28/12/11

Rifiuti: Proroga scontata per Malagrotta preoccupa piano emergenziale

ROMA (ITALPRESS) - "Come tutti aspettavamo, e' arrivata la proroga per lo smaltimento a Malagrotta, nonostante le numerose problematiche segnalate a livello europeo". Lo ha detto Alessandro Bratti, capogruppo del Pd nella Commissione parlamentare sui Rifiuti. "La nostra preoccupazione - aggiunge - riguarda pero' anche il piano emergenziale predisposto dal prefetto Pecoraro che prevede l'utilizzo, dopo il 30 giugno, dei siti di Corcolle e Riano, entrambi di difficile gestione a causa dei vincoli archeologici del primo e delle problematiche ambientali del secondo. Il piano incontrera' inevitabili difficolta' dovute alla superficialita' con cui hanno operato la Regione e il prefetto stesso".

24/12/11

Auguri

Auguri a tutti ..ci rivediamo fra qualche giorno. Grazie a chi segue questo blog sperando che sia stato di qualche utilità.

22/12/11

La manovra Salva Italia e l'ambiente

Le misure che si trovano in campo ambientale nella cosiddetta manovra “Salva Italia” sono, a parte la decisione di mantenere il 55% di detrazione fiscale per l’efficienza energetica, del tutto marginali. Si è parlato spesso di Green economy, della necessità che vi sia una profonda riconversione del mondo produttivo ma ancora una volta quando ci si trova di fronte a scelte concrete ci si rifugia nel vecchio modello di sviluppo che tanti guai ha creato al nostro Paese e a tutta Europa .
Le dichiarazioni “programmatiche “ del nuovo Ministro Clini in Commissione sono in gran parte condivisibili: un attenzione particolare al dissesto idrogeologico collegato con il tema dei cambiamenti climatici, un impegno sul versante dell’efficienza energetica e dello sviluppo delle rinnovabili, la volontà di sbloccare l’annosa questione delle bonifiche dei siti contaminati e addirittura il tentativo di superare la malattia cronica dell’Italia causata dalla gestione integrata dei rifiuti. Tutto questo in una cornice che  considera i temi ambientali come una grande opportunità per la crescita e lo sviluppo.
In realtà tutto questo nella manovra non si coglie, anzi manca proprio.
 Vi si trovano invece una serie di provvedimenti sicuramente importanti ma che nulla o ben poco hanno a che fare con l’ambizione del Ministro e con le nostre aspettative Al riguardo, segnalo specificamente la necessità di una più approfondita valutazione sotto il profilo dell'organicità e della compatibilità delle disposizioni  in tema di bonifiche dei siti inquinati rispetto al quadro normativo di riferimento contenuto nel Codice ambientale. 

Qui vi è un pallido tentativo di semplificare le procedure anche per i siti che non hanno attività in esercizio e questo è ragionevole, ma è necessario fare attenzione che le procedure cosiddette a stralci spaziali e temporali non facciano cadere per le imprese che hanno causato l’inquinamento o che detengono l’area in proprietà , l’obbligo di contribuire con una garanzia fideiussoria che possa eventualmente essere utilizzata dal soggetto pubblico responsabile del procedimento. In poche parole se chi deve bonificare non lo fa, per mille ragioni, questo deve comunque metterci dei quattrini.
Un altro punto che è una logica conseguenza del risultato del referendum contro il nucleare è la cancellazione della costituenda Agenzia per la sicurezza nucleare. Noi abbiamo chiesto di  fare chiarezza in ordine al contenuto e agli effetti delle disposizioni recate dall'articolo dedicato in tema di soppressione dell'Agenzia , giudicando molto importante che i compiti di controllo in materia di sicurezza nucleare non siano affidati agli apparati ministeriali ma, al contrario, restino affidati ad un organismo terzo e, nel caso specifico, all'ISPRA. Soggetto tecnico che va ulteriormente potenziato.
E’ opportuno poi che  si approfondisca la questione relativa all'entrata in funzione del nuovo Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), chiarendo definitivamente se esso debba intendersi come uno strumento di lotta ai traffici illeciti di rifiuti pericolosi ovvero come lo strumento generale di gestione e di controllo sulle attività di trasporto di tutte le tipologie di rifiuti speciali, ritenendo, peraltro, che solo nella prima ipotesi si possa giustificare il ruolo centrale assegnato dal precedente Governo al Nucleo operativo ecologico dell'Arma dei Carabinieri nella gestione del nuovo sistema. Questo al di là dei numerosi aspetti tecnici che non sono stati risolti. Ricordando anche che sulle modalità di affidamento del Sistri a Selex, gruppo Finmeccanica, incombe una delicata inchiesta giudiziaria della DDA di Napoli. Le migliaia di imprese stanno aspettando preoccupate la scadenza del termine del 9 Febbraio 2012, data fatidica dell’entrata in vigore del sistema.
Non poche perplessità, sempre all’articolo sulla soppressione degli Enti, desta la scelta di inglobare nell’Authority per l’energia la neonata Agenzia per i servizi idrici. Che questa fosse un ibrido giuridico noi lo avevamo già fatto notare ma la scelta realizzata nella proposta del Governo Monti non può, anche in questo caso, non considerare l’esito dei quesiti referendari di qualche mese fa proprio su l’acqua come bene comune. Vi è un iter legislativo alla Camera riguardo alla gestione del servizio idrico integrato che va completato in tempi brevi. E’ indispensabile trovare una soluzione che vada nella direzione indicata dal referendum evitando anche qui di rifugiarsi in vecchie logiche che hanno visto la contrapposizione fra liberalizzatori/privatizzatori e “pubblici”.
Concludo, infine, esprimendo il mio rammarico riguarda alla scelta fatta riguardo il provvedimento che destina al Fondo ammortamento titoli di Stato una quota dei proventi della vendita all'asta dei diritti di emissione di CO2. La quota sarà stabilita con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. La relazione tecnica afferma che da stime preliminari, considerando uno scenario low, è possibile valutare prudenzialmente i ricavi derivanti dal sistema delle aste per i diritti di emissione di CO2 - di cui alla Direttiva 2003/87/CE - nell'ordine di complessivi 780-840 milioni di euro negli anni 2013 e 2014, e che le quote a disposizione dell'Italia sono stimate su base annua in circa 94 milioni di euro. La norma in esame quindi è finalizzata - sempre secondo la relazione tecnica - a consentire il riacquisto di titoli del debito pubblico e lanciare, quindi, un forte segnale ai mercati finanziari circa la volontà dell'Italia di ridurre il più velocemente possibile il proprio debito.
Tutta la legislazione vigente ha sempre sostenuto che questi proventi dovessero essere utilizzati per politiche virtuose tese a ridurre sia nella mitigazione che nell’adattamento gli esiti dei cambiamenti climatici. Il fatto che una quota dei proventi della vendita all'asta dei diritti di emissione di CO2 sia dirottata  dall'obiettivo del rafforzamento delle politiche ambientali, a quello della riduzione del debito pubblico ci lascia molto perplessi se non contrariati.
Bene invece giudichiamo la nuova formulazione del tributo sui rifiuti che mantiene nella sua parte variabile il connotato di tariffa che varia a seconda di diversi parametri tra cui l’efficacia della raccolta differenziata. Questa formulazione dovrebbe risolvere l’annoso contenzioso del pagamento dell’IVA oggetto di polemiche incandescenti. Bene anche il fatto, ma non poteva essere altrimenti, che la titolarità del tributo rimanga di competenza dei Comuni. Qui si innesta una questione che noi abbiamo richiesto di risolvere, anche presentando un progetto di legge specifico, che riguarda la situazione incredibile che si è determinata in Campania a causa dei provvedimenti legislativi scellerati in cui chi riscuote la tassa è la Provincia.  Troppo poco per affrontare l’estendersi dell’emergenza in altre regioni. Forse non è questo il provvedimento legislativo, ma al più presto sarà necessario affrontare anche attraverso un riassetto normativo e alcune scelte forti il tema della gestione integrata dei rifiuti in Italia.
Per il resto va sottolineato il fatto che per il trasporto pubblico locale qualche risorsa per le Regioni è stata rimediata ma ancora abbondantemente non sufficiente per affrontare una questione che da tutti viene citata come fondamentale ma che come un po’ tutta la manovra va nella direzione contraria.

