzi per reti


L'Italia è fra i paesi leader nella rivoluzione dell'energia intelligente, al primo posto in Europa con 34 milioni di contatori 'smart' già installati nelle case degli italiani e al terzo posto per le 'smart grid', le reti intelligenti.

Queste sono solo alcune delle iniziative rese possibili dalla 'smart regulation' dell'Autorità per l'energia: un pacchetto di strumenti presentati in occasione del Forum Pa, con l'obiettivo di favorire l'innovazione tecnologica, un sistema sostenibile e infrastrutture finalizzate all'uso efficiente delle risorse, "eliminando gli sprechi e aiutando l'ambiente".

Teleriscalmento: la Direttiva sull'efficienza lo promuove, la legge taglia le risorse

Il ritardo del decreto attuativo sulle modalità di funzionamento del fondo di garanzia a favore della realizzazione di reti di teleriscaldamento e raffrescamento previste dall'art. 22 del d.lgs 28/2011, permette al nuovo Governo di allocare parte del fondo all'efficienza energetica degli edifici.  

Lo scorso 24 maggio è stato presentato il testo del Decreto Legge sulla prestazione energetica nell'edilizia in Consiglio dei Ministri. Il Governo ha deciso di allocare parte del fondo di garanzia (art.4-ter) già accantonato per la realizzazione delle reti di teleriscaldamento a favore dell'efficienza degli edifici pubblici (circa 100 milioni di euro corrispondenti ad un corrispettivo pari a 0,05 c€/sm3 sul consumo di gas metano), giocando sul ritardo nell'emanazione del decreto attuativo che regola le modalità di funzionamento del medesimo fondo, costituito ad hoc dal d.lgs. 28/2011 art. 22. Commenta a riguardo Righini: " siamo esterrefatti dalla miopia del Governo italiano attuale e precedente di non riconoscere la valenza strategica del   teleriscaldamento nella politica energetica italiana.   Basti pensare al ritardo del decreto attuativo, tra gli ultimi a dover essere ancora emanato, a seguito dei decreti attuativi sul   V conto energia, sulle FER elettriche, sul Conto Termico e sui TEE .  " Continua Righini:"...e dire che la recente Direttiva Europea sulla promozione dell'efficienza energetica (art.14) riconosce a questa tecnologia un   ruolo di primo piano nella riduzione dei consumi energetici.

«Restituire più spazio ai fiumi»: ora lo dice anche il ministro dell'Ambiente Piena soddisfazione espressa dal Centro italiano per la riqualificazione fluviale

Il Centro italiano per la riqualificazione fluviale (Cirf) ha voluto sottolineare alcuni passaggi presenti nelle dichiarazioni programmatiche rilasciate qualche giorno fa dal ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, che aprono uno spiraglio per la gestione degli ecosistemi fluviali e del territorio tutto, e che rappresentano una novità nel panorama politico nazionale.

Il ministro ha dichiarato che per «tutelare e salvaguardare ecosistemi e biodiversità, in grado di produrre straordinarie difese naturali agli eventi idrogeologici intensi» le misure prioritarie da prendere in considerazione partono proprio dalla necessità di «restituire più spazio ai fiumi».  E ancora il ministro ha sottolineato come l'eccessiva urbanizzazione e il consumo di suolo siano tra le principali cause dell'attuale rischio idrogeologico, processi che è «urgente arrestare e possibilmente invertire» attraverso, tra le altre misure indicate da Orlando, «una iniziativa legislativa che ponga dei limiti al consumo di suolo in tutto il Paese»

Le 15 idee di Salvatore Settis e il documento del PD sull'ambiente

La rivista Left ha pubblicato le ‘Quindici idee per l'Italia' di Salvatore Settis (nella foto), che saranno presentate il 30 maggio all'Eliseo a Roma. Segue un  articolo di Simona Maggiorelli su Cultura bene comune. Alle spalle di questi sempre più incalzanti interventi del mondo culturale sulle istituzioni e la politica sta una consolidata rete di comitati e movimenti impegnati a dare la sveglia a chi governa a tutti i livelli. Insomma, non l'ambizione di sostituire la politica ma di affiancarla ‘per riformare i partiti e i sindacati, per ricreare la cultura politica che muove le regole'.

Al centro vi sono i problemi riconducibili principalmente al ministero dei Beni culturali che oggi dopo le gestioni rovinose degli ultimi anni vede il nuovo ministro Bray «solo contro tutti' in mezzo - scrive Tomaso Montanari - a colleghi apostoli della cementificazione».

