30/11/09

Clima, dimezzare le emissioni entro il 2050


Una riduzione delle emissioni di gas serra del 50% entro il 2050 rispetto ai livelli degli anni 90: è quanto propone la bozza di accordo della Danimarca in vista della conferenza.
Intanto sulla rete si diffondono le immagini del sito della NASA

Via Reuters

28/11/09

Nominato nell'Esecutivo regionale PD

Il segretario regionale Stefano Bonaccini ha nominato oggi i membri del Coordinamento politico e dell’Esecutivo regionale, la squadra operativa che lo affiancherà nell’iniziativa politica. Questo il Coordinamento politico regionale: Stefano Bonaccini; Mariangela Bastico; Thomas Casadei; Teresa Marzocchi; Massimo Marchignoli; Matteo Richetti; Andrea De Maria; Pierluigi Castagnetti; Sergio Aleotti. Componenti per funzione: Marco Lombardelli (coordinatore dell’esecutivo Regionale) e Marco Monari (presidente del gruppo Pd nell’Assemblea Legislativa.
Questo l’Esecutivo regionale: Stefano Bonaccini, segretario regionale; Marco Lombardelli, coordinatore dell’esecutivo, consigliere comunale a Bologna; Roberto Balzani, Cultura e Politiche per l’Europa, docente universitario e sindaco di Forlì; Paolo Valenti, Pubblica Amministrazione (insegnante, assessore al Comune di Faenza); Marcella Bondoni, Associazionismo e Terzo settore, libera professionista; Alessandro Bratti, Ambiente, Energia, parlamentare, già direttore generale di Arpa Emilia Romagna; Simona Caselli, università e ricerca, dirigente cooperativo; Sergio Funelli, Turismo, dirigente d’azienda; Josefa Idem, Sport, campionessa olimpionica; Cecile Kyenge, Immigrazione, medico oculista e referente nazionale della diaspora africana; Luigi Mariucci, Lavoro, giuslavorista e docente universitario; Daniela Montani, Enti Locali, impiegata, sindaco di Formignana; Anna Pariani, Welfare, assessore provinciale a Bologna; Marilena Pillati, Scuola, docente universitaria; Roberto Reggi, Sicurezza e Legalità, sindaco di Piacenza; Gianluca Rivi, Economia, consigliere regionale; Giorgio Sagrini, responsabile dipartimento Organizzazione, già sindaco di Casola Valsenio. Invitati permanenti: Massimo Gnudi, tesoriere e Riccardo Ricci Petitoni, segretario regionale dei Giovani Democratici. Tra gli incarichi di lavoro già assegnati: Daniele Zoffoli, segretario Pd Cesena, responsabile coordinamento dei segretari provinciali; Giorgia Salsi, studentessa universitaria, responsabile dei circoli nei luoghi di studio.
Via Partito Democratico Emilia Romagna

27/11/09

Clicca per Copenaghen

Il Coordinamento ha lanciato in vista della COP 15 l’iniziativa “Clicca per Copenhagen!”.
Con un click dal sito A21Italy dell’associazione è possibile per sindaci e amministratori degli enti locali italiani dare la propria adesione all’appello indirizzato al Ministro Prestigiacomo affinché si batta per la sottoscrizione immediata a Copenhagen di un accordo vincolante per il clima.
“Agenda 21 è tra le organizzazioni che a dicembre, a Copenhagen – spiega Emanuele Burgin, Presidente di Agenda 21 Italia – faranno pressione affinché si arrivi ad un nuovo accordo vincolante sui Cambiamenti Climatici. Tuttavia, dato che siamo un’associazione che riunisce enti locali e territoriali di tutta Italia e di tutti gli orientamenti politici, vorremmo farlo a sostegno di una posizione netta del nostro Governo che, pur consapevole di non essere ancora in regola con gli obiettivi di Kyoto, ha l’occasione di unirsi a quei paesi che spingono affinché venga assunto da subito un impegno non solo politicamente vincolante”.
Via Rinnovabili.it

Pubblicato il decreto sul GPP

Pubblicato il 9 novembre il decreto (Criteri ambientali minimi per l'acquisto di ammendanti e per l'acquisto di carta
in risme da parte della pubblica amministrazione. 09A13332)
che stabilisce i criteri ambientali minimi per le pubbliche amministrazioni. L’obiettivo del decreto è quello di rendere effettivi gli acquisti verdi nella pubblica amministrazione.

Via Ecoblog

25/11/09

Ispra: Veltroni e Bratti incontrano i precari

(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Oggi pomeriggio una delegazione dei lavoratori precari dell'Ispra ha incontrato i parlamentari del PD Walter Veltroni e Alessandro Bratti a margine dell'audizione in Commissione Ambiente del Ministro Prestigiacomo.
'In commissione Ambiente - riferisce una nota del partito - il Partito Democratico ha chiesto al Ministro di riferire circa il grave stato della situazione in cui versa l'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale con particolare riferimento alla situazione lavorativa dei circa 200 tra ricercatori e tecnici in scadenza di contratto, che da ieri protestano sul tetto della sede dell'Istituto a Roma. Sul punto il Ministro e' stato al momento vago rimandando alla prossima settimana la trattazione dell'argomento. Ieri inoltre il PD ha chiesto in una informativa urgente che il Governo riferisca a riguardo della situazione dei ricercatori precari'.(ANSA)
Altre informazioni sul sito Precari ISPRA

Garantire processi sui reati ambientali

Roma, 25 NOV (Velino) - "Esprimo un giudizio positivo sulla prima parte dell'audizione del ministro Alfano che e' stata chiara e sintetica sulla necessita' di una legge di riforma organica per i reati contro l'Ambiente, tuttavia ci aspettiamo risposte concrete su questioni principali: l'impatto sui reati ambientali con l'applicazione del disegno di legge breve e il Ddl sulle intercettazioni telefoniche.
Non vorremmo che questi provvedimenti anziche' contrastare la criminalita' legata alle ecomafie le spalancassero le porte.
E' necessaria inoltre una proposta per un maggior coordinamento tra la DDA e le Procure ordinarie anche attraverso la centralizzazione di un archivio di documentazione relativa alle indagini sui reati ambientali." Lo ha dichiarato Alessandro Bratti, capogruppo Pd in commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo di rifiuti

24/11/09

Oggi in Aula anche lo sport

Riporto qui e di seguito l'intervento del collega On. Andrea Sarubbi nella discussione delle mozioni Ciocchetti ed altri n. 1-00222, Zazzera ed altri n. 1-00274 e Pescante, Grimoldi, Iannaccone ed altri n. 1-00286 concernenti iniziative a favore delle associazioni sportive che promuovono le formazioni giovanili e per la tutela dei cosiddetti vivai nazionali.
Trovate tutto anche sul blog Andrea Sarubbi.

"Signor Presidente, quando in Aula discutiamo di questi temi all'esterno si ride del Parlamento. Le leggo il titolo de il Giornale di sabato 14 novembre: «Alla Camera lavorano in 4. Per parlare dell'Inter». E giù ironie, nell'articolo, sul fatto che io avessi affrontato il problema degli stranieri nel nostro sport di vertice citando appunto la formazione dell'Inter, con nessun italiano in campo e solo due in panchina. Ma avevo citato anche la Montepaschi Siena, attuale leader del basket italiano, e l'Itas Dialtec Trentino, capolista nella pallavolo: proprio a proposito del volley, non ho detto allora - e lo faccio oggi - che almeno in questo sport esiste una sorta di autoregolamentazione per quanto riguarda il nostro campionato: sui 7 giocatori in campo (6 più il libero a rotazione), almeno 3 devono essere italiani.
Ma il discorso non cambia, perché il problema sollevato da queste mozioni è quanto mai reale: l'avvenire sportivo dei nostri giovani è piuttosto difficile, perché dalla sentenza Bosman in poi le società hanno smesso di puntare sui vivai. Citavo l'altra volta il Milan di Baresi, Tassotti, Maldini, Albertini, che ad un certo punto si è ritrovato senza giovani. Ma non vorrei circoscrivere il discorso al calcio, se non altro per non dare ragione alle critiche mosse durante la discussione generale dall'onorevole Pescante che ci accusava di essere troppo concentrati sul calcio.