21/12/11

PD, rendere operativo Sistri e destinare a Imprese soldi investiti



(AGENPARL) - Roma, 21 dic - "Chiediamo al governo di destinare i contributi versati dalle imprese nel 2010 e 2011, anni in cui è stato attivato il Sistri, alle imprese stesse e di semplificare le tecnologie del sistema di tracciabilità dei rifiuti". È quanto chiedono con una risoluzione presentata in commissione Ambiente, il capogruppo Pd nella stessa commissione Raffaelle Mariani e Alessandro Bratti, deputato del Pd componente della commissione Ambiente e della commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. "Ci sembra molto importante - proseguono i deputati democratici - la proroga, che con grande probabilità ci sarà nel cosiddetto milleproroghe, per l'obbligatorietà del Sistri inizialmente prevista per il prossimo 9 febbraio. Il Sistri nasce per assicurare maggiore trasparenza e controllo nella movimentazione dei rifiuti lungo tutta la filiera al fine di contrastare fenomeni di illegalità. È importante rendere il sistema semplice da utilizzare così da essere efficace nel contrasto alle ecomafie e, al tempo stesso, di vantaggio per le imprese sane. In particolare, deve essere ridotta la mole degli oneri a cui le imprese vengono sottoposte.
Nonostante il sistema non sia ancora a regime, negli ultimi due anni 325mila imprese hanno speso 70 milioni di euro come contributo di iscrizione. Ma fino ad ora il Sistri si è dimostrato non adeguato sul piano della tecnologia utilizzata e incapace di sopportare, con la dovuta celerità, le decine di migliaia di collegamenti che si registrano in una giornata lavorativa. Per realizzare un'anagrafe completa dei produttori di rifiuti in Italia, sarebbe necessario anche prevedere l'obbligo di iscrizione per gli operatori stranieri che trasportano o smaltiscono rifiuti nel nostro Paese come anche per gli operatori italiani che trasportano rifiuti al'estero".

20/12/11

Il mio intervento in Aula

(Resoconto stengrafico) Signor Presidente, le chiedo di intervenire nei confronti del Ministro dell'interno, al fine di poter ottenere la risposta - e spiegherò le motivazioni - all'interpellanza n. 2-00573, da me presentata come primo firmatario il 22 dicembre 2009 e poi sollecitata il 13 luglio 2010. È un'interpellanza relativa ad un caso che in questi giorni sta riempiendo le pagine di numerosi quotidiani; riguarda la morte di un calciatore, Denis Bergamini, mio conterraneo, avvenuta il 18 novembre 1989. Il caso era stato archiviato come suicidio. Successivamente però, a seguito di una serie di indagini e di una memoria presentata dall'avvocato della famiglia, a fine giugno di quest'anno, il procuratore di Castrovillari, il dottor Giacomantonio, ha deciso di riaprire tale caso, cambiando il capo di imputazione in reato di omicidio volontario.
Dopo appunto ventidue anni sono state acquisite tutta una serie di prove, che sono state ampiamente documentate. Tra queste prove si chiedeva a suo tempo, come oggetto dell'interpellanza - ed oggi questa situazione diventa ancora più importante - se corrispondesse al vero che all'epoca furono trasferiti due poliziotti che sostenevano si trattasse di omicidio e non di suicidio.
A questa domanda non ho mai ottenuto una risposta. Visto che il caso è stato di recente aperto, ed è un caso importante, chiederei a lei, signor Presidente, di farsi davvero parte attiva in modo da avere una risposta rispetto ad un particolare che può essere anche una prova rilevante nel proseguo del procedimento.

Sport: BRATTI (PD), CONI mantenga i Comitati provinciali

(AGENPARL) - Roma, 20 dic - Valutare con attenzione l'ipotesi di modifica apportata al proprio Statuto dal Coni con l'istituzione di delegati provinciali al posto dei comitati provinciali ed il relativo trasferimento delle funzioni ai comitati regionali, è la richiesta avanzata, in un interrogazione al Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, dal deputato del Partito Democratico, on. Alessandro Bratti come primo firmatario. 
"Le modifiche formulate dal Coni che dovrebbero entrare in vigore il primo gennaio 2012 - si legge nell'atto - determinano un depauperamento del territorio, della presenza del volontariato e di conseguenza delle loro azioni promozionali e formative". Bratti invita il Ministro competente ad assumere delle iniziative in risposta alle eventuali e legittime richieste degli organi territoriali per non correre il rischio di snaturare uno dei volani di sviluppo dello sport quali il coinvolgimento delle realtà locali e di volontariato.

16/12/11

Richieste in Commissione ecomafie per verificare il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti speciali dagli impianti STIR di Giugliano e Tufino a Napoli

La Commissione Bicamerale sui traffici illeciti legati al ciclo dei rifiuti sta indagando sui rifiuti speciali, classificati con codice 19.05.01 e 19.12.12 (rifiuti "derubricati" da urbani a speciali in buona parte) partiti dagli impianti STIR della Campania. Nonostante il finto veto della Lega sul decreto che ha impedito gli accordi regionali per il trasferimento dei rifiuti urbani dalla Campania, questi rifiuti stanno circolando in tutta Italia, dal Sud al Nord. In Puglia e Sicilia vi sono indagini in corso relativamente al trasporto e smaltimento di questi rifiuti e in questo caso abbiamo richiesto informazioni alle Procure interessate. Nel Nord, in particolare in quantitativi significativi in  Lombardia a Montichiari, discarica Gedit, Veneto Padova e Trieste impiandi dell' Acegas e Emilia Romagna AREA (Discarica Iolanda di Savoia)  abbiamo richiesto ai Prefetti di verificare se gli adeguati controlli di questo materiale sono stati realizzati.
Chiediamo infatti alle Autorità competenti, anche alla luce degli arresti dell'imprenditore Vincenzo D'Angelo per traffico illecito internazionale di rifiuti plastici e coinvolto nei trasporti e nello smaltimento dei rifiuti campani verso diverse destinazioni in Italia,  di verificare che in queste operazioni non vi siano state irregolarità di nessun tipo e nessun genere.

14/12/11

La lettera di risposta del segretario del Pd di Ferrara ad un militante sulla manovra

Ho ritenuto importante pubblicare questa mail perchè in maniera semplice c'è tutto...bravo Paolo

Gentile V........,
ho letto solo ieri la sua mail, quindi mi scuso della tardiva risposta.
Non ho gli strumenti per valutare la sua specifica situazione, però è mio dovere evidenziarLe che in questi giorni il PD è stato l'unico partito ad incalzare questo Governo, che non è il nostro, a modificare la Manovra, andando alla ricerca della maggiore equità possibile.
Tra le questioni sulle quali ci siamo concentrati c'è proprio il tema di coloro che erano vicinissimi alla pensione e che la vedono improvvisamente allontanarsi. Non so se lo sforzo che stiamo facendo consentirà anche a lei di veder risolto il problema, però l'impegno che i nostri parlamentari stanno mettendo in questa battaglia è massimo e reale.
Abbiamo scelto la strada, per noi complicata della responsabilità. Abbiamo deciso di credere a chi, come Napolitano e lo stesso Monti, ci ha spiegato che il Paese è di fronte al rischio reale di fallimento. Un rischio che comporterebbe per noi l'impossibilità di restituire i Bot alle famiglie, di pagare le pensioni o gli stipendi dei dipendenti. Un rischio nel quale è già incappata la Grecia e che invece noi dobbiamo evitare.
Questo ovviamente non ci ha portato ad accettare supinamente la manovra, ma abbiamo messo in campo tutte le energie per poter ottenere più equità, ed io credo che se si tasseranno i capitali scudati, se l'indicizzazione delle pensioni arriverà a 1400 euro, se ci sarà una maggiore detrazione ICI sulla prima casa, lo si dovràanche agli sforzi messi in campo dal PD.
Non era mio obiettivo convincerLa, ma spero comunque possa apprezzare gli sforzi che stiamo cercando di fare per tutelare le fasce più deboli.

Un caro saluto
Paolo Calvano, Segretario Provinciale del PD di Ferrara

Rifiuti Lazio: poco convincente il Prefetto Pecoraro

(DIRE) Roma, 14 dic. - "Non ha convinto il prefetto Pecoraro riguardo al percorso scelto per fronteggiare l'emergenza rifiuti a Roma. Malagrotta dovrebbe avere una proroga ma non e' chiaro fino a quando; a settembre 2012 sara' pronto il sito provvisorio di Corcolle, ma solo se tutto andra' bene; i siti di Riano e Corcolle presentano delle criticita' notevoli - sono stati scelti prima di fare le analisi tecniche del caso; alla domanda 'se si incontrassero problemi di natura ambientale che cosa succederebbe', le risposte sono state vaghe e generiche". Lo ha affermato Alessandro Bratti, capogruppo del Pd in Commissione ecomafie, dopo l'audizione del prefetto Pecoraro.
"Poca chiarezza- ha proseguito il parlamentare democratico- anche riguardo al procedimento di esproprio del sito di Corcolle la cui proprieta' sarebbe di una societa' svizzera di cui non e' nota la composizione. Il prefetto avra' un percorso complicato e irto di ostacoli. E in tutto questo non si capisce perche' tutte le procedure seguano un iter opposto a quello tradizionale. Pare che la scelta di Riano e Corcolle, oltre che dalla presenza di cave sia dovuta alla 'scarsa opposizione' politica che vi si troverebbe. Una situazione difficile, poco chiara, condotta in maniera superficiale e anche dalla Regione in modo arrogante. Noi verificheremo che tutto l'iter amministrativo sia rispettato passo dopo passo e chiederemo che in maniera trasparente il Prefetto riporti le analisi ambientali e i risultati di tutti i sondaggi eseguiti e che si eseguiranno".