Greenpeace, uso pesticida Fipronil legato a declino api emerge da parere autorita' Europea sicurezza alimentare (EFSA)

'L'uso del pesticida Fipronil - prodotto dalla multinazionale tedesca Basf - ha effetti dannosi sulle api'. Lo riferisce Greenpeace, secondo quanto emerge dal parere scientifico pubblicato oggi dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), rilevando che e' la conferma di quanto già affermato dalla stessa associazione, che chiede 'che non si perda tempo nel vietare l'uso del Fipronil e di sviluppare un piano piu' generale per contrastare il pericoloso declino delle popolazioni di api a cui stiamo assistendo in Europa'.
Secondo l'Efsa, riferisce ancora Greenpeace, 'il Fipronil e' tossico per le api quando usato per il trattamento delle sementi di mais' e ci sono 'grandi lacune negli studi disponibili, che impediscono di valutare i rischi nei confronti degli insetti impollinatori diversi dalle api e i pericoli legati all'esposizione ai residui della sostanza (ad esempio per il suolo e le piante non-target)'.
In Italia, ricorda Greenpeace, 'l'utilizzo del Fipronil per i trattamenti delle sementi di mais e' oggetto di divieti temporanei da ottobre 2008, proprio a causa degli impatti sulle api. Il 24 maggio 2013 la Commissione europea ha confermato un bando parziale della durata di due anni per tre pesticidi tossici per le api, che entreràin vigore dal prossimo dicembre. Si tratta di un primo passo, ma il bando dei tre neonicotinoidi - clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam - non basta a garantire la ripresa della popolazione di api in Europa'.
ANSA-ROMA

Ilva ormai allo sbando “Impossibile la produzione”

Bloccati tutti i conti: si dimettono anche i capireparto

Siamo ormai al conto alla rovescia. Riva Fire, la capogruppo della famiglia Riva, annuncia che «sono a rischio 20.000 posti di lavoro» dei dipendenti diretti e altrettanti di indiretti, «ed è fortemente compromesso l’iter per l’approvazione del piano industriale 2013-2018». Il presidente dell’Ilva spa, Bruno Ferrante, e l’ad Enrico Bondi, dimissionari, incontrano al ministero per lo Sviluppo economico ministri e sottosegretari e denunciano che il sequestro degli 8,1 miliardi equivalenti rende impossibile la produzione e il risanamento degli impianti.

Petrolchimico, quattro candidati per la svolta “green"


Da Novamont a Mossi&Ghisolfi passando per i progetti dell'università: i possibili investimenti nel polo chimico

Quattro progetti ancora in fase embrionale, ma che potrebbero portare quella “rivoluzione verde” che il polo chimico di Ferrara aspetta da parecchi anni. Dal tavolo sullo sviluppo del petrolchimico, che ha avuto luogo pochi giorni fa in municipio durante la riunione della prima commissione consiliare, sono emersi infatti quattro nomi che, oltre a favorire una soluzione alla crisi occupazionale aperta dalla vertenza Basell, aprirebbero la possibilità di sviluppo sulle nuove tecnologie. A fornire nuove informazioni sui possibili progetti in campo sono le segreterie territoriali dei sindacati coinvolti nel tavolo (Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil), che rinnovano anche l’appello alla popolazione perché la vertenza in corso sia percepita “non come un problema per i lavoratori Basell, ma per tutto il territorio”.

Terremoto: Emilia Romagna, linee guida regionali per norme urbanistiche

In arrivo le linee guida regionali per l'applicazione uniforme delle norme urbanistiche nei territori colpiti dal sisma e un'ordinanza del commissario Vasco Errani che dispone la decadenza dei vincoli architettonici, fissati dalla pianificazione comunale, per i fabbricati rurali con danni superiori al 50%. Lo ha annunciato oggi, a Bologna, l'assessore regionale all'Agricoltura, Tiberio Rabboni, in occasione della presentazione del Rapporto agroalimentare 2012, promosso da Regione e Unioncamere. "Due novita' - spiega Rabboni - che credo contribuiranno ad accelerare il rilascio delle autorizzazioni, ma anche la presentazione delle domande. Il meccanismo della ricostruzione e' pienamente operativo. Abbiamo risorse certe e procedure trasparenti".

