Errani: «Noi partiti da zero». Tra le priorità indicate dal premier,
patto di stabilità e prestiti per i pagamenti alle imprese. Nuovo
concerto a Carpi per i territori colpiti
BOLOGNA -
Vogliamo lavorare moltissimo per dare risposte» alla gente colpita dal
sisma del maggio 2012. Così il premier Enrico Letta, arrivato in Regione
a Bologna per la prima tappa della sua visita in Emilia a un anno dal
sisma. «Lavoreremo per dare gli incentivi giusti», spiega poi Letta
davanti ai sindaci del «cratere». E parla di revisione del patto di
stabilità, estensione della copertura dei prestiti per i pagamenti alle
imprese e la lotta alle infiltrazioni criminali. E di una «legge quadro
sugli eventi sismici e sulle emergenze» attorno alla quale «ci
giocheremo la nostra credibilità».
IN REGIONE - Ad
aspettare il premier a Bologna, in Regione, il presidente emiliano Vasco
Errani, il ministro agli Affari regionali (reggiano) Graziano Del Rio,
la presidente dell'Assemblea legislativa regionale Palma Costi, la
presidente della Provincia Beatrice Draghetti e la vicesindaco di
Bologna Silvia Giannini. Letta è intervenuto successivamente davanti ai
sindaci del «cratere» (presenti in sala anche il cardinale Caffarra e il
rettore ivano Dionigi): «Dobbiamo prendere lezioni da ci ò che è
successo e non ricominciare ogni volta da capo», ha detto Letta in
risposta al governatore Errani il quale aveva lamentato la difficoltà di
«essere partiti da zero».
ERRANI: «NOI PARTITI DA ZERO» - L'italia non deve stare «mai più senza una cornice chiara di norme e risorse» nell'affrontare le emergenze, aveva detto Errani: «Noi siamo partiti da zero, il Paese ha bisogno di norme certe perché non riparta da zero».
«INCENTIVI GIUSTI» - Il premier si è impegnato a «far ripartire al più presto il motore economico del Paese: «Qui c'è il motore della crescita del nostro Paese, la caduta del Pil italiano dell'anno scorso è stata causata anche dal terremoto. L'Italia ha bisogno che il suo motore riparta e vada al massimo, lavoreremo per dare gli incentivi giusti». A tal proposito, il premier ha indicato come priorità la revisione del patto di stabilità, l'estensione della copertura dei prestiti per i pagamenti alle imprese e la lotta alle infiltrazioni criminali: «Sono in corso di discussione gli emendamenti al decreto 43. Sono fiducioso che alcune delle domande avanzate anche oggi possano trovare una risposta: patto di stabilità, essenziale copertura prestiti per i pagamenti alle imprese, la questione della legalità. Qui non si infiltrer à la criminalità, combattere contro di loro».
«LEGGE QUADRO SUI TERREMOTI» - Letta ha infine garantito che il Consiglio dei ministri di domani affronter à il tema delle ristrutturazioni ecocompatibili: «I costi della prevenzione sono infinitamente più bassi, per le emergenze servono regole scritte precedentemente, dobbiamo essere in grado di rispondere nelle prime ore, ci giocheremo la nostra credibilità attorno a una legge quadro sugli eventi sismici e sulle emergenze».
IL CARTELLO DELLA LEGA - «L'Emilia soffre. Presidente ci conceda la no tax area». Si legge in un cartello-appello preparato dal capogruppo della Lega nord in viale Aldo Moro Mauro Manfredini, che già mercoledì si era lamentato perché le opposizioni «sono state zittite» all'incontro con Letta.
NUOVO CONCERTO A CARPI - A un anno dal concertone del Campovolo, si sta organizzando un secondo appuntamento - a Carpi - per sostenere i territori colpiti dal sisma: ne ha parlato il governatore Errani nel suo intervento.
NEL MODENESE - Dopo l'incontro in Regione, il presidente del Consiglio si recherà in visita a Medolla, dove incontrerà i dipendenti della Menù, azienda alimentare colpita da terremoto e, successivamente, incontrerà i dipendenti della Sorin di Mirandola, azienda biomedicale.
A IMOLA - Nel pomeriggio, poi, il premier si recherà a Montecatone, nell'Imolese, dove è ricoverato il carabiniere Giuseppe Giangrande, ferito da un colpo di arma da fuoco fuori da palazzo Chigi, proprio nel giorno del giuramento del governo Letta.
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