13/12/11

Il resoconto del mio intervento in Commissione ambiente sulle parti ambientali della manovra

Alessandro Bratti, intervenendo a proposito delle parti della manovra che riguardano i temi ambientali, esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, Mauro Libè, riconoscendo che nella proposta di parere dallo stesso predisposta sono affrontate quasi tutte le questioni che meritano di essere approfondite.
Al riguardo, segnala specificamente la necessità di una più approfondita valutazione sotto il profilo dell'organicità e della compatibilità delle disposizioni di cui all'articolo 40 in tema di bonifiche dei siti inquinati rispetto al quadro normativo di riferimento contenuto nel Codice ambientale. Ritiene, inoltre, che sia necessario fare chiarezza in ordine al contenuto e agli effetti delle disposizioni recate dall'articolo 21 in tema di soppressione dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, giudicando molto importante che i compiti di controllo in materia di sicurezza nucleare non siano affidati agli apparati ministeriali ma, al contrario, restino affidati ad un organismo terzo e, nel caso specifico, all'ISPRA. Fa presente, infine, l'opportunità che, in sede di approvazione del provvedimento in esame, si approfondisca la questione relativa all'entrata in funzione del nuovo Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), chiarendo definitivamente se esso debba intendersi come uno strumento di lotta ai traffici illeciti di rifiuti pericolosi ovvero come lo strumento generale di gestione e di controllo sulle attività di trasporto di tutte le tipologie di rifiuti, ritenendo, peraltro, che solo nella prima ipotesi si possa giustificare il ruolo centrale assegnato dal precedente Governo al Nucleo operativo ecologico dell'Arma dei Carabinieri nella gestione del nuovo sistema.
Conclude, infine, esprimendo il proprio rammarico per il fatto che una quota dei proventi della vendita all'asta dei diritti di emissione di CO2 sia dirottata, in forza delle disposizioni di cui all'articolo 25, dall'obiettivo del rafforzamento delle politiche ambientali, che a suo avviso andrebbe mantenuto, a quello della riduzione del debito pubblico.


12/12/11

Manovra: Funzioni agenzia nucleare a ISPRA


(ASCA) - Roma, 12 dic - ''Apprendiamo che un emendamento alla manovra affida le competenze dell'Agenzia per la sicurezza nucleare all'Ispra. E' una buona notizia, il Pd chiedeva da tempo una norma ad hoc in questo senso. Peraltro, auspichiamo che questo comportera' il potenziamento del settore perche' molte autorizzazioni relative ai processi di denuclearizzazione sono ferme''. Lo hanno detto Alessandro Bratti e Raffaella Mariani, capigruppo Pd nella commissione Ecomafie e in quella Ambiente di Montecitorio.

Trasparenza

 Oggi il mio Bilancio sociale  su  Il Post

06/12/11

RIFORME:FRANCESCHINI,LEGGE ELETTORALE E FINE BICAMERALISMO

INTERVENTI NON FATTI IN 20 ANNI SI POSSONO FARE IN 18 MESI (ANSA) - ROMA, 06 DIC - 'Al governo tocca il risanamento, l'economia, la crescita. Il Parlamento puo' invece utilizzare quest'anno e mezzo per cambiare finalmente le regole istituzionali' e 'fare in 18 mesi quello che non siamo riusciti a fare in 20 anni'. E' quanto afferma il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, intervistato da La Repubblica.
Le modifiche a cui pensa Franceschini: cambiare i regolamenti parlamentari, porre fine al bicameralismo 'materia su cui tutti i partiti - afferma - hanno un loro progetto di legge', per cui 'ci vuole una Camera non elettiva, il Senato delle Regioni.
Avremo cosi' un'automatica riduzione del numero dei parlamentari'. Infine, l'ultima modifica proposta e' la riforma della legge elettorale.
'Deve avere due punti fermi - precisa l'esponente del Partito Democratico - Restituire ai cittadini il diritto di scegliersi gli eletti. Consentire un bipolarismo per scelta e non per costrizione' e questo risultato si puo' raggiungere anche 'con una legge proporzionale'.
'Occorrera' un accordo tra i partiti che sanno di essere avversari - aggiunge - ma vogliono cogliere l'opportunita'', e 'su questo piano dobbiamo dialogare anche con la Lega'.




04/12/11

Rifiuti: verso una società del riciclo e del recupero

Le proposte del PD e il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti

Lunedì 5 Dicembre 2011, ore 20.30
Sala C Palazzo Europa - Via Emilia Ovest, 101 - Modena


INTRODUCONO
Vanni Bulgarelli, coordinatore Forum Provinciali
La proposta del PD per la gestione dei rifiuti

Alessandro Bratti, deputato - responsabile ambiente PD Emilia-Romagna
Una nuova politica regionale dei rifiuti

INTERVENTI
Stefano Vaccari, assessore all'ambiente Provincia di Modena
Gianni Ballista, Coordinamento SEL
Alessandro Borghetti, coordinatore Provinciale IdV

CONCLUSIONI
Davide Baruffi, segretario Provinciale PD Modena

COORDINA
Marco Busani, responsabile Forum Provinciale Ambiente

CONTRIBUIRANNO ALLA DISCUSSIONE
Simona Arletti, assessore all'ambiente Comune di Modena
Sandro Fogli, sindaco di Bastiglia
Paolo Trande, capogruppo PD Consiglio Comunale Modena
Simone Tosi, assessore ambiente Comune di Carpi
Luca Gozzoli, capogruppo PD Consiglio Provinciale

02/12/11

Progetto Moniter

EVENTUALE RISCHIO E' SOTTO CONTROLLO
'REGIONE LAVORA CON TRASPARENZA'
 (DIRE) Bologna, 2 dic. - "La Regione Emilia-Romagna e' tra le piu' virtuose d'Europa per quanto riguarda la gestione integrata dei rifiuti urbani". E l'eventuale rischio ambientale "e' assolutamente sotto controllo". Questo il commento di Alessandro Bratti, responsabile Ambiente ed Energia del Pd regionale a seguito della presentazione di Moniter, il progetto finanziato dalla Regione per monitorare gli effetti degli inceneritori sulla popolazione residente e sull'ambiente.
"Moniter rappresenta uno studio all'avanguardia- prosegue Bratti- e dimostra la volonta' della nostra Regione di lavorare nella logica della trasparenza, della tutela della salute dei cittadini, in linea con le direttive europee. Le indicazioni date dal Comitato Scientifico coincidono con le proposte che il Pd sta discutendo nei territori della regione". Il "tema della qualita' dell'aria- aggiunge il deputato Pd- e' di primaria importanza per le regioni del bacino padano che, come recentemente dichiarato dal ministro dell'ambiente Corrado Clini, necessitano di una attenzione particolare. Quasi tutte le ricerche di questa complessita' non danno mai risultati certi ma dalle relazioni scientifiche di Moniter emerge che l'eventuale rischio ambientale che corre la nostra regione e' assolutamente sotto controllo".
Il Pd, conclude Bratti, "considerando il ciclo dei rifiuti per quel che riguarda il recupero della materia, uno dei settori fondamentali per lo sviluppo della green economy, si impegnera' affinche' questa fase di transizione, che prevede un uso importante degli inceneritori, avvenga nella massima sicurezza per la salute dei cittadini".


Questa sera a SCHIO (Vicenza)

 



BUONI RIFIUTI

per una gestione
intelligente e sostenibile
di quel che buttiamo
(nelle case e nelle fabbriche)
 




Alessandro BRATTI Deputato PD e Responsabile nazioale delle politiche sui rifiuti
Stefano FRACASSO Consigliere PD regione Veneto-Vice Presidente Commissione Ambiente
Federico GINATO Segretario provinciale PD Veneto

Hotel Noris, via dell'Industria, 125 SCHIO - ore 20,30

30/11/11

Il ricordo di Rosella Ottone di Marina Sereni

Rosella Ottone è stata in Parlamento dal 2001 al 2008, lasciando tra i colleghi e le colleghe che l’hanno conosciuta il ricordo di una persona mite, seria, profondamente radicata nel suo territorio. Imprenditrice tessile, aveva ricoperto per alcuni anni l’incarico di Vice Presidente dell’Amministrazione Provinciale quando nel 2001 venne eletta per la prima volta alla Camera nel collegio di Ferrara-Cento, sotto il simbolo dell’Ulivo.