A proposito dell'onorevole Pescante - al quale vanno naturalmente gli auguri del Partito Democratico sia per la nomina di vicepresidente del CIO che per quella di membro permanente dell'Assemblea generale dell'ONU, proprio in rappresentanza del CIO (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Popolo della Libertà e Unione di Centro) - vorrei sottolineare alcuni passaggi del suo intervento durante la discussione sulle linee generali, perché da qui credo si possa partire per un dialogo fruttuoso.
In un primo passaggio, l'onorevole Pescante riconosceva alla mozione Ciocchetti il merito di aver sottolineato che lo sport non è una mera attività lavorativa e, dunque, non può seguire le regole valide per tutto il resto. D'altronde - e questo lo avevamo già ripetuto venerdì 13 - i meccanismi dell'Unione europea e le regole della libera circolazione dei lavoratori vennero pensati per l'economia, non per lo sport. E se il fantasma dell'idraulico polacco ha spaventato a lungo l'economia francese prima della ratifica della Costituzione europea, il fantasma della punta brasiliana (o del play americano, o dello schiacciatore bulgaro) non è certamente un incubo da poco per i nostri campioni in erba delle varie discipline. Sanno che, per quanto potranno impegnarsi e fare la trafila delle serie minori, difficilmente troveranno spazio ad altissimi livelli, perché la punta brasiliana è sempre in agguato. Con una differenza, rispetto all'idraulico polacco: che riparare un rubinetto non è ancora uno sport, dunque non ci saranno campionati mondiali o Giochi olimpici nei quali rappresentare la propria nazione e sfidare le altre. Né ci sono i mondiali di management industriale, o le olimpiadi di medicina: solo nello sport si vedono i Paesi competere tra di loro con rappresentanze nazionali, le cui vicende agonistiche hanno tra l'altro il merito di suscitare nella cittadinanza passioni condivise.


Ecco perché lo sport non è uguale al resto; ecco perché la mozione presentata dall'UdC, condivisa anche dal Partito Democratico, che voterà a favore, impegna il Governo a promuovere queste istanze in sede europea: d'altra parte, è un'esigenza condivisa anche dal Trattato sul funzionamento dell'Unione, come lo stesso onorevole Pescante ci ricordava venerdì.
Del suo intervento riporto anche un altro passaggio, piuttosto significativo: quello in cui ci comunicava di avere già preso contatti con la Spagna per stabilire, durante il semestre di Presidenza spagnola dell'Unione europea, come definire il concetto di specificità dello sport. Un motivo in più, da parte nostra, per chiedere un impegno concreto anche al Governo, visto l'enorme prestigio internazionale di cui il nostro Presidente del Consiglio si vanta di godere.
Per quanto riguarda la libera circolazione dei lavoratori, dunque, mi pare che tutti siamo d'accordo sulla necessità di adattarla alle specificità dello sport: nella stessa mozione della maggioranza si impegna il Governo a «trovare una soluzione di compromesso - cito - per la libera circolazione di atleti comunitari, prevedendo il libero tesseramento, ma limitandone l'impiego sul terreno di gioco, come praticato già da alcune federazioni internazionali negli sport di squadra».
Ma se parliamo di limitare il numero di stranieri in campo, lo ripeto, lo facciamo con l'obiettivo di aprire una strada (o meglio: di non sbarrare la strada) ai nostri giovani, che oggi faticano ad emergere molto di più rispetto all'era pre-Bosman.
La mozione Ciocchetti prevede degli incentivi, anche di tipo fiscale, «per società o associazioni sportive che investono nelle formazioni giovanili». La maggioranza interpreta questi incentivi - almeno così ci è sembrato venerdì - come un regalo alle grandi società: io credo, invece, che la proposta verrebbe accolta con favore soprattutto nelle società medio-piccole, quelle che non possono contare sul merchandising o su una grande fetta della torta dei diritti televisivi.
Per non parlare di quelle non professionistiche: lo percepisce bene la mozione Zazzera ed altri, che infatti prevede espressamente agevolazioni fiscali e tributarie «a sostegno di tutto lo sport dilettantistico». E lo sa bene anche il sottosegretario Pag. 94allo sport, Rocco Crimi, che un anno e mezzo fa, nella sua prima audizione in Commissione cultura (non so se il sottosegretario la ricorda), parlò di supporto fiscale, di detassazione e di semplificazione degli oneri sociali.
La stessa maggioranza non può fare a meno di denunciare la crisi dei vivai, che «sono spesso - cito ancora le parole della mozione Pescante - abbandonati del tutto o costituiscono fenomeni residuali all'interno delle società sportive più economicamente dotate».
Non solo: il testo presentato dai colleghi del PdL ha anche il merito di riconoscere espressamente «la funzione dell'associazionismo sportivo, che vede impegnate oltre centomila società sportive e circa ottocentomila dirigenti sportivi volontari» e che «deve essere incoraggiata dalle istituzioni».
Il problema, allora, qual è? Il problema è cosa si intende per incoraggiare, perché probabilmente l'onorevole Pescante pensa ad una pacca sulla spalla, non so, o ad un convegno fra il sottosegretario Crimi ed i responsabili dell'associazionismo. Ma l'unico modo serio di incoraggiare lo sport non di vertice, sia quello giovanile sia quello dilettantistico, è mettere mano al portafoglio: allo sport di base servono soldi, non chiacchiere e distintivi.
Vuoi che una persona di grande esperienza come l'onorevole Pescante non lo sappia? Figuriamoci; certo che lo sa! Solo che non può dirlo, perché non solo il Governo non ha intenzione di mettere un euro sullo sport di cittadinanza, ma addirittura ha azzerato il fondo di 95 milioni di euro che già esisteva. Ecco perché il PdL fa finta di snobbare la richiesta di incentivi fiscali e confeziona una mozione a misura di Tremonti: un testo in cui si parla genericamente di iniziative da predisporre e di sostegno da garantire, ma non si ha il coraggio di dire le cose in faccia al Ministro dell'economia e delle finanze.
Ecco perché, pur condividendo molte delle riflessioni fatte dall'onorevole Pescante, non possiamo far altro che astenerci sulla sua mozione. Il Partito Democratico esprimerà, invece, voto favorevole sulle altre due mozioni, quella dell'Italia dei Valori e quella dell'Unione di Centro, che ha avuto il merito di aprire il dibattito su un argomento così significativo. E se Il Giornale non ne ha capito lo spirito, ironizzandoci sopra e prendendo in giro il Parlamento, ce ne faremo una ragione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)."


Pd: ecco la nuova segreteria e i presidenti dei forum

Durante la Direzione Nazionale il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani, ha comunicato i nomi della nuova segreteria e di alcuni dei Presidenti dei Forum.
E' una squadra di sei donne e sei uomini, età media 41 anni, che sarà coordinata da Maurizio Migliavacca. Una segreteria di “giovani sperimentati” che hanno fatto esperienza sul territorio come amministratori o con l’attività politica.
Catiuscia Marini, 42 anni, eletta sindaco di Todi nel 1998, riconfermata nel 2002, europarlamentare dal maggio 2008 al giugno 2009;
Stella Bianchi, 40 anni, economista e giornalista, nel 1995 ha dato vita ai Giovani per l’Ulivo facendo parte del coordinamento nazionale, ha fatto parte
dell’Assemblea costituente del PD;
Cecilia Carmassi, 41 anni, già presidente della Fuci, è stata assessore alla provincia di Lucca e oggi è vicepresidente del consiglio comunale della città;
è presidente di “La città delle donne”, associazione di volontariato;
Francesca Puglisi, 39 anni, consigliere comunale di Bologna, ha iniziato il suo impegno politico nel 1995 con l’Ulivo, di cui è stata responsabile nazionale Giovani fino al 1997. Ha contribuito alla nascita della Consulta
infanzia e Adolescenza “Gianni Rodari”;
Annamaria Parente, 49 anni, sindacalista della Cisl, è stata responsabile nazionale della Formazione del PD;
Roberta Agostini, 43 anni, consigliere provinciale a Roma, è responsabile delle politiche culturali e della comunicazione per il PD romano;
Matteo Orfini, 35 anni, è responsabile delle relazioni internazionali della Fondazione ItalianiEuropei;
Nico Stumpo, 40 anni, nella segreteria nazionale della Sinistra giovanile fino al 2001, responsabile del tesseramento dei Ds fino al 2003, quindi membro
della direzione e responsabile della segreteria dei Ds, è stato componente della direzione del PD e vice-responsabile dell’organizzazione;
Matteo Mauri, 39 anni, attualmente capogruppo PD in Consiglio provinciale a Milano, è stato assessore della Giunta di centrosinistra;
Marco Meloni, 38 anni, consigliere regionale in Sardegna, ricercatore Arel e segretario generale di “TrecentoSessanta”;
Davide Zoggia, 45 anni, è stato Presidente della Provincia di Venezia;
Stefano Fassina, 43 anni, direttore scientifico di Nens, è stato responsabile Finanza pubblica ed Economia del PD.
Presidenti Forum
Economia Paolo Guerrieri; Lavoro Emilio Gabaglio; Università Saperi e Ricerca Maria Chiara Carrozza; Giustizia Andrea Orlando; Esteri Piero Fassino; Politiche agricole Enzo Lavarra; Progetto Mezzogiorno Umberto Ranieri; Politiche Locali Claudio Martini; Welfare Giuseppe Fioroni; Politiche sociali e immigrazione Livia Turco; Politiche dell’Istruzione Giovanni Bachelet; Politiche ambientali Laura Puppato; ICT Paolo Gentiloni; Riforma sistema radiotelevisivo Carlo Rognoni; Riforma dello Stato Luciano Violante; CENTRO STUDI Gianni Cuperlo