Allo stesso tempo, ha aggiunto l'assessore, la Regione sta lavorando per incrementare la redditivita' delle filiere agroalimentari e per questo tra luglio e ottobre e' in arrivo "un'iniezione importante di risorse per sostenere progetti di innovazione e sviluppo". Si tratta di 133 milioni di euro, di cui 65 dedicati espressamente alle aziende dei territori colpiti dal sisma.
Le risorse verranno assegnate attraverso una serie di bandi e comprendono anche 20 milioni di euro per la messa in sicurezza antisismica dei fabbricati rurali che non hanno subito danni.

Fotovoltaico, al CAAB l'impianto su tetto pi ù grande d'Europa

Completato sul centro agroalimentare bolognese un impianto grande come 14 campi da calcio e costato 22.5 milioni di euro
È stato inaugurato venerdì 24 maggio al CAAB - Centro AgroAlimentare - di Bologna il più grande impianto fotovoltaico su tetto d'Europa: un progetto realizzato da Unendo Energia, forte di 10.500 kwp, di 11.350.000 kwh e di 43.750 pannelli solari complessivi per una superficie di ben 100.000 mq, pari a 14 campi da calcio. L'impianto ha comportato un investimento di 22.5 milioni di euro. Si tratta di un ampliamento significativo all'impianto già esistente, che vede connesso dal marzo scorso, anche la parte del Caa ìab 2.

L’evento ha costituito l’occasione per creare un momento di riflessione e scambio sulle tecnologie sostenibili e per presentare i servizi correlati all ’impianto, come ad esempio alcune colonnine di ricarica per mezzi elettrici.

È stato il senatore Harris McDowell, componente di diverse commissioni federali statunitensi in tema di energie sostenibili, a presenziare all’inaugurazione della seconda tranche dell’impianto.

(RER)

Secondo registro fotovoltaico, gli ammessi sono 3.690 Mancano solo 4,5 milioni alla cessazione del V conto energia

Il contatore online del Gse annuncia che gli impianti fotovoltaici ammessi al II registro sono 3.690, per una potenza complessiva di circa 726,85, che potrebbero avere accesso a 58,03 milioni di euro. Mancano, quindi, poco meno di 4,5 milioni di euro per arrivare al tetto di 6.695.519.23 euro, l'ammontare cioe' che segnera' la cessazione del Quinto Conto Energia.

Il Quinto Conto Energia cessa di applicarsi decorsi 30 giorni solari dalla data in cui si raggiungera' il costo indicativo cumulato degli incentivi.

27/05/13

Spiagge e fondali puliti: rimossi 25 tonnellate di rifiuti abbandonati

Nonostante il maltempo che ha colpito gran parte d'Italia e costretto a rinviare ai prossimi week-end diversi appuntamenti, non si smentisce la partecipazione a Spiagge e fondali puliti - Clean up the Med, la campagna di Legambiente dedicata alla pulizia delle coste, organizzata tutti gli anni l'ultimo fine settimana di maggio, in concomitanza con i volontari degli altri paesi che affacciano sul Mediterraneo. 

Un importante gesto collettivo di volontariato ambientale , che vede protagonisti centinaia di migliaia di cittadini, grandi e piccoli, con il comune obiettivo di  restituire a tutti coste e mare ripuliti dai rifiuti abbandonati . Tra venerdì e domenica, nel centinaio di località balneari dove, come previsto, si è potuto  procedere alle pulizie straordinarie della costa , sono state accatastate e rimosse circa venticinque tonnellate di rifiuti di ogni genere che giacevano abbandonati su arenili e fondali per incuria e inciviltà o trasportati dai fiumi e risputati dal mare. Ma i volontari di Legambiente puntano al raddoppio, un bottino complessivo di cinquanta tonnellate di immondizia, da mettere insieme sui lidi dove le operazioni sono state rimandate. L'iniziativa - che in molti comuni ha visto coinvolte le scuole - è stata anche l'occasione per  diffondere le buone pratiche di sostenibilità ambientale  attraverso incontri, punti informativi e giochi di gruppo per i piccoli. Poche sorprese dalle  tipologie di rifiuti raccolti. Sono le solite: mozziconi e filtri di sigarette in primis, seguiti da bottiglie e sacchetti di plastica. Non mancano catrame, recipienti metallici e rifiuti ingombranti quali gli elettrodomestici, a pezzi o tutti interi. Un bottino simile a quello degli anni passati e in linea con i risultati degli studi internazionali più recenti sulla spazzatura in mare. Diverse fonti concordano sul fatto che la plastica rappresenta il principale rifiuto rinvenuto nei mari , attestandosi secondo l'Unep (Programma delle Nazioni Unite per l' Am­biente) sul 60-80% del totale dell'immondizia trovata nelle acque, con punte del 90-95% in alcune aree.