Rosella portò in Parlamento innanzi tutto la sua esperienza di piccola imprenditrice e di dirigente della CNA. La sua convinta militanza politica, nelle file dei Democratici di Sinistra prima e del Partito Democratico poi, non le impedirono mai di tessere relazioni e di creare occasioni di collaborazione con le colleghe degli altri Gruppi. In particolare Rosella si fece promotrice dell’Associazione Interparlamentare Impresa/Donna/Europa alla quale aderirono deputate e senatrici di tutti i Gruppi con l’obiettivo di monitorare il mondo dell’imprenditoria femminile e di dare un contributo concreto al suo sviluppo, attraverso un’azione di lobby finalizzata al rilancio di misure e strumenti specifici di sostegno dell’impresa femminile come la legge 215/’92.

Nel promuovere e guidare quella iniziativa trasversale, così come in tutta la sua attività parlamentare nella Commissione “Politiche dell’Unione Europea”, Rosella Ottone dimostrò la sua competenza, la sua tenacia e la sua concretezza. Non faceva grandi discorsi, studiava gli atti in discussione, interveniva puntualmente in Commissione e in Aula quando era necessario, aveva grande disponibilità ed una presenza assidua a tutte le iniziative promosse dal Gruppo. Per lei l’impegno politico e parlamentare dovevano produrre qualcosa di utile alla vita quotidiana delle persone, delle famiglie, delle imprese, delle comunità locali. Rosella Ottone era quanto di più distante dalla politica fatta di mera immagine, di comunicazione fine a sé stessa. Il suo modo sobrio di costruire le iniziative, di superare le difficoltà, di raccontarti anche i momenti tristi della sua vita privata e familiare si combinava con un carattere gioviale, positivo, aperto e generoso. Ricordo con grande affetto e piacere le serate che organizzava ogni tanto a casa sua qui a Roma, con i prodotti buoni della sua terra, come occasioni per stare tra colleghi, per scambiare idee e conoscersi meglio. Rosella è stata una brava parlamentare, una persona per bene, che ha vissuto la politica come servizio: per la sua comunità, per le donne, per il mondo del lavoro e delle piccole imprese. Sapeva praticare la buona politica e credo le farebbe piacere sapere che noi, che l’abbiamo conosciuta in quest’Aula, la ricordiamo e la ricorderemo sempre così.

Bratti (PD), rivedere normativa sui rifiuti


(9Colonne) Roma, 30 nov - "Il lavoro della Commissione d'inchiesta sui rifiuti ha da sempre indicato la Lombardia come situazione da tenere sotto controllo riguardo all'infiltrazione malavitosa nel settore delle bonifiche e dei rifiuti. Gli arresti scattati oggi in questa regione, purtroppo, ci danno ragione. Lo stesso si può dire nel caso della Calabria, dove è stata chiesta l'interdizione per il Commissario straordinario che si occupa dell'emergenza rifiuti. Soprattutto in questo momento di crisi economica, i piccoli imprenditori trovano personaggi spregiudicati spesso legati alla malavita che offrono condizioni particolarmente vantaggiose per lo smaltimento dei rifiuti.
Se a questo si aggiunge la corruzione che spesso può coinvolgere decisori politici e funzionari della pubblica amministrazione il mix diventa esplosivo". Lo dichiara Alessandro Bratti, capogruppo del PD in Commissione ecomafia, sottolineando che "il tema dei traffici illeciti collegati ai settori delle bonifiche e dei rifiuti non è un fenomeno che si manifesta solo nelle Regioni meridionali. Diventa indispensabile rivedere alcuni aspetti della normativa legata al ciclo dei rifiuti e rivedere anche l'organizzazione del sistema dei controlli, comprese le funzioni delle ARPA regionali che dovrebbero sempre di più essere enti terzi e non subordinati alle Regioni. In Lombardia non è casuale che l'ARPA, grazie ad una decisione della Giunta regionale, abbia eliminato la figura dell'Ufficiale di Polizia Giudiziaria che dipende funzionalmente non solo dalla Direzione dell'Agenzia ma anche direttamente dai procuratori".

Una grande impresa

FERRARA Trecento anni di esperienza hanno prevalso su cento di gioventù. E’ la graffiante ironia con cui gli amatori master della 4 Torri Volley hanno chiuso una serata memorabile: loro, cinquantenni, lunedì sera hanno piegato per 2 set a 1 i diciottenni della formazione di serie D sempre del team granata. Della serie, la 4 Torri Graffiti è formata dai soliti leoni. Tra una panciera (l’onorevole Alessandro Bratti), un dolorino e un ruolo interpretato con relativa mobilità (il presidente Baroni, nonché amministratore delegato della Krifi), classe e tenacia hanno avuto la meglio. Una sorpresona, in fondo. Tanto che ieri sui social network viaggiavano foto e frecciate. Sorrisi e ammonimenti: meditate giovani, meditate... L’occasione è stata pure casuale: la squadra di serie D granata, che partecipa al campionato Fipav sponsorizzata Niagara, aveva l’esigenza di sostenere un’amichevole: non essendoci squadre disponibili ha pensato di sfidare la 4 Torri Graffiti, formazione amatori della stessa società formata da ex giocatori della vecchia guardia. Ricchi di classe, di un passato di serie A, e in forma accettabile grazie agli innumerevoli tornei estivi di beach ai quali partecipano. Resta che, in pratica, tra le due formazioni c’erano in mezzo diverse generazioni: l’eta media degli over è cinquanta, degli junior sui 18 e dintorni. Unica eccezione per i master, la punta di diamante Bonazza. Che però ha accusato una contrattura: forse è ancora troppo giovane per il team Graffiti. Così, in campo, ecco il ds Tosi, i citati Bratti e Baroni; poi Poli, Badiale, Trombetta, Borghi e Frignani. Come spesso succede, l’agonismo ha fatto trovare energie insperate e così il match - equilibrato - è stato conquistato dai master. Loro il primo set (25-21), perso ma all’ultimo respiro il secondo (24-26) e trionfale l’epilogo (25-21). Most valuable player (il migliore dell’incontro) è stato Bratti, ma degne di nota le prove del libero Baroni e del ds Tosi. Possibile che se l’incontro si fosse prolungato nella consueta formula dei tre parziali su cinque, la baldanza degli junior Niagara avrebbe potuto avere il sopravvento. Resta invece il timbro del tabellone, che nella formula due set su tre ha visto emergere la 4 Torri Graffiti. Oggi l’acido lattico morderà i muscoli, fastidio compensato da una soddisfazione evergreen. E la prima squadra della società estense, sponsorizzata Carife, potrà attingere a questa lezione a distanza per proseguire il cammino: in serie B2 sono al secondo posto. 

22/11/11

La Commissione Ecomafie a Riano-Corcolle

LZ) RIFIUTI. BRATTI: A RIANO E CORCOLLE CI SONO PROBLEMI
"ISPEZIONE VISIVA NON E' CERTO SUFFICIENTE, MA...".

(DIRE) Roma, 22 nov. - "L'ispezione visiva non e' sufficiente per definire idoneo o non idoneo un sito" ma da quanto e' emerso "i problemi ci sono". Cosi' Alessandro Bratti, capogruppo Pd alla commissione Ecomafie dopo i sopralluoghi svolti ai siti di Quadro Alto a Riano e a Corcolle nell'VIII municipio di Roma.
"Il sito di Riano ha particolarita' talmente complesse che lo rendono molto difficilmente utilizzabile in tempi brevi per la costruzione di una discarica- ha proseguito Bratti- manca una parete, si vede ad occhio nudo che c'e' la falda acquifera che risale in una parte dell'area, ci sono attivita' in corso, il piano di ripristino della cava con cui fare i conti e una viabilita' non idonea. Il sito di Corcolle e' in un contesto paesaggistico molto bello, e inoltre e' molto piu' piccolo di quello di Riano, quindi non e' sicuramente esaustivo per i 3/4 anni che si vuole aspettare".
Bratti inoltre ha puntato l'indice su "tutta la documentazione tecnica su cui e' stata costruita la prima relazione della Regione e da cui il commissario ha attinto". Questa, secondo il deputato Pd, "ha tante lacune tecniche. Non si capisce su che basi sia stata costruita, anzi pare sia stata costruita sulle basi delle dichiarazioni tecniche dei proponenti. Ci sono fortissime incongruenze sull'attivita' di siting iniziale, non mi sembra sia corredata dalle analisi tecniche necessarie per definire o meno l'idoneita' dei siti".