Via PartitoDemocratico.it

Roma: precari Ispra sul tetto, no a licenziamenti

Roma, 24 NOV (Velino) - "Totale solidarieta'" ai lavoratori Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che da stamattina manifestano sul tetto della sede di Roma e' stata espressa dai deputati del Pd Raffaella Mariani e Alessandro Bratti, della commissione Ambiente di Montecitorio. "Domani - aggiungono -, in occasione della prevista audizione alla Camera, chiederemo al ministro Prestigiacomo cosa intenda fare per scongiurare nuovi licenziamenti. Siamo in attesa, ormai da due anni, di una soluzione per l'Ispra dopo che la stessa Prestigiacomo ha voluto sciogliere l'Agenzia ambientale e accorpare tre Enti, l'Apat, l'Icram e l'Infs, riducendo il budget complessivo del 20 per cento e creando le basi per una continua precarieta' dei dipendenti che rappresentano una enorme risorsa che non viene valorizzata ma al contrario mortificata continuamente".
Vedi anche ANSA.it
Qui e di seguito anche il resoconto del mio intervento di oggi alla Camera, sempre su Ispra


Signor Presidente, come gruppo del Partito Democratico vogliamo esprimere solidarietà ai lavoratori precari di ISPRA che da oggi, da questa mattina protestano sui tetti della sede in via Casalotti 300, a Roma. Si tratta di oltre 15 lavoratori, che stanno protestando perché sono prossimi ad un licenziamento corposo. Tale solidarietà noi la diamo anche ai 250 lavoratori che sono stati licenziati nel luglio scorso, e a questi 150 che, se il Governo non prenderà un provvedimento immediato saranno licenziati a fine dicembre.
Si tratta di lavoratori precari con varie tipologie di contratto ma con altissime professionalità, che stanno protestando in maniera civile e ci sembra francamente che il forte dispiegamento delle forze dell'ordine che c'è stato in queste ore sia stato eccessivo. Siamo in presenza di persone perbene, persone - lo dicevo prima - altamente qualificate da un punto di vista professionale che abbiamo magnificato in parte, solo qualche giorno fa, perché hanno contribuito a risolvere il mistero della nave dei veleni a Cetraro, in Calabria, dato che parte dell'equipaggio che ha lavorato giù in Calabria era costituito da alcuni di questi lavoratori.
Ricordo che ISPRA, l'Istituto superiore per la ricerca ambientale, è nato nei primi mesi dell'attività del Governo Berlusconi, attraverso la fusione di altri tre importanti enti tecnici e di ricerca, APAT, ICRAM e IMFS. Dopo circa due anni non vi è ancora alcun progetto di sviluppo per questo ente. Siamo ancora in una fase di commissariamento e il regolamento che era stato proposto al Consiglio di Stato dai commissari è stato rigettato per ulteriori chiarimenti. Sono in corso sulle questioni ambientali molte esternalizzazioni da parte del Ministero dell'ambiente che mortificano la professionalità di questi importantissimi enti.
Chiediamo, signor Presidente, che lei si faccia parte attiva verso il Governo al fine di avere al più presto informazioni in quest'Aula circa la situazione attuale dell'istituto e dei suoi lavoratori.

23/11/09

Tipping points



(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Non solo sul grande schermo. Il rischio catastrofe da cambiamenti climatici tra soli 40 anni potrebbe superare la fantasia se non si corre ai ripari entro il 2015. Sono 136 le principali citta' portuali del mondo che rischiano danni per miliardi di dollari per l'innalzamento del mare. Inoltre siccita' in California, blocco del monsone estivo in India e Nepal o scomparsa della foresta amazzonica colpiranno centinaia di milioni di persone e costeranno centinaia di miliardi di dollari. Questo l'allarme contenuto nel rapporto Wwf-Allianz, elaborato dal Tyndall Centre, dal titolo 'Major Tipping Points in the Earth's Climate System and Consequences for the Insurance Sector' (Principali punti critici nel sistema climatico della terra e conseguenze per il settore assicurativo) nel quale si traccia la 'mappa' dei punti caldi del Pianeta ormai vicino al punto limite. Ecco nel dettaglio il nuovo Pianeta Terra sotto la minaccia della crisi climatica (Fonte Wwf-Allianz): - TEMPERATURE: Le temperature globali sono gia' cresciute di almeno 0,7 gradi centigradi. E' probabile un riscaldamento di 2-3 gradi nella seconda meta' del secolo, a meno che non vengano attuati prima del 2015 sforzi estremamente radicali e determinati per tagliare le emissioni; - LE AREE E I FENOMENI 'IN BILICO': Lo scioglimento delle coltri di ghiaccio della Groenlandia e dell'Antartico occidentale potrebbe portarci ad uno di questi tipping point, ovvero l' innalzamento del mare fino a 0,5 metri entro il 2050. Si stima che questa possibilita' aumenterebbe i danni in tutte le 136 citta' portuali principali al mondo di circa 25.000 miliardi di dollari. Sulla costa nord-est degli Stati Uniti, a causa di un' anomalia localizzata, l'innalzamento del livello del mare potrebbe raggiungere i 0,65 metri, aumentando l'esposizione da 1,350 a 7,400 miliardi di dollari. La parte sud ovest degli Stati Uniti, ovvero la California, sara' probabilmente colpita da periodi di siccita' ed aridita' simili al Dust Bowl del 1930. I danni annuali causati dagli incendi potrebbero decuplicarsi rispetto ai costi di oggi raggiungendo 2,5 miliardi di dollari all'anno entro il 2050 e aumentando fino a 14 miliardi di dollari entro il 2085. Il 70% della popolazione attiva potrebbe essere a rischio di siccita' in India. Si stima che il futuro costo dei periodi di siccita' crescera' fino a raggiungere 40 miliardi di dollari ogni decina d'anni fino alla meta' del secolo. Raggiunti questi punti critici, la scomparsa della foresta amazzonica potrebbe raggiungere il 70% entro la fine del secolo come conseguenza dell'aumento significativo nella frequenza dei periodi di siccita' nel bacino Amazzonico. Gli effetti includerebbero una perdita della biodiversita' e massicci rilasci di carbonio. I costi potrebbero raggiungere i 9.000 miliardi di dollari per una superficie di circa 4 milioni di chilometri quadrati; - AGIRE SUBITO E ACCORDO COPENAGHEN: ''Se non facciamo subito qualcosa per contrastare i cambiamenti climatici rischiamo vere e proprie catastrofi'', ha dichiarato Kim Carstensen, Responsabile del WWF Global Climate Initiative. ''Stabilire dei premi sostenibili e adeguati al rischio e' di vitale interesse ha dichiarato Clemens von Weichs, Ceo di Allianz Reinsurance. Ma su tutti, ha detto Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia ''un serio accordo a Copenaghen in dicembre e' la migliore, se non l'unica, possibilita' che abbiamo per prevenire impatti peggiori relativi ai cambiamenti climatici''.
23/11/2009
Via ansa.it

1000

21/11/09

Dimezzati i controlli ambientali

Si dimezzano i controlli, aumentano le infrazioni ambientali. Dai proclami d’impegno ecologico ai fatti sembra che la strada sia lunga: per rendersene conto basta mettere a confronto gli ultimi due anni. Nel 2007 sono stati fatti dai carabinieri per la tutela dell’ambiente 7 mila controlli, scoperte irregolarità nel 37 per cento dei casi e fatte contravvenzioni per 14 milioni di euro. Nel 2008 i controlli sono diventati 3.584, la percentuale di violazione della normativa è salita al 45 per cento dei casi, le contravvenzioni sono scese a quota 1,3 milioni di euro. Ancora qualche anno di progresso in questa direzione e si potrà mandare in pensione, per mancanza di esercizio, la normativa ambientale. Antonio Cianciullo su Repubblica.it

Il blog su facebook

Seguiteci anche qui se vi interessa...è più geek:-)(il blog di Alessandro Bratti su facebook)

20/11/09

Il voto di fiducia e la umiliazione del Parlamento (ma anche: cosa centra l'acqua con gli obblighi comunitari?)