La Tares costerà ai ferraresi 26 milioni di euro

Marattin: “La storia della tariffa è una delle vicende più assurde nel rapporto fra Stato ed enti locali”
 
La Tares, la nuova “tariffa rifiuti e servizi” introdotta con la legge di conversione del “decreto salva Italia”, costerà ai ferraresi, per il 2013, 26 milioni di euro, cifra più o meno corrispondente all’ ammontare della vecchia Tia (la “tariffa di igiene ambientale”), a cui andranno sommati il costo aggiuntivo previsto dalla legge di 30 centesimi a metro quadro il cui totale dovrebbe corrispondere all’ incirca a 2,5 milioni di euro. La riscossione dovrebbe essere affidata ad Hera.

È quanto emerge dalla discussione tenutasi nella riunione congiunta fra la 1a Commissione consiliare e la Commissione controllo del Consiglio comunale di Ferrara.

Ilva:De Vincenti, avanti produzione e investimenti ambiente Auspichiamo ripensamento su dimissioni management


''Puntiamo a fare in modo che tutti gli stabilimenti Ilva, non solo Taranto, continuino l'attività produttiva e l'azienda continui gli investimenti necessari'' per attuare le richieste dell'Aia (Autorizzazione integrata ambientale), che fissa vincoli stringenti in materia di salute e ambiente. Cosi' il sottosegretario allo Sviluppo, Claudio De Vincenti, in vista dell'incontro di oggi al ministero con i vertici dimissionari della società. A questo proposito, ha aggiunto, ''auspichiamo un ripensamento''.
 De Vincenti ha poi assicurato che "il governo non lascerà soli i lavoratori dell'Ilva" aggiungendo che "é interesse nazionale garantire la continuità produttiva" degli stabilimenti.

 ''Prima di tutto - ha specificato - dobbiamo chiedere all'azienda il massimo impegno per realizzare gli investimenti che consentano di applicare l'Aia. Puntiamo a fare in modo che lo stabilimento di Taranto e anche gli altri continuino nell'attività produttiva e continuino gli investimenti. Valuteremo tutte le prospettive che si aprono in questo momento. Tutte le istituzioni devono assumere una forte responsabilità nei confronti dell'interesse generale del paese che e' quello di avere una siderurgia forte compatibile con ambiente e salute. All'azienda chiediamo di muoversi in questa direzione''.

Patto stabilità: Errani"governo disponbile a svincolo fondi strutturali"



Nel corso dell'incontro con il Governo "abbiamo affrontato anche il tema di mettere fuori dal Patto di stabilita', sia per i fondi 2007-2013 sia per i fondi 2013-2020, il cofinanziamento per gli investimenti". Cosi' il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, al termine dell'incontro tra i governatori italiani e il Governo a Palazzo Chigi parlando a nome di tutte le Regioni e illustrando come nella riunione siano state trattate anche le questioni relative al Patto stabilita', alla crescita, ai nuovi fondi comunitari e agli ammortizzatori sociali. "Lo svincolo del cofinanziamento delle risorse dei fondi strutturali e' una questione aperta, anche in relazione al dibattito del prossimo Consiglio europeo di giugno sulla base del quale l'Italia ha assunto un'iniziativa con particolare riferimento al tema dell'occupazione giovanile - ha aggiunto - E' un lavoro che si deve concretizzare - ha aggiunto - ma c'e' stata una disponibilità che per ora giudichiamo positiva". Quanto agli ammortizzatori sociali ha poi chiarito Errani: "Abbiamo risottolineato che occorreranno oggettivamente ulteriori risorse. E' uno strumento fondamentale che deve essere rifinanziato perchè si parla di tutela di lavoratori che altrimenti non ne avrebbero alcuna".
(ITALPRESS).ROMA

26/05/13

Ue gioca partita clima 2030, Polonia frena Commissione, eurodeputati Italia appoggino proposta mercato Ets