18/11/11

Rifiuti Calabria: subito l'audizione del governatore Scopelliti

(AGENPARL) - Roma, 14 nov - "L'emergenza rifiuti dura da quattordici anni. I problemi non sono mai stati risolti nè sono in via di risoluzione. Siamo già al decimo o undicesimo commissario per la gestione dei rifiuti che si succede in Calabria". Così all'AgenParl il capogruppo Pd in Commissione d'Inchiesta sui Rifiuti alla Camera, Alessandro Bratti.


La mia prima fiducia ad un Governo della Repubblica

Fra qualche minuto voterò per la prima volta un si alla fiducia del Governo Monti. Fra tutte le cose negative che sono capitate in questa legislatura ritengo di aver avuto comunque vissuto un privilegio che entrerà nella storia di questo Paese: la caduta di Berlusconi !!! Una vera svolta per tutti noi. Questo è un Governo che sicuramente non nasce dalla volontà popolare, ma è un Governo con un Presidente del Consiglio serio, autorevole e capace e molti ministri di grande competenza e autorevolezza. Uno stile diverso, sobrio autorevole ! Iniziamo da qui continuando a portare avanti le nostre idee e provare davvero a costruire un modello di sviluppo nuovo che vada oltre le macerie del capitalismo finanziario che ci ha condotto in questa situazione devastante.

15/11/11

SMOG. Un "Supersito" per migliorare valuazione qualità aria


DA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, ARPA E.R. E ISAC-CNR
(DIRE) Roma, 15 nov. - Al via le attivita' "sul campo" del progetto 'Supersito'. Obiettivo del progetto, realizzato da Regione Emilia-Romagna e Arpa, con la collaborazione del Cnr e di altre istituzioni nazionali ed internazionali, e' di migliorare le conoscenze relative agli aspetti ambientali e sanitari del particolato fine (PM2.5 e PM1) e ultrafine (PM0.1) presenti in atmosfera, sia in ambiente indoor che outdoor. Il progetto, iniziato nel 2010, si concludera' nel 2015 e avra' un costo complessivo di circa 7 milioni 500 mila euro.
Una nuova centralina, collocata presso l'Area Ricerca del Cnr di Bologna, assieme ad altre quattro collocate sul territorio della regione, iniziera' le attivita' di misurazione particolarmente innovative che integrano i dati ambientali quotidianamente registrati dalla rete di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico della regione con ulteriori dati conoscitivi. Con il progetto (che si concludera' nel 2015) saranno disponibili i dettagli di alcuni dei parametri chimici, fisici, tossicologici che normalmente non vengono monitorati.
Il campionamento di particolato atmosferico avverra' su 4 stazioni di monitoraggio, dotate di nuova e specifica strumentazione, posizionate nel territorio regionale: area urbana di Bologna, nell'Area della Ricerca del Cnr; area rurale di San Pietro Capofiume (Molinella, Bo), nella base meteorologica Arpa 'Giorgio Fea'; area urbana di Parma, nella stazione di monitoraggio di Cittadella; area urbana di Rimini, nella stazione di monitoraggio di Marecchia. I dati verranno quindi integrati con quelli provenienti dalla stazione Isac-Cnr 'O. Vittori' del Monte Cimone, nell'Appennino modenese.
Nell'elaborazione del progetto 'Supersito' si e' fatto riferimento ad esperienze gia' consolidate a scala internazionale, come quelle di Helsinki (Finlandia), Augsburg (Germania) e Pittsburgh (Usa).
"La peculiarita' del progetto 'Supersito' risiede nel cercare le possibili connessioni tra i dati ambientali e quelli di tipo sanitario ed epidemiologico- spiega una nota Regione Emilia-Romagna, Arpa e Cnr- e' infatti nota da tempo la correlazione tra le concentrazioni di particolato presenti in aria e l'incidenza di alcune patologie, mentre e' poco chiaro il ruolo giocato dalle specifiche componenti del particolato. La maggiore conoscenza permettera' anche migliori valutazioni delle decisioni da prendere relativamente alla tutela della qualita' dell'aria, ai fini del rispetto della normativa europea in materia e per tutelare la salute dei cittadini".
Il progetto, nell'acquisire nuove informazioni sulla composizione del particolato in funzione della distribuzione dimensionale, "fornira' importanti informazioni non solo sulle sorgenti di emissione primarie (cioe': che emettono il particolato in quanto tale), ma anche sui processi di formazione secondari (formazione del particolato fine ed ultrafine da trasformazioni chimiche degli inquinanti gassosi emessi)".
Il 'Supersito' contribuira' a distinguere il contributo ed i processi su scala urbana, regionale e di fondo agli elevati livelli di Pm misurati nella nostra regione e supportera' i decisori nelle strategie per la riduzione dell'inquinamento. Campagne di misura verranno condotte in alcuni ambienti indoor per migliorare la valutazione dell'esposizione della popolazione, con una particolare attenzione all'esposizione alle emissioni da traffico veicolare.
Dal punto di vista sanitario, il progetto valutera' gli effetti tossicologici del particolato e i connessi rischi per la salute, anche con studi epidemiologici specifici.

09/11/11


(ER) Maltempo. PD: da tariffe acqua fondi per prevenire dissesto

BRATTI-SAGRINI: PARTE MINIMA BOLLETTE A MANUTENZIONE TERRITORIO

(DIRE) Bologna, 9 nov. - Dall'acqua le risorse per prevenire il dissesto idrogeologico. Arriva dal Pd dell'Emilia-Romagna una proposta per trovare i fondi per finanziare un programma "per la prevenzione delle sciagure e la tutela dell'assetto idrogeologico", come spiegano Alessandro Bratti, responsabile regionale Ambiente ed Energia del partito, e Giorgio Sagrini, suo omologo per la montagna. La riforma degli Ato, gli Ambiti territoriali ottimali in discussione in Regione, "puo' fornire le risorse per prevenire e contenere i rischi del dissesto idrogeologico. Come gia' previsto da una delibera regionale, i fondi necessari alla realizzazione di piani di lungo periodo per la manutenzione del territorio possono arrivare dalla destinazione a questo scopo di una minima parte della tariffa idrica", spiegano i due democratici.
Le ultime alluvioni "documentano la drammatica assenza di politiche di prevenzione e tutela nazionali, mentre continua l'ulteriore e colpevole taglio delle risorse agli enti locali messi in condizioni di non poter intervenire. L'inaccettabile mancanza di politiche attive per la difesa del suolo non e' piu' tollerabile, ne' e' possibile rassegnarsi a questa situazione", continuano Bratti e Sagrini. Quindi, "serve una risposta nazionale, che non puo' essere rinviata. Un'efficace opera di prevenzione e' indispensabile per evitare altre vittime e infinitamente meno costosa delle opere di ricostruzione e ripristino per far fronte ai danni e alle devastazioni di alluvioni e frane". Ma anche l'Emilia-Romagna puo' dare un segnale "utile a tutto il Paese", con la discussione sulla riforma degli Ato destinando "una pur minima quota della tariffa idrica" alla manutenzione ambientale

Il maggior aiuto alla green economy del Ministro è quello di chiudere i battenti la prossima settimana

Ha fatto bene il Ministro Prestigiacomo a non partecipare al convegno di apertura sulla green economy a Rimini, in occasione di Ecomondo,  perchè sarebbe stata sonoramente fischiata.Questo Governo prima puntando sul nucleare e poi pasticciando sul tema incentivi nel settore delle rinnovabili ha spesso dichiarato di voler puntare sull'economia verde ma nei fatti ha messo solo ostacoli sul cammino delle imprese virtuose.
Non ha investito sull'assetto idrogeologico, sulle politiche climatiche non ha predisposto un piano di adattamento e mentre i paesi più avanzati stanno improntando una nuova strategia per favorire le politiche di sviluppo sostenibile l'Italia ha lasciato nel cassetto il Piano dal 2002. Poi se non bastasse ha scippato il finanziamento per il Progetto Valle Po che prevede una serie di iniziative proprio a favore della green economy.
Penso che l'impulso più importante che questo Governo possa dare all'economia verde sia quello di andarsene il più presto possibile.