L'intervento in Aula dell'On. Fontanelli:
Signor Presidente, colleghi, noi consideriamo grave la decisione di blindare nel lavoro della Camera questo provvedimento e poi il ricorso all'ennesima fiducia, come avviene oggi, la ventiseiesima. Una fiducia solo in apparenza dettata da necessità e urgenza, ma più esattamente dettata dal pressappochismo e dallo stato confusionale in cui versa la maggioranza di Governo. Sì, onorevoli colleghi, non si spiega altrimenti questa ennesima forzatura delle regole, questo continuo stravolgimento delle prassi e delle procedure legislative, questo uso reiterato e compulsivo della decretazione d'urgenza. C'è qualcosa che non funziona nei rapporti tra il Parlamento e il Governo. Dobbiamo renderci conto che non solo l'istituzione che rappresentiamo ma tutti noi, come singoli e come parlamentari di maggioranza e di opposizione, senza alcuna distinzione, usciamo diminuiti e umiliati da una situazione di questo genere. Ci è parso di cogliere segni di questa resipiscenza anche in alcuni deputati della maggioranza ieri. Ebbene, vogliamo dire, senza spirito di parte, che ciò che sta avvenendo rappresenta l'umiliazione del Parlamento ed è anche l'umiliazione della stessa maggioranza parlamentare.


Di tutto questo malessere è espressione certo anche la dichiarazione di ieri del Presidente del Senato: il semplice fatto che la seconda carica dello Stato paventi elezioni anticipate è segno di una tensione sempre meno gestibile e sempre più insostenibile dentro alla maggioranza. Una tensione che si sviluppa sul piano delle differenze politiche che emergono ormai su temi importanti come la giustizia, il testamento biologico, l'immigrazione, nonché sulla vicenda della finanziaria come si è sviluppata al Senato; anche sulle risposte da dare alla crisi abbiamo visto notevoli differenze.
Siamo di fronte ad un malessere reale che deriva da una politica di scarso respiro riformatore da parte della maggioranza, dal rincorrere le cose giorno per giorno con gli occhi perennemente puntati sugli spot propagandistici. Un malessere che, con il ricorso alla fiducia, si cerca di nascondere; un malessere che comunque produce una grave incertezza.
Proprio questa grave incertezza politica che vive il Paese è la ragione anche dell'imbarazzante e pericolosa incertezza legislativa che viviamo noi. Non si può affrontare la riforma dei servizi pubblici locali, un tema di importanza strategica per la modernizzazione del Paese, con un solo articolo incastonato dentro un decreto-legge che ha tutt'altra natura, tutt'altro oggetto e tutt'altre finalità. Noi qui denunciamo l'inganno di aver voluto inserire in un decreto sull'attuazione degli obblighi comunitari provvedimenti che niente hanno a che fare con gli obblighi comunitari. Noi avevamo proposto di stralciare l'articolo 15, quello che disciplina appunto i servizi pubblici locali, e avevamo dato la nostra parola per un'approvazione in tempi certi del restante decreto. Il Governo è stato sordo a questa nostra richiesta ed ecco oggi la ventiseiesima questione di fiducia.
Avremmo dovuto e potuto affrontare con la necessaria cura, il necessario studio e approfondimento, una riforma organica e puntuale del sistema dei servizi, una riforma collegata al riordino delle funzioni degli enti locali, alla definizione della Carta delle autonomie, più volte annunciata, e alla riorganizzazione delle funzioni stesse.
Avremmo dovuto e potuto, come Parlamento, svolgere un bel lavoro; invece, grazie alla fretta ed alla confusione del Governo ci troviamo di fronte ad un altro, l'ennesimo, pasticcio: un testo che deve correggere un altro testo, ossia la legge n. 133 del 2008 (così si è detto chiaramente), che anche allora giudicammo ispirata ad una ingiustificata fretta. Noi stiamo procedendo per progressive approssimazioni, per correzioni su correzioni, il Parlamento è obbligato ad approvare in tutta fretta testi sbagliati, testi confusi, testi contraddittori su cui poi bisogna ritornare.
È curioso che anche oggi, in sede di dichiarazione di voto, all'indomani della posizione della questione di fiducia da parte del Governo, esponenti della maggioranza, come ad esempio il vice capogruppo della Lega, Reguzzoni, dichiarino la volontà di rimettere le mani su questo stesso testo che oggi votiamo, con un apposito ordine del giorno perché già si evidenziano i limiti e le difficoltà di questo provvedimento. Siamo, quindi, al relativismo legislativo, signor Presidente: non c'è più niente di definitivo, tutto è provvisorio; lo Stato di diritto, nella certezza del suo fondamento, appare sempre più come la fotografia sbiadita e scolorita del tempo che fu.
Se lo scenario e il contesto politico è quello dell'incertezza, come ha autorevolmente scritto oggi su Il Corriere della sera un ben informato e ben quotato giornalista politico, noi non ci vogliamo sottrarre neppure ad una valutazione di merito del provvedimento, soprattutto dell'articolo 15, quello che tutti i cittadini conoscono come quello, perché viene così definito, della privatizzazione dell'acqua. Di questo testo noi denunciamo, innanzitutto, la parzialità: perché includere l'acqua, tenendo fuori l'elettricità, il gas, il trasporto ferroviario, le farmacie? Perché affrontare i servizi in modo così parziale? Perché questa approssimazione quando da tutti era stata riconosciuta, sia qui in Parlamento, sia fuori dal Parlamento, con le parti sociali, l'esigenza di una riforma organica, complessiva dell'insieme dei servizi pubblici?
E dire che proprio qui, in quest'Aula, a settembre abbiamo svolto una discussione importante, positiva su questo tema e tutti avevamo concordato, al di là delle differenze di valutazioni, sull'esigenza di una riforma organica del sistema dei servizi pubblici locali, ma così non è. A ben vedere, voi avete messo a tacere questa discussione e così facendo avete impedito un confronto reale, un confronto che puntasse ad un'effettiva liberalizzazione del sistema dei servizi pubblici locali in grado di aprire e costruire un mercato vero della concorrenza.
Tuttavia, a ben vedere, a voi la liberalizzazione non interessa, non è questo il centro del vostro provvedimento; a voi interessa solo la privatizzazione di settori quali i rifiuti, l'acqua, il trasporto su gomma, secondo una logica che non è quella del migliore e più efficiente servizio, ma quella del migliore e più facile utile o guadagno. L'effetto altamente probabile di questo provvedimento sarà quello di sostituire ai monopoli pubblici monopoli privati o, al meglio, monopoli misti, senza che questo produca o istituisca una qualche apertura dei mercati o l'avvio di una qualche positiva concorrenza, una migliore efficienza, una diminuzione degli sprechi che può invece venire da un vero processo di riforma.
Tutt'altra cosa era il disegno di liberalizzazione proposto dal Governo Prodi nella passata legislatura, era un altro progetto, che davvero puntava a favorire un processo di liberalizzazione. Non è così per il provvedimento in esame, che è parziale e, per di più, a differenza di quello di Prodi, contiene all'interno il tema delle risorse idriche, un tema che giustamente il disegno di legge presentato dal Governo Prodi escludeva. Sì, onorevoli colleghi, lo escludeva, perché i servizi, infatti, non sono tutti uguali, non possono essere trattati tutti in maniera uniforme: l'acqua è un servizio primario, essenziale, vitale, è una risorsa scarsa di cui bisogna avere cura, bisogna averne un consumo efficiente ed evitarne lo spreco.
Noi sappiamo che oggi c'è uno spreco enorme, che gli acquedotti perdono più del 30 per cento del loro carico, oggi c'è un'inefficienza insostenibile. Questo problema per essere risolto ha bisogno di una forte programmazione e di un serio impianto di investimenti. Credete davvero che questo deficit di investimenti potrà essere risolto con la privatizzazione?
Non a caso sui giornali già si parla delle tariffe, che saranno il vero incremento prodotto da questo decreto-legge. Ecco perché noi pensiamo che sia stata una scelta miope e limitata quella di volere negare la nostra richiesta di stralciare l'articolo 15 e di affrontare un confronto e una discussione per una riforma a tutto tondo e davvero organica del sistema dei servizi. In questo contesto appare evidente anche la scelta di non guardare tanto all'esigenza e ai problemi posti dagli enti locali che sembrano e appaiono mortificati e indeboliti da questo provvedimento.
Da tutto quanto detto, appare chiaro che la nostra non è una posizione ideologica né per un verso, né per un altro: noi non siamo fondamentalisti del pubblico come non siamo fondamentalisti del privato. Vogliamo essere persone di buonsenso e lungimiranti, soprattutto quando si parla di beni comuni fondamentali per la vita e la qualità della vita di tutti.
La nostra stella polare è e deve essere l'interesse dei cittadini. In conclusione, nel ribadire che noi votiamo «no» alla fiducia del Governo, invitiamo i colleghi della maggioranza a risolvere la diatriba di queste ore (dagli ammonimenti del Presidente Schifani al titolo de Il Giornale di questa mattina) che sta dividendo la maggioranza e tiene il Paese con il fiato sospeso. Votate «no» alla fiducia, così potrete regolare i vostri conti; votate «no» perché si tratta soprattutto di un provvedimento sbagliato e nocivo per i bilanci delle famiglie italiane.