Calcio d'inizio a Bruxelles per la partita sulla nuova politica europea sul fronte clima ed energia con la scadenza del 2030. A 'giocare d'attacco' e' la Commissione Ue, che presentera' ''proposte concrete'' entro la fine dell'anno, mentre in difesa si schiera subito la Polonia, che vuole prima vedere l'accordo globale del 2015. A luglio intanto sara' l'Europarlamento a segnare un punto cruciale per la politica verde dell'Ue, con il nuovo voto sulla proposta che mira ad aumentare il prezzo delle quote di CO2 sul mercato europeo delle emissioni (Ets), in caduta libera. A richiedere l'iniziativa dell'esecutivo di Bruxelles nel campo di energia e clima per il 2030 sono stati gli stessi leader dei 27 in occasione dell'ultimo vertice. ''Gli Stati membri ora sono disposti ad intraprendere i prossimi grandi passi avanti'' per il periodo post 2020, commenta la commissaria Ue al Clima, Connie Hedegaard. Il mandato dei leader dell'Ue secondo Hedegaard mostra ''che la sfida del clima rimane urgente''. Ma non e' un mistero che l'obiettivo di Bruxelles sia quello di fissare nuovi target sulla riduzione della CO2 e sulla quota dei consumi di energia da rinnovabili, mantenendo un mercato europeo del carbonio - oggi in forte crisi - forte e in salute. E, mentre e' in corso una consultazione pubblica online che si chiudera' il 2 luglio, a delineare la strada futura dell'Europa per ora sono gli scenari della roadmap su energia e decarbonizzazione per il 2050, che prevede una riduzione del 40% di gas serra per il 2030 per essere in linea con l'obiettivo di taglio dell'80%-95% rispetto al 1990. Ma su target considerati troppo ambiziosi frena subito la Polonia: secondo il ministro dell'ambiente, Marcin Korolec, ''bisogna prima avere un accordo globale sugli obiettivi, previsto per il 2015''. ''L'Ue deve avere una chiara definizione dei suoi target per il 2030 prima del summit del 2015'' sul clima, ribatte Isaac Valero Ladron, portavoce di Hedegaard.

Ilva, dai morti sul lavoro ai veleni "Così hanno aggirato la legge"

Il gip Patrizia Todisco ha esaminato le relazioni tecniche e le azioni dell'azienda; l'atto d'accusa in 46 pagine. E Ferrante è indagato

Hanno inquinato. E hanno continuato a farlo anche nei mesi scorsi, avvelenando aria e mare. Hanno inquinato e hanno incassato, nascosto miliardi di euro giocando sulla salute dei tarantini. Non hanno messo a norma le attrezzature e anche per questo motivo tre operai sono morti nell'ultimo anno e mezzo. Accuse gravissime quelle che il gip di Taranto Patrizia Todisco mette nero su bianco nelle 46 pagine di provvedimento con il quale ha dato disposizione alla Guardia di Finanza di sequestrare otto miliardi e cento milioni di euro di beni della famiglia Riva. Tracciando, tra le altre cose, anche un filo di collegamento tra la vecchia gestione (nelle mani interamente della famiglia Riva) e quella nuova, con il prefetto Bruno Ferrante scelto nel ruolo di presidente garante dell'azienda e oggi nella veste di indagato.

I vantaggi economici e ambientali che si possono ottenere nella gestione dei rifiuti con l'introduzione della tariffazione puntuale e le proposte per superare la Tares.

I comuni virtuosi a Capannori parlano della tariffazione puntuale

Sono gli importanti temi al centro del convegno promosso dal Comune, dall'Associazione Comuni Virtuosi e da Esper (ente di studio per la pianificazione ecosostenibile dei rifiuti) in programma a Capannori giovedì 30 maggio alle 15, al quale è prevista la partecipazione dei rappresentanti delle massime istituzioni italiane. Il presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini ha infatti dato la propria disponibilità a partecipare alla tavola rotonda in programma nell'ambito del seminario, dedicata alle problematiche per l'applicazione della Tares in Italia e alle proposte per modificare tale normativa ed incentivare il passaggio alla tariffazione puntuale. Ospitare questa iniziativa per Capannori è l'ennesimo riconoscimento della buona politica realizzata in campo ambientale, essendo stato il primo Comune italiano ad aver aderito nel 2007 alla Strategia 'Verso Rifiuti Zero' e ad aver utilizzato i sacchetti con transponder per l'introduzione della tariffazione puntuale estesa all'intero territorio comunale dal gennaio 2013 con il supporto della ESPER. L'obiettivo che l'amministrazione di Capannori e le altre 120 Comunità Rifiuti Zero (che amministrano oltre tre milioni di abitanti) si sono poste è quello di ridurre al minimo la percentuale di rifiuti residui non riciclabili, attraverso processi di miglioramento continuo e scegliendo di adottare la tariffazione puntuale quale elemento centrale della propria azione amministrativa.