Dall'acqua le risorse per prevenire il dissesto idrogeologico

Dal PD dell’Emilia-Romagna una proposta per trovare i fondi allo scopo di finanziare un programma organico per la prevenzione delle sciagure e la tutela dell’assetto idrogeologico 

Dichiarazione di Alessandro Bratti, responsabile Ambiente ed Energia del PD ER e Giorgio Sagrini, responsabile Gruppo regionale PD per la Montagna :

“La riforma degli A.T.O. (Ambiti Territoriali Ottimali) in discussione alla Regione Emilia-Romagna, può fornire le risorse per prevenire e contenere i rischi del dissesto idrogeologico. Come già previsto da una delibera regionale, i fondi necessari alla realizzazione di piani di lungo periodo mirati alla manutenzione del territorio possono arrivare dalla destinazione a questo scopo di una minima parte della tariffa idrica.

La tragedia provocata dall’alluvione in Liguria e in Lunigiana del 25 ottobre scorso, seguita dagli eventi dolorosi di Genova, dell’Isola d’Elba, e della Campania mostra quanto il nostro Paese sia fragile ed esposto agli effetti disastrosi del dissesto idrogeologico. Questi ennesimi episodi documentano la drammatica assenza di politiche di prevenzione e tutela nazionali, mentre continua l’ulteriore e colpevole taglio delle risorse agli Enti Locali, che sono messi in condizioni di non poter intervenire. L’inaccettabile mancanza di politiche attive per la difesa del suolo non è più tollerabile, né è possibile rassegnarsi a questa situazione.

Serve una risposta nazionale, che non può essere rinviata. Un'efficace opera di prevenzione è indispensabile per evitare altre vittime e infinitamente meno costosa delle opere di ricostruzione e ripristino per far fronte ai danni e alle devastazioni di alluvioni e frane.

Ma non vogliamo nasconderci dietro alle colpevoli negligenze, ai tagli, alla tragica miopia della destra. Pensiamo che l’Emilia-Romagna possa dare un segnale, utile a tutto il Paese. In particolare riteniamo che la discussione aperta a livello regionale sulla riforma degli A.T.O. e sul servizio idrico integrato possa essere l’occasione per introdurre il principio che una pur minima quota della tariffa idrica sia destinata al finanziamenti di programmi pluriennali di manutenzione ambientale, di salvaguardia degli acquiferi e di difesa dell’assetto idrogeologico del territorio montano, da concordare tra ATO regionale, province e comunità locali. Si tratta di un principio già presente nella normativa regionale – nella deliberazione n. 1656 del 27/11/2006 della Giunta Regionale - ma che, con la creazione di un’unica ATO regionale, può trovare una concreta ed efficace attuazione”.

08/11/11

Oggi in Commissione Ambiente ascoltati i tre Assessori sulla gestione dei rifiuti nel Lazio


(DIRE) Roma, 8 nov. - Questa mattina l'assessore ai Rifiuti della Regione Lazio, Pietro Di Paolo, quello all'Ambiente del Comune di Roma, Marco Visconti, e quello all'Ambiente della Provincia di Roma, Michele Civita, sono stati ascoltati alla commissione Ambiente della Camera dei deputati in relazione "alle prospettive della gestione del ciclo dei rifiuti nella regione Lazio, in particolare nella provincia di Roma", anche in virtu' della situazione di emergenza che si e' venuto a creare con l'esaurimento della discarica di Malagrotta.
"Desta preoccupazione tutta la fase di transizione- spiega all'agenzia Dire il deputato del Pd, Alesandro Bratti- E' vero che stanno ragionando su un progetto di lungo periodo, e' vero che c'e' un piano che dovrebbe andare in discussione ed essere approvato in assemblea regionale, ma il problema vero e' il periodo che va dalla chiusura di Malagrotta alla messa a regime del Piano, tenendo presente che per la messa a regime serve che tutti gli impianti di tmb funzionino perfettamente e non e' cosi'".

"Il periodo transitorio e' quello piu' preoccupante perche' continua a non essere chiara la scelta di questi due siti- prosegue Bratti- cosi' come non mi convince lo studio preliminare fatto dalla Regione sui sette siti. Mi sembra, e non sono stato smentito, che sia stato realizzato su dati che c'erano in giro, perche' qualcuno (vedi Cerroni per quanto riguarda Riano) aveva proposto quei siti o per i dati dell'Ispra. Manca un'analsii nuova che possa dire 'abbiamo contezza che questi siano i siti migliori'".

E' morto Franzoso collega del PDL: una persona capace e onesta


E' morto Franzoso, un collega del PDL in Commissione rifiuti. Un deputato del PDL bravo, preparato e serio. Forse un politico tradizionale ma sicuramente una persona con cui ci si poteva confrontare fuori dagli schemi del partitismo ! Lo ricorderò con grande stima e affetto !!

27/10/11

A Berlino ad un incontro sul post nucleare (Globe Europe)

Venerdì e Sabato sarò a Berlino ad un incontro di Globe Europe importante network di parlamentari europei per discutere degli scenari energetici del post nucleare e sugli impegni dell'Unione europea per lo sviluppo della green economy, vera alternativa all'attuale modello di sviluppo.
Anche la Commissione è impegnata a delineare attraverso Comunicazioni importanti un indirizzamento del sistema produttivo europeo. Sarà quindi interessante soprattutto conoscere le strategie legislative messe in atto soprattutto dai tedeschi che sono anche gli organizzatori

ps il tutto a spese del network Globe

Primarie per i parlamentari SI con regole chiare

La discussione iniziata all’interno del Partito Democratico su l’applicazione del metodo delle primarie è di grande interesse non tanto per i meccanismi che regolano la vita interna di un Partito, di cui i cittadini e gli elettori potrebbero non essere interessati, ma perché apre riflessioni importanti sui temi della democrazia e degli istituti di rappresentanza nel caso specifico il Parlamento.
Una riflessione non di poco conto su un’Istituzione che esce dal combinato disposto legge elettorale “porcellum”, con liste bloccate e scelte dalle segreterie dei partiti, e l’iniziativa dell’attuale premier Berlusconi tesa a delegittimare il ruolo dei legislatori (più di 60 fiducie in tre anni) completamente svilita nel ruolo e nella rappresentanza. Le storture sono sotto gli occhi di tutti: compravendita dei parlamentari, scarso radicamento sul territorio , competenze ridotte al lumicino (non tutti), privilegi e costi ingiustificati, degrado morale. Se poi a ciò si aggiungono i temi specifici dei vitalizi, gli emolumenti etc assolutamente questioni reali è evidente che il Parlamentare diventa non più un ruolo fondamentale e decisivo in una democrazia rappresentativa ma di fatto un costo da abbattere se non un parassita da eliminare.
Ritengo che questo, proprio per l’esperienza fatta in questi tre anni, sia una deriva da contrastare pena una pericolosa regressione della democrazia del Paese che già poderosi colpi ha subito da Berlusconi e dal berlusconismo. Per fare questo è necessario ripartire. Soprattutto  un partito come il Pd se vuole avere credibilità deve mettere in campo azioni concrete per ridare fiducia alla politica.  Da qui le numerose proposte che abbiamo fatto: da una nuova legge sui partiti alla parificazione del trattamento economico a quello dei parlamentari europei, alla loro riduzione, all’abolizione dei vitalizi ,alla revisione dell’assetto istituzionale dello Stato eliminando il bicameralismo e riorganizzando le Province.  Importante diventa anche il percorso per scegliersi i propri rappresentanti e le caratteristiche che questi devono avere soprattutto sul versante del comportamento e dell’etica pubblica indipendentemente se questi siano o meno soggetti a percorsi giudiziari. Tra queste proposte vi è anche l’applicazione dello strumento delle primarie, soprattutto con questa legge elettorale, per scegliere i parlamentari. Uno strumento che  aiuta sicuramente  ad avvicinare l’elettore al eletto, che deve essere  però ben regolamentato per evitare sprechi di risorse finanziarie  e fare in modo che non impedisca la pluralità della rappresentanza (un giusto equilibrio ad esempio di genere e delle rappresentanze sociali)
Non dimentichiamo che le primarie sono state uno strumento fondante per il Partito Democratico e rappresentano un’innovazione democratica importante. Nel caso dell’elezione dei sindaci e presidenti della Regione sono state nella stragrande maggioranza dei casi lo strumento per scegliere il candidato migliore e vincente (Vendola in Puglia, Pisapia a Milano, Demagistris a Napoli, Merola a Bologna), per i parlamentari non esistono esperienze pregresse. 

Con l’attuale legge elettorale penso sia indispensabile farle per riavvicinare una parte di quel elettorato che ha voglia di fare politica e che chiede di esprimersi per decidere chi li rappresenta, ma evitiamo semplificazioni che tendono a trasformare uno strumento in un fine. Cominciamo quindi a pensare fin da ora a quelli percorsi mettere in campo anche a Ferrara e nella nostra Regione perché ciò avvenga nella massima trasparenza e con l’obiettivo di cogliere quella grande domanda di partecipazione che molti chiamano antipolitica ma che io ritengo sia una richiesta di una politica diversa e che un grande partito deve saper cogliere.