Quale segnale stiamo dando ai cittadini italiani?

Di seguito la dichiarazione di voto dell'Onorevole Raffaella Mariani sul DL 25 SETTEMBRE 2009, n. 135 "attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee"
Signor Presidente , signori rappresentanti del Governo
che segnale stiamo dando ai cittadini italiani? Avete inserito la materia che riguarda l’ acqua ed i servizi ad essa collegati all’interno di un provvedimento che più in generale deve adeguare la normativa italiana a quella europea. Non esiste nessun obbligo comunitario, nessuna procedura di infrazione è stata avviata nei confronti dell’Italia in riferimento all’affidamento dei servizi pubblici locali, tanto meno su quello idrico integrato.
Ed allora non ci possiamo spiegare il perché di una discussione forzata, affrettata, molto sommaria culminata nella scelta del voto di fiducia.
Non c’è una ragione plausibile, rivelabile con chiarezza, se non la necessità di risolvere in fretta un problema che ha suscitato molte perplessità anche nella vostra maggioranza e che per la gravità delle sue ricadute sta allarmando molti settori istituzionali ed economici .
State obbligando i Comuni a vendere quote delle aziende che gestiscono i servizi idrici integrati indipendentemente dalla programmazione, dalla qualità del funzionamento, dal grado di soddisfazione delle comunità locali, li state costringendo ad accelerare la trasformazione in società per azioni.
E lo fate sapendo, questo sì, che pochissimi grandi gruppi privati potranno avvantaggiarsi di una svendita di tale portata.



L’appello che vi abbiamo rivolto in queste ore, nel pochissimo tempo riservato alla Camera dei deputati, non era quello di rimuovere il tema in discussione ma di affrontarlo nella maniera giusta con tempi giusti in modo vero e serio, all’interno di un quadro legislativo organico e semplificato, con regole certe e trasparenti.
Si può riformare il sistema di gestione dell’acqua ma a partire da alcuni punti fermi che a nostro avviso sono:
- Il riconoscimento del valore pubblico dell’acqua e delle infrastrutture idriche (acquedotti, fognature impianti di depurazione);
- La valutazione più attuale del costo della risorsa anche nell’ottica di un uso più oculato;
- il controllo, la tutela, la valorizzazione ed il risparmio della risorsa idrica da utilizzare con criteri di solidarietà, anche salvaguardando aspettative e diritti delle generazioni future, anche facendo riferimento al patrimonio ambientale;
- La necessità di investimenti certi che, lo sappiamo bene, non possono derivare esclusivamente dalla tariffa a carico dei cittadini- contribuenti-consumatori ;
- La definizione di un rigoroso meccanismo di controllo, la costituzione di un’autorità terza che vigili proprio sull’andamento delle tariffe in rapporto alla qualità dei servizi erogati ed alla loro efficienza, un’autorità indipendente a tutela dell’interesse pubblico;
- La autonomia di scelta dei Comuni
Oggi nel nostro Paese, come documentano molti organismi di informazione e come i cittadini sanno bene, esiste una situazione molto caotica che vede tariffe differenti da un estremo all’altro dello stivale e servizi erogati la cui qualità non è proporzionale al prezzo richiesto alle comunità locali.
Non sempre alle tariffe più alte corrispondono i migliori servizi, anzi molto raramente!
Esempi di buon governo dei servizi idrici esistono e dobbiamo onestamente rilevare che la loro qualità è assolutamente riscontrabile sia presso gestori a titolarità esclusivamente pubblica che presso gestori a titolarità mista (pubblico-privata).
Gestione pubblica dei servizi non è per definizione sinonimo di efficienza ma è vero anche il contrario : non sempre una gestione di tipo privatistico corrisponde ad un servizio efficiente e completo a costi congrui per il cittadino.
Modelli europei testimoniano scelte differenti sulla gestione, con sistemi che passano da una gestione interamente pubblica ed efficiente (Germania) a forme miste come quelle francesi fino ad arrivare a gestioni interamente private. In tutti i grandi Paesi si è costruito però un sistema di controllo pubblico molto forte a tutela dell’interesse generale.
Cosa manca al nostro Paese ?
Mancano ancora infrastrutture idriche complete, e dove esistono il loro stato fatiscente provoca una dispersione
della risorsa pari a circa il 30% del totale dell’acqua immessa in rete; molti cittadini italiani, esattamente più della metà non godono ancora di un sistema di depurazione nei loro territori e questo ha a che fare con la loro salute, con la qualità dell’ambiente che li circonda..
Mancano ancora meccanismi efficaci per la verifica dell’evasione tariffaria, dei prelievi abusivi
Lo sapete colleghi che in molte delle nostre città non esiste un sistema fognario degno di un paese civile?
Insomma siamo molto lontani da livelli accettabili di organizzazione dei servizi idrici !
Il gruppo del Partito Democratico ha cercato di uscire quindi da una discussione teorica, avremmo volentieri affrontato un tema complesso con la consapevolezza che si possono offrire soluzioni articolate a tutela dell’interesse dei cittadini. Lo scempio normativo che state compiendo fa trasparire la volontà di favorire interessi ristretti. Perché dovremmo fidarci di un Governo che ha ceduto alle richieste di importanti monopolisti privati garantendo aumenti tariffari senza alcun rispetto per i cittadini?
Come nel caso delle concessionarie autostradali, e dei servizi aeroportuali? Un Governo amico di pochi che fa pagare a tutti il costo degli investimenti. Sono Tariffe ma possiamo chiamarle tasse e queste sì che aumentano cari colleghi!
Un Governo che non ha predisposto per le gare obbligatorie strumenti che rendano trasparenti i futuri piani industriali delle aziende, le condizioni di aumento delle tariffe, i limiti temporali e le sanzioni che possono arginare comportamenti illeciti a svantaggio delle comunità. E non ci tranquillizza certo sentirvi dire che farete , dopo, i regolamenti, magari da soli , senza il Parlamento.
Sarebbe stata invece possibile una riforma che sperimentasse in positivo un nuovo modello di gestione economica, che segnasse davvero una svolta rispetto al fallimento di molte esperienze di servizi pubblici locali.
Vi avevamo proposto per questo lo stralcio dell’articolo 15.
Vi avevamo proposto per questo l’istituzione di un’authority. E non veniteci a dire che l’accettazione di un nostro ordine del giorno per lo più riformulato basta ad
affermare la volontà del governo di istituirla. Quando verrà istituita? Avrebbe avuto un senso farlo congiuntamente all’avvio del pericoloso sistema che avete messo in moto!
Vi avevamo chiesto di lasciare liberi i Comuni di scegliere. Perché non avete avuto il coraggio di far scegliere le comunità locali ? Parlate di federalismo ma imponete ai Comuni addirittura le percentuali di quote delle aziende pubbliche da cedere ai privati indipendentemente dall’efficienza dalla qualità, dalla soddisfazione dei cittadini amministrati.
Lo sapete che molti cittadini insoddisfatti rimpiangono l’antica gestione diretta dei Comuni?
C’era sempre un interlocutore cui rivolgersi se il servizio non funzionava!
Degli 8000 comuni italiani per la maggioranza piccoli e medi nessuno sembra curarsi in questo Governo.
Non vogliamo cavalcare le nostalgie, noi vogliamo servizi moderni, vogliamo poter favorire investimenti che i comuni da soli non possono più sostenere. Lo sa bene il Ministro Tremonti che impedisce anche ai comuni, alle province alle Regioni virtuose di utilizzare le risorse che hanno a disposizione per i loro territori .
Alla vigilia della discussione della legge Finanziaria non possiamo non cogliere l’occasione per ribadire la richiesta di un allentamento del patto di stabilità per quelle amministrazioni che hanno saputo gestire bene le loro finanze.
Questo è l’aiuto agli Enti locali! Complimenti!
Le ricadute negative del vostro provvedimento non si fermeranno solo ai cittadini ed alle loro famiglie ma riguarderanno molte piccole e medie imprese che operano nell’indotto dei servizi idrici.
Infatti il periodo di transizione e di instabilità che si aprirà con l’approvazione di questo decreto ha già portato il sistema bancario a negare finanziamenti agli attuali enti gestori con conseguenze pesanti su artigiani e lavoratori del settore.
Niente di nuovo il Governo risponde alla crisi con misure che sospendono l’operatività di aziende e sistema finanziario ed enti pubblici. Aspettiamoci conseguenze negative su occupazione e tenuta di molte piccole e medie imprese!
Altro che riforme ! altro che critica al Mercatismo
Privatizzazione senza regole senza trasparenza!
Questa legge è sbagliata, avete perso un’occasione importante, non avete riconosciuto il valore assoluto di una risorsa preziosa come l’acqua, avete trascurato un sistema che attendeva aiuti, riforme, vicinanza dello Stato e per questo il gruppo del partito democratico voterà convintamente no al provvedimento.


