Nonostante il maltempo che ha colpito gran parte d'Italia e costretto a rinviare ai prossimi week-end diversi appuntamenti, non si smentisce la partecipazione a Spiagge e fondali puliti - Clean up the Med, la campagna di Legambiente dedicata alla pulizia delle coste, organizzata tutti gli anni l'ultimo fine settimana di maggio, in concomitanza con i volontari degli altri paesi che affacciano sul Mediterraneo.
Un importante gesto collettivo di volontariato ambientale , che vede protagonisti centinaia di migliaia di cittadini, grandi e piccoli, con il comune obiettivo di restituire a tutti coste e mare ripuliti dai rifiuti abbandonati . Tra venerdì e domenica, nel centinaio di località balneari dove, come previsto, si è potuto procedere alle pulizie straordinarie della costa , sono state accatastate e rimosse circa venticinque tonnellate di rifiuti di ogni genere che giacevano abbandonati su arenili e fondali per incuria e inciviltà o trasportati dai fiumi e risputati dal mare. Ma i volontari di Legambiente puntano al raddoppio, un bottino complessivo di cinquanta tonnellate di immondizia, da mettere insieme sui lidi dove le operazioni sono state rimandate. L'iniziativa - che in molti comuni ha visto coinvolte le scuole - è stata anche l'occasione per diffondere le buone pratiche di sostenibilità ambientale attraverso incontri, punti informativi e giochi di gruppo per i piccoli. Poche sorprese dalle tipologie di rifiuti raccolti. Sono le solite: mozziconi e filtri di sigarette in primis, seguiti da bottiglie e sacchetti di plastica. Non mancano catrame, recipienti metallici e rifiuti ingombranti quali gli elettrodomestici, a pezzi o tutti interi. Un bottino simile a quello degli anni passati e in linea con i risultati degli studi internazionali più recenti sulla spazzatura in mare. Diverse fonti concordano sul fatto che la plastica rappresenta il principale rifiuto rinvenuto nei mari , attestandosi secondo l'Unep (Programma delle Nazioni Unite per l' Ambiente) sul 60-80% del totale dell'immondizia trovata nelle acque, con punte del 90-95% in alcune aree.
Sono invece 500 le tonnellate di rifiuti in plastica che complessivamente galleggiavano nel Mediterraneo nell'estate 2010 secondo l'Istituto francese di ricerca sullo sfruttamento del mare (Ifremer) e l'Università di Liegi: la concentrazione di frammenti plastici riscontrata a largo di Spagna, Francia e nord Italia superava addirittura quella dei cosiddetti "continenti spazzatura" presenti nell'Oceano Pacifico e Atlantico. Quella più alta era nel nord del Tirreno e a largo dell'Isola d'Elba con 892.000 frammenti plastici per km 2, rispetto ad una media di 115.000. "Sono 24 anni che organizziamo Spiagge e fondali puliti - dichiara la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni - e continueremo a portarla avanti, nella speranza che un giorno non troppo lontano non sia più necessario andare a raccogliere spazzatura gettata in mezzo alla natura, sui litorali o direttamente in mare . La partecipazione a questa campagna, che ha per altro, ormai, un respiro internazionale, è cresciuta con costanza, ma l'informazione e il coinvolgimento dei cittadini ancora non basta. L'ignoranza di chi abbandona i rifiuti va combattuta ancora , con forza, così come i comportamenti illegali. Difendere il bene comune e la bellezza in Italia significa anche tutelare l'immenso e invidiato patrimonio paesaggistico e naturalistico delle nostre coste . E' importante sentirsi tutti coinvolti - conclude Rossella Muroni - e capire anche che la mala gestione del nostro sistema rifiuti, a fronte di ingenti guadagni per le mafie, comporta danni ingenti alla salute dei cittadini, all'ambiente e al sistema economico del paese".
E ora che i nostri lidi sono liberi (o quasi) da bottiglie, lattine, buste di plastica, polistirolo, vecchie scarpe e carcasse di elettrodomestici, cannucce, accendini e mozziconi , Legambiente lancia a tutti l'invito a scegliere la spiaggia più bella d'Italia e segnalarla attraverso i social network (twitter: #laspiaggiapiùbella - facebook: facebook.com/legambiente.onlus) e il sito internet (www.legambiente.it/lapiubella) per stilare la nuova classifica de "La più bella sei tu", la top 10 del nostro mare. Insieme al nome della spiaggia è utile fornire anche la motivazione della scelta; le segnalazioni saranno valutate da una giuria di esperti di Legambiente e incrociate con i dati raccolti per la Guida Blu 2013. Non a caso uno dei "focus" del fine settimana è stata la lotta al cemento abusivo: sensibilizzare e informare cittadini e amministrazioni su un fenomeno che in Italia sembra inarrestabile è stato uno degli obiettivi di Spiagge e fondali puliti. Cementificazione selvaggia, abusivismo edilizio ed ecomostri adorano le nostre coste e lo scempio che subiscono paesaggi unici al mondo non è più tollerabile, troppe violenze sono state fatte e permesse negli ultimi decenni a un patrimonio di tutti per scopi privati e illegali. Nel 2012 il cemento illegale sul demanio marittimo è stato oggetto di 3.171 reati, 4.762 denunce e 1.298 sequestri. E ogni anno in Italia si consumano circa 500 km 2 di territorio: come se ogni quattro mesi spuntasse una città uguale all'area urbanizzata del comune di Milano. E' evidente dunque che si costruisce troppo e non sempre in modo legale.
In questo week-end per la difesa del mare e delle coste, Legambiente ha ricordato inoltre che per legge le spiagge sono aperte a tutti: nessuno stabilimento balneare ha il diritto di negare l'accesso alla battigia, né deve essere pagato alcun pedaggio per raggiungere il mare. L'associazione ambientalista chiede, così, a cittadini e turisti di segnalare eventuali violazioni denunciandole al comando locale dei vigili urbani o alla capitaneria di porto. Il prossimo appuntamento di Legambiente con il mare è la presentazione della Guida Blu 2013 realizzata insieme al Touring Club, con le spiagge più belle, le località costiere più pulite e tutte le località premiate con le Vele , il 7 giugno a Roma.
di Tommaso Tautonico
Nessun commento:
Posta un commento