Il ritardo del decreto attuativo sulle modalità di funzionamento
del fondo di garanzia a favore della realizzazione di reti di
teleriscaldamento e raffrescamento previste dall'art. 22 del d.lgs
28/2011, permette al nuovo Governo di allocare parte del fondo
all'efficienza energetica degli edifici.
Lo
scorso 24 maggio è stato presentato il testo del Decreto Legge sulla
prestazione energetica nell'edilizia in Consiglio dei Ministri. Il
Governo ha deciso di allocare parte del fondo di garanzia (art.4-ter)
già accantonato per la realizzazione delle reti di teleriscaldamento a
favore dell'efficienza degli edifici pubblici (circa 100 milioni di euro
corrispondenti ad un corrispettivo pari a 0,05 c€/sm3 sul consumo di
gas metano), giocando sul ritardo nell'emanazione del decreto attuativo
che regola le modalità di funzionamento del medesimo fondo, costituito
ad hoc dal d.lgs. 28/2011 art. 22. Commenta a riguardo Righini: " siamo
esterrefatti dalla miopia del Governo italiano attuale e precedente di
non riconoscere la valenza strategica del teleriscaldamento nella
politica energetica italiana. Basti pensare al ritardo del decreto
attuativo, tra gli ultimi a dover essere ancora emanato, a seguito dei
decreti attuativi sul V conto energia, sulle FER elettriche, sul Conto
Termico e sui TEE . " Continua Righini:"...e dire che la recente
Direttiva Europea sulla promozione dell'efficienza energetica (art.14)
riconosce a questa tecnologia un ruolo di primo piano nella riduzione
dei consumi energetici.
Riteniamo molto grave che le risorse accantonate, non ancora utilizzabili, per avviare p iani industriali di vere e proprie infrastrutture energetiche a basso rischio di impresa, quali le reti di teleriscaldamento e raffrescamento, vengano decurtate per interventi sull'efficientamento degli edifici. Questa proposta consolida, se non verrà emendata, l'inuguaglianza di trattamento tra i l comparto elettrico e termico da fonti rinnovabili. Seppur il comparto termico e dell'efficienza energetica sono quelli che garantiscono in termini di costi-benefici maggiori vantaggi per il sistema Paese, nella realtà sono i due settori in cui il Governo investe meno rispetto agli altri Stati Membri!". Conclude Righini:" ci auspichiamo che gli interventi di efficientamento degli edifici pubblici vengano promossi attraverso fondi specifici a tal fine, e non dalla riallocazione del fondo di garanzia per le reti di teleriscaldamento. Entrambi gli interventi rappresentano un volano di sviluppo importante in termini di occupazione, ambiente e risparmio energetico; sarebbe davvero un'occasione mancata per il Bel Paese non favorire questi investimenti in modo chiaro e lungimirante."
di Marilisa Romagno
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