19/11/09

Contraddizioni che urlano

"Il coraggioso modo di fare economia valorizzando la terra e offrendo opportunità di lavoro e nuove prospettive ai giovani per fare sistema nella bonifica sociale e ambientale del nostro Paese.Un progetto dall'alto valore dimostrativo per la collocazione geografica e per la nobiltà dell'intento, che sa concretizzarsi in competenze sul territorio e riappropriazione dei valori. Un progetto dalla forte valenza sociale e di alto impatto simbolico a difesa della legalità.'"
Questa è la motivazione data da una giuria composta da multinazionali, associazioni, università (insomma non proprio tutti comunisti) all'interno della settima edizione del premio Ethical Award organizzato da GDOweek e da Il Sole 24 ore. Ethic Award, premia l'impegno che le imprese realizzano, attraverso iniziative concrete, in una logica di sviluppo sostenibile, e quindi tendenti a un miglioramento della vita, dell'ambiente, del lavoro, della relazioni sociali e della cultura.
La cosa che voglio far notare è che il premio assoluto (la cerimonia si è tenuta ieri a Milano) è andato ad Alce Nero, Mielizia con Consorzio Libera Terra Mediterraneo: lo stesso Consorzio le cui terre sono state messe in vendita dalla finanziaria approvata proprio ieri, nelle stesse ore della consegna del riconoscimento.
"Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente."
Per firmare la petizione contro la vendita andate su sito di
Libera
I dettagli del premio Ethical Award invece li trovate qui. Buonanotte

ODG approvato

Signor Presidente, questo ordine del giorno, tra l’altro in un provvedimento che richiama nel titolo l’« attuazione di obblighi comunitari », chiede al Governo di porre l’attenzione su due questioni che riguardano questa importante autorizzazione, ovvero l’autorizzazione ambientale integrata. In primo luogo, si chiede di adottare gli opportuni provvedimenti in merito alla procedure di infrazione europea perché l’autorizzazione ambientale integrata non è stata applicata con la tempistica adeguata. Quindi, mentre alcune regioni, come l’Emilia Romagna, hanno adempiuto al 100 per cento l’obbligo di approvare autorizzazioni molto importanti come queste, il Governo non è riuscito a farlo ed ha compiuto un’infrazione. Quindi, con l’ordine del giorno si chiede di mettere in atto tutti quei provvedimenti per fare in modo di superare questa infrazione comunitaria. In secondo luogo, si chiede di qualificare questa commissione con le professionalità adeguate. Voglio anche ricordare che proprio in questi giorni vi è stata una sentenza del TAR che ha annullato le proclamazioni fatte dal Ministro Prestigiacomo.
Passiamo ai voti sull’ordine del
giorno Bratti n. 9/2897/24.
Comunico il risultato della votazione: la
Camera approva (Applausi dei deputati dei
gruppi Partito Democratico, Unione di Cen-
tro e Italia dei Valori – Vedi votazioni).
(Presenti e votanti .......... 534
Maggioranza ..................... 268
Hanno votato sì ...... 269
Hanno votato no .. 265).

Resoconto dal Parlamento

"Nel giudicare il contenuto del provvedimento d'urgenza in esame estremamente eterogeneo, esprime forti perplessità sull'articolo 4, in materia di protezione dell'ambiente e di riduzione delle emissioni, nonché sull'articolo 15, del quale avrebbe ritenuto opportuno lo stralcio."
Il mio intervento di oggi nella discussione che trovate qui del disegno di legge S. 1784, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 135 del 2009: Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee
L''articolo 15 è quello relativo ai servizi pubblici locali.

17/11/09

In 10 parole


"Le donne, i volontari, gli educatori, i nuovi italiani, i talenti, i lavoratori, i nonni, gli imprenditori, i ragazzi del sud, i liberi. Dario Franceschini abbraccia gli aspetti della nostra vita sociale, politica, economica in dieci discorsi agli italiani su dieci temi chiave per il futuro del nostro paese. Ne esce l'idea di un riformismo che ha il coraggio di sfidare la destra non rincorrendola, non limitandosi a proporre soltanto correttivi ai modelli sociali che ha imposto, ma mettendo in campo una gerarchia di valori alternativa e proiettata sul futuro. Ricostruire un'identità. Questo deve essere il primo impegno del Partito Democratico per passare dall'essere forza di sola opposizione a forza progressista di governo ma soprattutto per traghettare l'Italia oltre l'era berlusconiana dell'attacco alle istituzioni, del conflitto d'interessi, delle leggi ad personam, affrontando le sfide del cambiamento senza paura."
L'ultimo libro di Dario Franceschini in libreria dal 18 novembre
Il calendario delle presentazioni su Dario Franceschini

La eco-rivoluzione dell'AIE

L’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) è un organismo sovranazionale istituito da 26 Paesi industrializzati allo scopo di coordinare e armonizzare le rispettive politiche energetiche.
In primo piano vi è in particolare la riduzione della dipendenza dal petrolio attraverso la promozione di una maggiore efficienza energetica e di fonti di energia alternativa.
L’AIE pubblica annualmente il “World Energy Outlook”, corredato di rapporti nazionali.
Il rapporto ‘World Energy Outlook 2009′ è stato presentato a Londra il 12 novembre: l'AIE esorta i paesi ad ”investire massicciamente”, oltre 10.500 miliardi di dollari entro il 2030, in modo da evitare ”danni irreparabili al pianeta”.
L’Agenzia evidenzia la necessità di una rivoluzione energetica a bassa emissione di CO2, per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e limitare il riscaldamento globale a livelli accettabili.
Via Ok Ambiente

Acqua in vendita

Il Ddl modifica la disciplina di una serie di materie (trasporto ferroviario, appalti pubblici, autoriparazioni, rifiuti, distribuzione del Gas, alimentari, censimenti in agricoltura, etc.) al fine di dare attuazione alle sentenze della Corte di Giustizia ed evitare procedure di infrazione. Tra le innovazioni normative vi sono quelle previste dall'Art. 15 che riguardano le cosiddette 'Liberalizzazioni dei servizi pubblici locali' con l'introduzione del metodo delle gare d'appalto (ad evidenza pubblica) per l'affidamento della gestione dei servizi pubblici locali e la previsiione di una soglia massima di quote di partecipazione pubblica nel capitale delle ex municipalizzate quotate. Misure che, secondo i proponenti, favoriranno la concorrenza e l'efficienza o, secondo gli oppositori, invece, porteranno alla privatizzazione di beni pubblici come l'acqua, a costi più alti e peggiori servizi per i cittadini.
Via OpenParlamento

Update ore 17.
Hanno posto la fiducia.
Vedi i commenti su Repubblica.it

15/11/09

I punti controversi

Emilio D'Alessio sul suo blog ci spiega bene perché Copenhagen resta cruciale.