26/10/11

In Commissione Ambiente alla Camera

Rendiconto della Commissione Ambiente avente oggetto la Tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse
Alessandro BRATTI (PD), nel ricordare che la settimana scorsa si è svolto un incontro molto importante con il Direttore generale della Direzione Ambiente della Commissione europea, avente ad oggetto proprio il contenuto del documento in esame, stigmatizza l’assenza verificatasi in quell’occasione di tutti i deputati della maggioranza, che testimonia la loro scarsa attenzione e scarsa capacità di porre al centro del dibattito politico gli atti e le scelte programmatiche assunte in sede europea.
Esprime, quindi, condivisione per gli obiettivi e per il percorso di azione in esso indicati e manifesta profonda preoccupazione per il grave ritardo con cui il Governo italiano si trova ad affrontare questioni essenziali per il futuro e la crescita del Paese e per la sua collocazione in sede europea ed internazionale. In particolare,si sofferma sulla riaffermata centralità dell’ambiente inteso non solo e non tanto come insieme di beni e valori da proteggere, ma come fattore costitutivo di un nuovo modello di sviluppo economico incentrato sull’uso efficiente delle risorse, sul riciclo e sul recupero dei rifiuti intesi come primaria risorsa del sistema produttivo, e su una rinnovata competitività delle economie europee fondata sulla qualità delle produzioni, sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica.
Passa quindi ad elencare gli altri punti qualificanti del documento in esame, dalle misure per promuovere gli appalti verdi nella pubblica amministrazione – per i quali si registra in Italia un grave ritardo nell’emanazione dei previsti decreti ministeriali – agli obiettivi fissati in tema di gestione dei rifiuti, che, tuttavia, in Italia rischiano di diventare irraggiungibili a causa delle scelte sbagliate del Governo e della lentezza con cui si procede verso una progressiva diminuzione del conferimento in discarica e dello stesso utilizzo come combustibile nei termovalorizzatori, come forme prevalenti di smaltimento dei rifiuti.
Dopo essersi soffermato, quindi, sulle altre questioni rilevanti, dallo spostamento del peso fiscale dal lavoro all’ambiente, ad idriche, dalla qualità dell’aria al rispetto degli obiettivi di Kyoto, dalle misure per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio a quelle per valorizzare l’impegno del volontariato per ridurre lo spreco delle risorse alimentari, conclude ribadendo le critiche al Governo per la grave insufficienza delle politiche messe in campo in tutti questi settori, le quali rischiano di avere pesanti ripercussioni in termini di competitività del sistema produttivo nazionale e, non ultimo, in termini di credibilità internazionale dell’Italia.


25/10/11

Il PD è l'unico partito che difende il risultato del referendum sull'acqua

Oggi abbiamo incontrato in Commissione Ambiente il Comitato per l'acqua pubblica. Eravamo solo noi del PD più il Presidente leghista Alessandri. Noi abbiamo chiesto le audizioni e noi abbiamo chiesto di calendarizzare la legge di iniziativa popolare sull'acqua, NON LA LEGA, NON IL PDL , NON l'IDV. La gente lo deve sapere. Siamo gli unici che pur avendo posizioni diverse dai referendari stiamo difendendo i diritti degli italiani che si sono espressi con il referendum. Il PD , ragazzi il vituperato PD. Mentre altri fanno giochini e giochetti il PD della Commissione ambiente lavora, si lavora per difendere il risultato del referendum. Abbiamo chiesto di velocizzare l'iter, abbiamo chiesto di confrontarci per licenziare una legge sull'acqua che rispetti le volontà referendarie. Il tempo c'è dipende dalla volontà della maggioranza.

21/10/11

(LZ) Rifiuti. Ecomafie: riascolteremo Pecoraro, e vedremo siti "non credo che in due mesi siano pronti per post Malagrotta"

 (DIRE) Roma, 21 ott. - Una nuova audizione del commissario all'emergenza rifiuti per la provincia di Roma, Giuseppe Pecoraro, tanti approfondimenti, tra cui quelli per capire di chi sia realmente la proprieta' del sito di San Vittorino-Corcolle, chi e in base a quali dati ha deciso di considerare idoneo Quadro Alto per costruirci una discarica (dopo che nel 2009 la Regione Lazio aveva detto no alla proposta di Manlio Cerroni) e forse un sopralluogo su questi due siti scelti per il post Malagrotta.
Alessandro Bratti, capogruppo del Pd in Commissione bicamerale d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti (la 'Ecomafie'), traccia in un'intervista all'agenzia Dire la road map dei lavori dell'organo presieduto da Gaetano Pecorella dopo le audizioni del commissario Pecoraro, del presidente di Colari, Manlio Cerroni, e del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.
"Ci sono diverse questioni che non sono chiare- dice Bratti- compreso il comportamento del prefetto Pecoraro: questa visura catastale che ci hanno dato in data 13 ottobre, quando il 14 Cerroni ha comprato l'area... Di sicuro Pecoraro verra' riconvocato. Gia' e' abbastanza strano che un prefetto dica 'Non so di chi e' la proprieta' dell'area' su cui decide di fare una discarica... Deve chiarire questo 'giochino' per cui ci manda una visura del 13 ottobre, che ci arriva il 18, dove risulta un proprietario (il riferimento e' al sito di Quadro Alto, ndr), quando il 14 ottobre sappiamo con altro documento che e' avvenuto un passaggio proprieta'. Magari e' tutto casuale, ma questo non ci e' piaciuto".
La Commissione dovra' fare chiarezza anche sulla proprieta' del sito di Corcolle. Nel documento ricevuto da Pecoraro c'e' il nome dell'imprenditore Salini, ma Cerroni in audizione ha rivelato che anche in quel caso c'e' stata una cessione e ha parlato di una societa' del Liechtenstein: "Ma qual e' quella societa' del Liechtenstein che compra un'area del genere...
Chiederemo all'Agenzia del territorio di darci elementi su Corcolle".(SEGUE)

19/10/11

(LZ) RIFIUTI. BRATTI: PECORARO CHIARISCA O SI DIMETTA

"CHIEDEREMO ANCHE A ISTITUZIONI LAZIO DELUCIDAZIONI".

(DIRE) Roma, 19 ott. - L'audizione dell'avv. Cerroni oggi in Bicamerale mette in seria difficolta' l'operato del commissario delegato per il superamento dell'emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma, prefetto Pecoraro. Il Prefetto, nell'audizione della scorsa settimana in Bicamerale, ci aveva detto di non conoscere la proprieta' del sito di Quadro Alto a Riano in provincia di Roma dove lui stesso ha scelto la destinazione di una nuova discarica. E' quanto si legge in una nota di Alessandro Bratti, capogruppo Pd alla commissione Bicamerale d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti.
"A parte che quel sito tre anni fa era stato opzionato dal 'consorzio Colari' di proprieta' dello stesso Cerroni e aveva subito nel 2009 un diniego da parte della Regione per ospitare una discarica, e che oggi lo stesso sito e' stato indicato dal prefetto ed e' diventato di proprieta' del Colari- dice Bratti- E' quantomeno strano che oggi in commissione il prefetto Pecoraro ci abbia fatto pervenire un documento, tra l'altro datato 13 ottobre, dove viene indicato che la proprieta' del sito di Riano risulterebbe la Soc. Agricola "Procoio Vecchio srl". Da un documento dell'Agenzia del Territorio risulta che, alla data del 14 ottobre, tale sito e' di proprieta' appunto dell'avv. Cerroni".
"Non ci convince il comportamento del commissario che riteniamo non abbia agito in maniera trasparente - ha affermato Bratti - ed e' per le motivazioni descritte che crediamo debba fare un chiarimento sull'intera vicenda o, in alternativa, dimettersi. Non e' credibile che un Commissario che ha il potere di scegliere un sito per realizzare una discarica in un momento cosi' critico per la gestione integrata dei rifiuti nel Lazio e che ne ha annunciato pubblicamente la localizzazione non ne conosca la proprieta'".
"Chiederemo anche alle istituzioni laziali- conclude Bratti-delucidazioni su questo comportamento che speriamo non nasconda situazioni che necessitano di essere approfondite dalle autorita' competenti".

18/10/11

Rifiuti: Ecomafie, Commissariamento Calabria costato 1 MLD

 IN TRE ANNI COSTI GESTIONE STRUTTURA PARI A OLTRE 13 MILIONI (ANSA) - CROTONE, 18 OTT - 'Dal 1998 al 2006 i costi hanno raggiunto i 700 milioni di euro per il commissariamento del settore rifiuti in Calabria. E ad oggi, secondo i carabinieri della Tutela ambientale, questa cifra e' arrivata ad oltre 1 miliardo di euro'. Lo ha sostenuto Alessandro Bratti, del Pd, componente la Commissione bicamerale d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti che oggi ha presentato la propria relazione a Crotone.
Nella relazione si evidenzia che tra il gennaio 2006 e l'agosto 2009, i costi della struttura del Commissario per l'emergenza ambientale sono stati pari a 13.838.659,64 euro. La cifra, ricavata dalla Corte dei conti, viene citata dalla Commissione per sottolineare, 'in negativo', i costi della gestione 'in un contesto di acclarata inefficienza e di disservizio pubblico'. Tra le voci di bilancio relative alle annualita' dal 2006 al 2009, scrive la Commissione, 'meritano di essere sottolineati i compensi al personale amministrativo che, nel 2007, hanno raggiunto la rilevante somma di 3,44 milioni di euro, a fronte di una media negli altri anni di circa euro 1,5 milioni; i compensi per collaborazioni, non meglio specificate, che, nel 2007, hanno raggiunto il picco di 979 mila euro e, nel 2008, sono stati di ben 717 mila euro. In via generale, si tratta di costi molto elevati, che non trovano alcun riscontro nel servizio reso. In particolare la voce compensi per collaborazioni appare del tutto ingiustificata'.
Rilevanti sono, poi, le spese per la gestione di discariche, impianti e stazioni 'che nel decennio sono state complessivamente pari a euro 249.144.297,53, con un crescendo costante'. (ANSA).
                    

Convegno a Crotone sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti

La Commissione bicamerale d’inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti presieduta dall’on Gaetano Pecorella è a Crotone per la presentazione della relazione sulle criticità nel settore dei rifiuti e delle bonifiche in Calabria che è stata approvata dalla Camera dei Deputati nella seduta del 23 giugno scorso.

Il convegno, che si terrà presso la scuola I.T.C.S. “A. Lucifero” (via G. Carducci – dalle ore 9,30 alle 13,30) vedrà la partecipazione del Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, del Sindaco di Crotone, Peppino Vallone e del Prefetto di Crotone, Vincenzo Panico.
Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista RAI, Pietro Melia, prenderanno parte, oltre ai componenti della Commissione d’inchiesta Gaetano Pecorella, Dorina Bianchi, Alessandro Bratti, Daniela Mazzuconi, Gennaro Coronella e Giampiero De Toni, anche Stanislao Zurlo - Presidente della Provincia di Crotone, Raffaele Mazzotta - Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone e Nuccio Barillà della Direzione nazionale di Legambiente.


11/10/11

Il Prefetto Pecoraro in Commissione Bicamerale ecomafie

(LZ) RIFIUTI. BRATTI: PERPLESSI DOPO AUDIZIONE PECORARO
"NON CONOSCE PROPRIETARI DEI DUE SITI PROVVISIORI...".

(DIRE) Roma, 11 ott. - "Ormai lo stato di emergenza e' una realta' anche nel Lazio. Prima Marazzo e poi Renata Polverini hanno presentato piani ambiziosi per raggiungere percentuali di raccolta differenziata attorno al 50%, ma oggi il prefetto Pecoraro ha raccontato solo di discariche e di impianti Tmb (trattamento meccanico biologico) che non funzionano.Addirittura, il Prefetto sostiene di non conoscere i proprietari dei due siti individuati per costruire le due discariche cosiddette provvisorie". Cosi' in una nota Alessandro Bratti, capogruppo Pd nella commissione Ecomafie di Montecitorio.
"Poi non e' chiaro se le cave di tufo siano ancora coltivate e quale tipo di valutazione ambientale verra' fatta. La cosa che sconcerta e' che la Regione, attraverso la nomina di un commissario all'emergenza, rinuncia a svolgere il suo ruolo di individuazione degli impianti. E' curioso, infatti, che la Regione abbia fatto l'indagine preliminare per individuare i sette siti per costruire discariche ma che la scelta vera sia stata demandata ad un Prefetto- conclude Bratti- Inquietante poi il giudizio su Malagrotta, gia' oggetto di un percorso verso la infrazione comunitaria che sottende ad una situazione di inquinamento diffuso molto forte su cui non e' chiaro come il Governo regionale intende intervenire. Insomma, l'audizione del Prefetto Pecoraro oggi in Bicamerale ecomafie ha destato molte perplessita'".

Importante convegno in Calabria

06/10/11

Rifiuti. BRATTI: 'Superministro' Bernini tolga veto Lega Nord

VISTO CHE ANNUNCIA RIUNIONE PER RISOLVERE EMERGENZA CAMPANIA".
(DIRE) Roma, 6 ott. - "Dopo Berlusconi, Bertolaso, Prestigiacomo ora arriva il 'superministro' Bernini che annuncia la convocazione di una riunione per risolvere i problemi dell'emergenza rifiuti in Campania: non c'e' limite alla superficialita' e all'inutile propaganda". Lo dichiara in una nota Alessandro Bratti, capogruppo Pd nella commissione parlamentare sulle Ecomafie, dopo le affermazioni del ministro per le Politiche comunitarie e l'annuncio di un tavolo tecnico per il 13 ottobre.
"Basta analizzare le motivazioni portate dalla Commissione europea- spiega Bratti- per rendersi conto che la situazione e' gravissima e che e' necessario un intervento serio del governo, purtroppo latitante da tre anni. Come pensare che ora all'improvviso possa realizzarsi il miracolo? In che modo, con quali strumenti? Per esempio, sul tema cruciale delle cosiddette eco-balle, circa sette milioni di tonnellate, non esiste l'ombra di un'azione da parte della Regione e del governo per risolvere concretamente il problema. Le date poi per la realizzazione degli impianti sono mobili e indefinite".
E ancora: "Ma visto che il ministro Bernini ha giustamente detto che il problema rifiuti e' di tutto il Paese, noi la sfidiamo ad avviare subito un percorso virtuoso rimuovendo il veto politico della Lega Nord che impedisce l'uso degli impianti pubblici del Nord Italia per i rifiuti della Campania: si tratta di strutture che oggi non sono utilizzate al massimo della loro capienza mentre i rifiuti campani sono trasportati all'estero, in Olanda e in altri Paesi del Nord Europa, con spese folli e inutili. Su questo il ministro Bernini potrebbe dare risposte concrete e immediate".

L'Italia guardi Berlusconi

Mentre l'Italia affonda Berlusconi racconta barzellette in Aula. E noi Deputati in attesa di iniziare a dare un senso alla nostra attività già abbondantemente da Lui sputtanata. Una roba da matti !! E tutti i suoi lacchè attorno ....

05/10/11

Il Grande fiume e il piccolo governo

Una risoluzione firmata dai deputati PD Bratti e Motta e altri parlamentari emiliani impegna il governo a finanziare il progetto Valle del Po, per garantire la tutela e la valorizzazione del territorio del bacino
Una risoluzione che impegna il governo ad “avviare politiche di programmazione strategica” per la Valle del Po, nonché a “ripristinare il fondo di 180 milioni di euro necessario per il finanziamento”. Questi i contenuti della risoluzione presentata in Parlamento dagli onorevoli Alessandro Bratti e Carmen Motta tesa ad incentivare una gestione coordinata delle politiche che riguardano il bacino del principale fiume italiano.
 “Le problematiche che affliggono l’area del Po – si legge nel testo – sono state lungamente trascurate nel corso del tempo e si sono rese quantomai visibili negli ultimi anni”. Per questo i parlamentari del PD chiedono “azioni composite, urgenti e condivise”.
 Il bacino del Po interessa milioni di cittadini italiani, oltre 3mila comuni e sette regioni, tra cui l’Emilia-Romagna e rappresenta, anche per questo, una realtà eccezionalmente varia. Ecco perché, ribadiscono Bratti e Motta, le politiche che governano quest’area devono essere “integrate e in sinergia con tutti gli attori sociali, economici ed istituzionali che operano sul territorio”.

Politiche che mirino alla sicurezza dei territori rivieraschi, alla tutela delle risorse idriche e ambientali, allo sviluppo del trasporto fluviale, alla valorizzazione del turismo, superando le logiche di intervento settoriale e creando in tal modo i presupposti per dare un serio impulso alla ripresa economica e sociale dei territori della valle del Po.

Di questo avrebbe bisogno il Grande fiume e non delle solite promesse di un piccolo governo.