La prossima settimana in Commissione Ambiente

Interrogazione 5/02093 sulle ragioni del mancato rispetto della normativa comunitaria in materia di inquinamento atmosferico. Qui il testo. Buona settimana a tutti.

A Copenaghen non ci sarà intesa sui tagli alla CO2

Le difficoltà a raggiungere decisioni vincolanti entro dicembre erano già note, ma la bocciatura ufficiale è comunque un colpo duro. E' stata cruciale l'intesa che si è formata lungo l'asse Washington-Pechino, e ha relegato in un ruolo marginale l'Unione europea

Via Repubblica.it

14/11/09

In difesa dei più deboli

"Sono i giovani i crocifissi da difendere. I crocifissi da difendere, quelli veri, non sono quelli appesi ai muri delle scuole. Sono altri. Sono uomini e donne che fanno fatica. Che non ce la fanno e muoiono di stenti. E' verso di loro che non possiamo e non dobbiamo restare indifferenti. E' verso di loro che dobbiamo concentrare i nostri sforzi."
Non lo dice un ateo comunista, ma questo signore qui

Assemblea PD ricandida Errani

"Se mi sentite emozionato e' perche' in questo partito oltre l'impegno c'e' anche la passione: voglio dirvi che se questa assemblea votera' l'ordine del giorno con quanto mi e' stato chiesto, daro' la mia totale e incondizionata disponibilita''. Con queste parole, sottolineate da un lungo applauso, il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani ha accolto la sua candidatura per il terzo mandato alle regionali del marzo 2010 arrivata dall'Assemblea regionale del Partito Democratico."
Via La Repubblica.it:

13/11/09

Hope

Repubblica Ambiente nell'articolo "Se i leader fanno i leader" di Gualerzi riporta la notizia che, se il vertice Onu di Copenaghen sul clima in programma a dicembre sarà vicino a raggiungere un’intesa per definire quantomeno una “cornice” entro cui delimitare ulteriori negoziati da portare avanti nel corso del 2010, Barack Obama volerà in Danimarca per favorire con la sua presenza la fima finale. "Andrei nel caso in cui la mia presenza possa fare la differenza”, ha spiegato il presidente in un’intervista all’agenzia Reuters"
Intanto se volete firmare la petizione sul bel sito di Hopenhagen (HOPE cioè speranza) o dare un occhio ai dati di Carbon War Room....

Lo sterminatore di tossine

Su Wired le migliori innovazioni del 2009, nella sezione Green Tech vince lo sterminatore di tossine: ogni granello di questa polvere bianca può depurare acqua contaminata da sostenza tossiche come il mercurio in modo cento volte più efficiente rispetto a qualsiasi altra metodologia. Ogni granello infatti è una sorta di 'spugna' che, grazie ad un processo chimico, assorbe le tossine: Samms è stato utilizzato per ripulire vasche di trattamento,discariche, centrali a carbone.

11/11/09

Oggi in Parlamento

Ecco l'intervento di oggi nella discussione delle mozioni 1-00252 Realacci e Ghiglia n. 1-00258: Iniziative relative alla presenza di navi con carichi di rifiuti tossici affondate in prossimità delle coste italiane.
"Nel giudicare la mozione in esame idonea a sollecitare l'attenzione del Parlamento e del Governo su un tema complesso ed inquietante, lamenta il ritardo dell'Esecutivo nel fornire precise notizie sulla nave affondata al largo delle coste di Cetraro e la disorganizzazione con la quale è stata affrontata la problematica oggetto dell'atto di indirizzo in esame. Sottolinea, quindi, la necessità di fare prima luce sulla pratica criminale inerente l'affondamento di rifiuti tossici in mare, di fornire chiarimenti sulla messa in sicurezza dei siti contaminati, nonché di informare il Parlamento sull'evolversi della situazione".
Trovate tutta la discussione qui

10/11/09

Oggi in Commissione

Audizione di rappresentanti dell’ENEA, dell’ENEL e di a2a, nell’ambito dell’esame degli atti comunitari riguardanti il Libro Bianco sull’adattamento ai cambiamenti climatici e le Comunicazioni della Commissione in merito al riesame della politica ambientale 2008 e alla strategia per il 2009 dell’Unione europea per lo sviluppo sostenibile.
Via VIII Commissione Ambiente

09/11/09

Al via il nuovo registro europeo su emissioni impianti industriali in Europa

La Commissione europea e l’Agenzia europea dell’ambiente hanno inaugurato oggi un nuovo registro integrato delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-Prtr). Il registro contiene informazioni sulle emissioni di sostanze inquinanti nell’aria, nell’acqua e nel suolo rilasciate da complessi industriali in tutta Europa.
Al suo interno sono contenuti i dati annuali relativi a 91 sostanze e ad oltre 24mila complessi operanti in 65 attività economiche, nonché altre informazioni, come la quantità e il tipo di rifiuti trasferiti negli impianti preposti al loro trattamento, sia all’interno sia al di fuori di ciascun paese. Il diritto di accedere alle informazioni sull’ambiente, la partecipazione ai processi decisionali, nonché l’accesso alla giustizia in materia ambientale da parte del pubblico è riconosciuto dalla cosiddetta “convenzione di Århus”.
“La trasparenza è uno strumento di vitale importanza per migliorare l’ambiente. – ha sottolineato il commissario per l’Ambiente Stavros Dimas - L’istituzione di questo registro permetterà ai cittadini di accedere direttamente alle informazioni sulle emissioni rilasciate dai complessi industriali in tutta Europa e li aiuterà a partecipare in prima persona alle decisioni che si ripercuotono sull’ambiente. È segno della reale volontà delle autorità pubbliche e del settore di divulgare le informazioni ai cittadini e assumere una maggiore apertura”.
Le informazioni del registro, che riguardano le sostanze inquinanti rilasciate nell’aria, nell’acqua e nel suolo dai singoli impianti nel 2007, coprono il 30 per cento delle emissioni totali di ossidi di azoto (NOx), la maggior parte delle emissioni provenienti da tutte le fonti tranne i mezzi di trasporto, e il 76 per cento delle emissioni totali di ossidi di zolfo (SOx) rilasciate nell’aria nei 27 paesi dell’Ue e in Islanda, Liechtenstein e Norvegia.


Il registro informa inoltre sulla quantità di acque reflue e rifiuti trasferiti, compresi i trasferimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi, e fornisce i primi dati sulle sostanze inquinanti rilasciate nell’acqua da fonti diffuse, come le perdite di azoto e fosforo in agricoltura.
Il sito web ha un potente motore di ricerca che consente ai visitatori di impostarlo in base ad uno o più criteri e di avvalersi di una carta geografica. È possibile, ad esempio, ricercare la quantità di rifiuti pericolosi e non pericolosi trasferiti in un dato paese (ricerca in base ai rifiuti), oppure le emissioni rilasciate da un determinato sito industriale, interrogando il registro in base al nome o alla località (ricerca per impianto).
A partire dal 2010 i dati contenuti nel registro saranno aggiornati ogni anno in aprile. Il precedente registro europeo sulle sostanze inquinanti (Eper) riguardava 50 sostanze rilasciate nell’aria e nell’acqua da 12mila complessi industriali operanti in 56 attività economiche in 26 paesi (Ue-25 e Norvegia)
Da Zeroemission.Tv

Liberi dall'amianto

Presentato il 6 novembre a Torino Liberi dall'amianto il dossier di Legambiente sui ritardi nelle bonifiche dei siti nazionali.
"C’è quello naturale che emerge in superficie e giace all’aria aperta nelle miniere o nelle cave abbandonate da almeno vent’anni, quello grezzo contenuto in sacchi spesso malandati e stoccati nei magazzini o nei piazzali degli stabilimenti produttivi e quello miscelato con il cemento nella classica ondulina dei tetti e nelle tamponature degli edifici industriali o domestici realizzati negli anni ’70 e ’80 e presente diffusamente in tutta Italia. Sono davvero tante le forme in cui si manifesta l’amianto nel nostro Paese,"
I siti individuati dal piano nazionale, e non ancora bonificati sono: Balangero (To), Emarese (Ao) con 5.000 metri cubi di materiale da bonificare, Broni (Pv), Bari con 90.000 metri cubi di terreno contaminato, Contrada Targia- Siracusa, dove i lavori di rimozione e bonifica dell’amianto interessano scogliere e fondali.
Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, ha evidenziato, a tal proposito: “Nonostante l’urgenza sanitaria le bonifiche vanno a rilento, grazie anche all’inefficiente gestione da parte del Ministero dell’Ambiente delle conferenze dei servizi per la valutazione e autorizzazione dei piani e dei progetti per la bonifica. Bisogna spostare la gestione dell’iter in ambito locale, presso le Regioni o i Comuni, assicurando al Ministero e agli enti tecnici nazionali il compito di supportare, verificare e indirizzare il procedimento, garantendo ai cittadini trasparenza e disponibilità delle informazioni sullo stato di avanzamento del risanamento ambientale“.
Qui potete scaricare il dossier

9 novembre 1989: serenata ai Mauerspechte


Suona alcune suite di Bach, tutte in tonalità maggiore, perché è felice. Il Muro di Berlino è appena caduto e Rostropovich, il più grande violoncellista dei nostri tempi, improvvisa il suo concerto...
Il 9 novembre 1989, durante una conferenza stampa convocata per le 18, fu recapitata a Schabowski, Ministro della propaganda, la notizia che tutti i berlinesi dell’Est avrebbero potuto attraversare il confine con un appropriato permesso, ma non gli furono date informazioni su come trasmettere la notizia. Dato che il provvedimento era stato preso poche ore prima della conferenza, esso avrebbe dovuto entrare in vigore nei giorni successivi, dando così il tempo di dare la notizia alle guardie di confine. Alle 18,53 il corrispondente Ansa da Berlino Est, Riccardo Ehrman, chiese da quando le nuove misure sarebbero entrate in vigore Schabowski cercò inutilmente una risposta nella velina del Politburo, ma non avendo un'idea precisa, azzardò: "Per quanto ne so immediatamente".
Decine di migliaia di berlinesi dell’Est avendo visto l’annuncio di Schabowski in diretta alla televisione, si precipitarono, inondando i checkpoint e chiedendo di entrare in Berlino Ovest. Le guardie di confine, sorprese, iniziarono a tempestare di telefonate i loro superiori, ma era ormai chiaro che non era più possibile rimandare indietro tale enorme folla.
Furono allora costrette ad aprire i checkpoint.
Nei giorni e settimane successive molte persone accorsero al muro per abbatterlo e staccarne dei souvenir: queste persone furono chiamate Mauerspechte (in tedesco significa letteralmente "picchi del muro"). Il 18 marzo 1990 furono tenute le prime e uniche libere elezioni della storia della Repubblica Democratica Tedesca;
La Germania fu ufficialmente riunificata il 3 ottobre 1990
Via Wikipedia

07/11/09

Assemblea Nazionale del Partito Democratico



"Tutti noi, assieme, metteremo fiducia nel progetto, tenacia e solidità nel perseguirlo; e soprattutto davanti alla sfida nuova sapremo rinverdire gli ideali che ci hanno portati alla politica ricavando da lì energia e generosità. Perché in fondo la sostanza sta proprio qui. Un Partito giovane ci chiede di essere giovani nel cuore."
Letta Vice, Bindi Presidente, Scalfarotto e Sereni Vice Presidenti, Finocchiaro e Franceschini Capigruppo. E questa è andata.
L'intervento integrale su PartitoDemocratico.it

06/11/09

100 buone misure

On line qui il rapporto sulle 100 politiche climatiche di Paesi appartenenti al G20, realizzato da Ecofys e Germanwatch per il WWF e E3G, organizzazione no profit indipendente.
Il rapporto valuta le politiche climatiche di Paesi che sono responsabili per circa tre quarti delle emissioni globali di gas serra, identificando gli esempi migliori, quelli da non imitare e le lezioni da imparare.
Ai primi posti nella classifica stilata dal rapporto due progetti dalla Germania: un programma di “Efficienza negli edifici” sviluppato dal governo tedesco, che riduce le emissioni di gas serra, crea nuovi posti di lavoro nelle costruzioni e può offrire ottime opportunità di replica anche in altri Paesi, e il “Conto energia per l’elettricità rinnovabile” che garantisce ai produttori di energia rinnovabile una tariffa fissa per 20 anni.
Ma ci sono esempi virtuosi anche in altri Paesi. Un sistema di Autobus a Trasporto Rapido (BRT) in Messico dimostra che le soluzioni a basso impatto ambientale hanno un ottimo potenziale per aumentare il comfort e la qualità della vita, considerazioni importanti per economie emergenti e in rapida crescita. Mentre il programma cinese studiato ad hoc per le 1.000 aziende a più elevato consumo energetico ha portato miglioramenti permanenti nella gestione energetica e nell’efficienza delle stesse aziende."
Via 100ambiente

Inaugurazione

Sul sito di Telestense.it potete vedere il il video dell’inaugurazione della nuova sede della Divisione Teleriscaldamento e la registrazione dello special-Tv “ENERGIA PULITA Hera punta sulla geotermia”. Lo “speciale” è stato trasmesso da Telestense il giorno 16/10/09,23/10/09, 25/10/09

Gli Enti locali da Poznan a Copenhagen

Una voce comune dei governi locali europei nel dibattito sul clima e sull’energia a livello europeo e internazionale (Climate Roadmap) sarà espressa dai lavori preparatori di ICLEI presente al COP15 con il Local Government Climate LOUNGE

I lavori preparatori come il catalogo Copenhagen World Catalogue of Local Commitments to Combat Climate Change e le Local Governement Action costituiranno la base di discussione e confronto per fare valere il ruolo che i territori e le città (molte italiane) possono ricoprire nella protezione del clima.
Appuntamento a Copenhagen dal 7 dicembre.

05/11/09

Insistere nella ricerca della verità

Roma, 5 nov - "Le notizie emerse oggi nella commissione Bicamerale sui rifiuti durante l'audizione del pentito della 'ndrangheta Francesco Fonti sulle navi dei veleni sono solo in parte note". Lo ha dichiarato Alessandro Bratti, capogruppo Pd in Commissione bicamerale sui rifiuti. "Come Partito democratico - prosegue Bratti -chiediamo al Governo di continuare nell'approfondimento delle indagini e nella ricerca della verità riguardo la presenza sui fondali marini di eventuali relitti potenzialmente pericolosi.
Non dobbiamo dimenticare la rilevanza e la gravità dei traffici illeciti di rifiuti pericolosi e radioattivi connessi anche al traffico d'armi e al consolidamento di una rete criminale sin dalla metà degli anni '90." "Vogliamo utilizzare tutti gli strumenti necessari - conclude Bratti - per dare risposte certe e chiare alle innumerevoli domande che riguardano l'identificazione dei relitti e del materiale in esso contenuto". (Roc)

Grazie al PD, il Senato approva emendamento contro privatizzazione acqua

Un emendamento approvato dal Senato all'articolo sulla privatizzazione delle ex municipalizzate nel decrete sulle infrazioni Ue sottrae il settore idrico alle nuove norme.E' quanto dice in una nota il senatore e capogruppo del Pd in commissione Industria Filippo Bubbico, primo firmatario dell'emendamento approvato.
"Grazie a un emendamento del Pd è stata scongiurata la privatizzazione dell'acqua, bene indispensabile, di primaria importanza per tutti i cittadini", dice Bubbico.
"Inserire una riforma tanto importante per i cittadini qual è quella dei servizi pubblici locali nel dl obblighi comunitari ha significato non solo privare il Parlamento della possibilità di un esame approfondito del provvedimento ma creare una riforma pasticciata che non tiene conto delle specificità di ciascun servizio pubblico. L'emendamento del Pd ha il merito di scongiurare questa eventualità poiché la sua approvazione consente al servizio idrico di restare saldamente nella titolarità e nel governo delle amministrazione pubbliche, tanto da soddisfare i principi del pieno controllo pubblico sulla qualità, l'accessibilità e il prezzo del servizio per gli utenti", dice la nota.
Via Yahoo-Notizie

02/11/09

Ferraresi a New York

Alla Maratona di New York, 3 mila italiani, alcuni ferraresi, alcuni del PD
Repubblica.it
Qui i tempi di tutti.

Errori gravi

Il Tar del Lazio boccia la nomina, da parte del ministero dell'Ambiente, delle commissioni Via, Covis, Ippc.
Secondo il Tar del Lazio, vanno annullati gli atti ministeriali che hanno portato alla riduzione dei membri delle commissioni Via (valutazione d'impatto ambientale), Covis (si occupa delle transazioni in materia di danno ambientale, in qualche caso sopra il miliardo di euro) e Ippc (valutazione dell'inquinamento). Una sconfessione secca contenuta nelle sentenze pubblicate il 30 ottobre che danno al ministero 45 giorni di tempo per rimettersi in regola.
Via Repubblica.it: