31/03/08

La campagna per il clima di Al Gore


Poche ore fa il sito del washingtonpost ha annunciato l'avvio della campagna di Al Gore per la riduzione dei gas serra. Durerà tre anni e costerà 300 milioni di dollari, la piu ambiziosa e costosa campagna della storia americana.
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/03/30/AR2008033001880.html


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I 50 anni del simbolo della pace


Just like Madonna and Michelle Pfeiffer (E ANCHE IO), the peace symbol is turning 50 this year.

http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1725969,00.html



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Una bella vittoria


L'Italia ha battuto la Turchia e la sua candidata Smirne per 86 voti a 65.
Sono 120 i paesi espositori, 70 mila i posti di lavoro, 160 mila i visitatori previsti al giorno e 29 milioni nei sei mesi dell'esposizione. E ancora: lo spazio occupato dai nuovi padiglioni, accanto alla nuova fiera di Rho-Pero, è di un milione 700 mila metri quadrati; previsti oltre 3 miliardi in interventi infrastrutturali (28% dai privati, 26% dagli enti locali, 46% dallo Stato), 270 milioni per la rete metropolitana, 72 milioni per nuovi parcheggi, 81 milioni per un villaggio residenziale, 60 milioni in opere tecnologiche.
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/cronaca/expo-2015/oggi-voto/oggi-voto.html

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A Bangkok via ai negoziati per il post-Kyoto


Si aprono oggi a Bangkok, in Thailandia, i negoziati formali per trovare un nuovo accordo internazionale sul cambiamento climatico. L´Unione europea chiede che siano fatti subito passi in avanti significativi. Il summit di Bangkok durerà una settimana e marca l’inizio del primo ciclo negoziale deciso nel corso della Conferenza di Bali dello scorso dicembre, e che dovrebbe portare entro il 2009 ad un accordo sulle misure del post-Kyoto, con nuovi obiettivi riguardanti le quote di emissione di gas serra dopo il 2012.
«La conferenza di Bali – ha detto il commissario Ue all’ambiente Stavros Dimas ( foto) - ha permesso di realizzare l´avanzamento maggiore che l’Europa si era augurato. Tutte le parti devono subito vigilare affinché questo slancio sia mantenuto perché i negoziati che si stanno aprendo giungano ad un accordo soddisfacente entro la fine dell’anno prossimo. Grazie a http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=12721

Il cambiamento climatico è la più grande sfida con la quale l’umanità si confronterà a lungo termine. Un accordo mondiale deve essere trovato, prevedendo un’azione energica per la prevenzione delle conseguenze disastrose che promette il riscaldamento planetario. L´Unione europea è determinate a continuare a dare l’esempio, come sta facendo con il suo ambizioso pacchetto di misure per il clima e le energie rinnovabili, proposte dalla Commissione nel gennaio scorso».

La Conferenza di Bali ha dato i via libera alla road map per i negoziati per il post 2012, dando l’appuntamento finale per il nuovo Protocollo internazionale alla conferenza dell’Onu sul clima a Copenaghen, nel dicembre 2009. I negoziati informali si svilupperanno su due assi di discussione paralleli: uno riguarda l’insieme dei 192 Paesi aderenti alla Convenzione quadro dell’Onu sui cambiamenti climatici (Unfccc), compresi gli Usa; l´altra riunisce le 178 parti del Protocollo di Kyoto, con l’obiettivo di fissare nuovi obiettivi che limitino le emissioni dei Paesi sviluppati.

A Bangkok si tiene la prima sessione del nuovo gruppo di lavoro ad hoc per un’azione cooperativa a lungo termine nel quadro dell’Unfccc. «L´Unione europea – si legge in una nota della Commissione Ue – sostiene che una decisione globale venga presa su un programma di lavoro dettagliato e sostanziale, trattando problematiche essenziali legate agli obiettivi del futuro accordo (o la “visione comune”), alla riduzione delle emissioni, all’adattamento ai cambiamenti climatici, al trasferimento di tecnologie ed alla questione dei finanziamenti. Il programma di lavoro deve soprattutto associare in maniera effettiva il settore privato e le organizzazioni non governative e preparare la prossima conferenza annuale delle Nazioni Unite sul clima, à Poznan in Polonia, nel dicembre 2008».

A Bangkok si tiene la prima delle 5 sessioni previste del gruppo di lavoro ad hoc che prende in esame i nuovi impegni delle Parti rispetto all’annesso 1 del Protocollo di Kyoto e si concentra sull’esame delle maniere a disposizione dei Paesi sviluppati per raggiungere i futuri obiettivi di limitazione delle emissioni. In particolare nella capitale thailandese si discute del ruolo che dovranno avere i meccanismi per uno sviluppo pulito e quello di applicazione congiunta del protocollo di Kyoto (dei quali l’Ue chiede una riforma che ne dimostri la piena efficacia); sulle future regole di sfruttamento di suolo e foreste che dovranno essere migliorate per tenere davvero conto del ruolo nella riduzione delle emissioni, il rafforzamento dei “pozzi” di carbonio e lo sviluppo di risorse rinnovabili di bioenergie e di legname; sulle categorie di fonti di gas serra e sui settori da prendere in considerazione per azioni future riguardanti le emissioni dei trasporti aerei e marittimi.

L´Unione europea vuole mantenere il suo “ruolo motore” e «considera essenziale che il prossimo accordo globale limiti il riscaldamento planetario ad un massimo di 2°C al di sopra del livello preindustriale, al fine che il cambiamento climatico non possa raggiungere livelli pericolosi che possano innescare dei cambiamenti irreversibili, veramente catastrofici. Il rispetto di un tale limite implica che le emissioni mondiali di gas serra siano ridotte di più del 50% entro la metà del secolo in rapporto ai livelli del 1990. In un primo tempo, l’Ue aveva proposto che i Paesi sviluppati si impegnassero a ridurre del 30% le loro emissioni entro il 2020, poi i 27 capi di Stato e di governo si sono detti favorevoli al meno 30% purché anche gli altri Paesi industrializzati si impegnassero ad ottenere riduzioni simili e che i Paesi in via di sviluppo più avanzati, come Cina, India e Brasile, apportassero un contributo adattato alle loro rispettive capacità.

Comunque, l’Ue si è impegnata a ridurre le sue emissioni di almeno il 20% nello stesso periodo, indipendentemente da quel che decideranno gli altri, per iniziare a trasformare l’Europa a 27 in un’economia ad alto rendimento energetico ed a basso tasso di emissioni di gas serra. Quello iniziato a Bangkok è il primo di quattro cicli di negoziati che si terranno nel 2008. il prossimo summit sarà a Bonn, in Germania, il terzo si terrà in agosto in un luogo ancora da definire, il quarto a Poznan, in dicembre.

30/03/08

Ah, dimenticavo, i vincitori del campionato di beach volley


Lido di Spina, Ferrara. Grazie a Franco per le foto.

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Al voto al voto!!!! da Micromega...



Paolo Flores d'Arcais scrive sull'ultimo numero di Micromega del 25 marzo:
L’unica cosa certa con l’attuale sistema elettorale è che ogni voto in meno a Veltroni-Di Pietro-Bonino fa vincere Berlusconi-Fini-Bossi-Ciarrapico. Questa circostanza matematica ci manda in bestia, moralmente non vogliamo subirla, ma le cose stanno proprio così.
http://temi.repubblica.it/micromega-online/al-voto-al-voto/?com=17#commenti

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In fondo sono sempre un entomologo


E' il caso di prendere in esempio le formiche contadine che vantano un’esperienza lunga 50 milioni di anni. Si è scoperto che la coltivazione di funghi è talmente integrata e armoniosa con l’ambiente che vale la pena di prenderle in considerazione per apprendere nuove tecniche di coltivazione.
La ricerca è stata pubblicata sul numero di martedì della edizione on-line di Proceedings of the National Academy of Science a cura degli entomologi Ted Schultz e Sean Brady dello Smithsonian’s National Museum of Natural History e riportata da http://www.ecoblog.it/post/5539/formiche-contadine-prendiamole-come-esempio.

Lo studio concorda con il fatto che funghi e formiche si sono evoluti circa 50 milioni di anni fa e che hanno iniziato la loro vita in simbiosi nel Sud America. L’originale formica agricoltore è cresciuta con diverse specie di funghi iniziando a raccogliere detriti di foglie fresche e organizzando una lettiera a più piani per fertilizzare il terreno e procedere alla coltivazione di funghi.

7 aprile, la giornata del sole


Lunedì 7 aprile la “Giornata del sole”: incontri ed iniziative in ogni parte del paese per mettere ed iniziative in ogni parte del paese per mettere al centro della campagna elettorale del Partito Democratico il tema dell’ambiente e, in particolare, delle energie rinnovabili. Si tratta di una delle 12 priorità che Veltroni ha indicato nel programma del PD ed è un tema che ben ci consente di spiegare agli elettori cosa intendiamo per ambientalismo del fare: puntare sulla riduzione della dipendenza dal petrolio, sullo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili è non solo una condizione necessaria per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici, ma anche una grande opportunità di sviluppo sostenibile, di innovazione tecnologica, di competitività delle imprese, di risparmio per le famiglie

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Innovazione e nucleare


Rubbia intervistato da La Repubblica: "Né petrolio né carbone
soltanto il sole può darci energia". Sì al nucleare innovativo con piccole centrali senza uranio.Ma non esiste un nucleare sicuro o a bassa produzione di scorie
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/energie-pulite/rubbia-solare/rubbia-solare.html

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Il Perito Moreno "ci molla".....


Anche la lingua di ghiaccio che si protende sul lago Argentino, in uno degli angoli più belli della Patagonia, è interessata dallo stesso fenomeno che ha fatto perdere al lembo estremo della Cordigliera una riserva naturale di oltre 42 chilometri cubici di acqua dolce all'anno nell'ultimo quinquennio.

È stato Jorge Rabassa, un ricercatore argentino del Centro Australe di ricerca scientifica, a lanciare l'allarme: "Come gli altri ghiacciai della zona, il Perito Moreno risente del riscaldamento climatico e nella sola estate appena conclusa ha perso 14 metri di spessore". Per anni anche i ricercatori sembra si siano lasciati ingannare dalla bellezza del fronte del ghiacciaio, dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco perché rappresenta un esempio di come era la Terra all'inizio dell'era Quaternaria. Anche loro si sono fermati davanti al Perito Moreno, là dove si accalcano i turisti che arrivano in Patagonia per vedere i continui crolli dalle pareti di ghiaccio a picco sul lago. http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/ambiente/ghiacciai-patagonia/ghiacciai-patagonia/ghiacciai-patagonia.html

28/03/08

A cena con i candidati


Venerdi 28 alle 20.30, presso la Mensa del Petrolchimico si terrà una Cena elettorale, alla presenza di Dario Franceschini, di Maria Teresa Bertuzzi, di Patrizia Micai, di Paolo Panizza e di Maria Chiara Ronchi, candidati a Camera e Senato per la Provincia di Ferrara. Ovviamente ci sarò anche io. Vi aspettiamo.....

Per adesioni telefoniche
Caterina Ferri [Responsabile dei Circoli della Segreteria provinciale di Ferrara] cell. 349.6310025
Enrico Balestra [Responsabile dell'Organizzazione dell'Esecutivo comunale di Ferrara] cell. 340.0037345

Per adesioni via e-mail
E' possibile compilare il modulo on line alla pagina Contatti sul sito provinciale del PD [www.pdferrara.it]

Per adesioni via fax
E' possibile inviare un fax di adesione al numero 0532-784415




PD e ambiente: il 7 aprile sarà la giornata del sole


Lunedì 7 aprile sarà la “Giornata del sole”: incontri ed iniziative in ogni parte del paese per mettere al centro della campagna elettorale del Partito Democratico il tema dell’ambiente e, in particolare, delle energie rinnovabili. Si tratta di una delle 12 priorità che Veltroni ha indicato nel programma del PD ed è un tema che ben ci consente di spiegare agli elettori cosa intendiamo per ambientalismo del fare: puntare sulla riduzione della dipendenza dal petrolio, sullo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili è non solo una condizione necessaria per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici, ma anche una grande opportunità di sviluppo sostenibile, di innovazione tecnologica, di competitività delle imprese, di risparmio per le famiglie.


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26/03/08

:-) :-), ma si dai, si può anche fare!!


Qualcuno consiglia di alzare il volume (il mio amico Beppe) altri si imbarazzano un pò, ma nel web spopola. Così è se vi piace...

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Si è staccato un pezzo di ghiaccio di 415 KM2!



Si è staccato dall'antartide un iceberg di 400 km2.
Il fenomeno aveva avuto inizio nella scorso 28 febbraio.
I modelli climatici avevano predetto che i ghiacci si sarebbero sciolti, ma si pensava che questo sarebbe avvenuto tra qualche anno. Il guaio e’ che i ghiacci costieri agiscono come freno per i ghiacciai che poggiano sulla terraferma e che premono verso il mare; quando saltano questi grandi blocchi, aumenta la velocità di scorrimento dalla terraferma verso il mare.


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25/03/08

A proposito di impegni ambiziosi


La favola dell'ecoparlamento
Completata la "rivoluzione ecologica" del Bundestag tedesco
(Grazie al sito del www.partitodemocratico.it)
Già da tempo lo definivano il più verde dei parlamenti, e non soltanto per il colore della bandiera che ne ornava la sommità. Oggi la rivoluzione ecologica giunge al suo completamento ideale, mentre la sede del Bundestag si appresta a divenire già dall’estate il primo parlamento al mondo completamente funzionante grazie al solo uso di energia rinnovabile. Molti cittadini tedeschi si erano già abituati a vederlo così. Senza la consueta cupola in cima, solo con quella sorta di lanterna sul tetto, ed uno strano cono capace di attrarre la luce esterna e convogliarla all’interno dell’edificio.


Al di sotto della base, nell’area delle cantine, si indovinava appena il ronzìo del co-generatore intento a bruciare combustibili rinnovabili. Per il suo funzionamento, il congegno non aveva infatti bisogno che di olio di palma, rape e semi di girasole. Questa serie di accorgimenti aveva permesso alla sede del Bundestag di ridurre le emissioni atmosferiche di anidride carbonica addirittura del 94 per cento. L’utilizzo di un simile sistema consentiva poi all’edificio di disporre del corretto funzionamento degli impianti di illuminazione, riscaldamento, condizionamento dell’aria ed acqua corrente.

Purtroppo, il quantitativo di energia prodotta non ammontava che al 40 per cento del totale necessario. Il rimanente 60 veniva ricavato ancora nel modo tradizionale, attingendo a risorse quali la rete elettrica, il carbone fornito da un’azienda di Lipsia, il gas o addirittura il nucleare. Fino a qualche tempo fa, i progressi registrati a Berlino si fermavano qui. Senza dubbio molto avanti in materia di risparmio energetico, proprio come la Germania sognata da Angela Merkel. Aperta, democratica e verde. Certamente un simbolo, anzi un cardine nella lotta alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Ma qualcosa mancava. Il vero progresso, quello sostanziale, si faceva ancora attendere.

E’ toccato ad una sottocommissione parlamentare preparare il terreno per il passo decisivo. Ed è bastato emettere un bando di gara per la scelta di un fornitore di energia, andando a cercare nel novero delle società affermatesi nel campo delle fonti rinnovabili. Cosa non insolita nella Germania di oggi, che anzitutto conta su un governo in prima linea nell’adozione di sistemi energetici alternativi e lotta all’emissione selvaggia di gas serra. Concetti come quelli di energia eolica, solare e biomassa non sono affatto estranei al cittadino medio.

Incentivi sono stati in più previsti per i consumatori che producano essi stessi energia rinnovabile. In caso quest’ultima superi il personale fabbisogno, esiste la concreta possibilità di rivenderla alla rete elettrica nazionale, che già conta su una percentuale di energia “pulita” pari al 13 per cento sul totale nazionale. Non stupisce, allora, che le innovazioni studiate per il nuovo edificio parlamentare consentano all’edificio di comportarsi come un’autentica centrale elettrica in miniatura. Capace di immagazzinare eventuale energia in esubero a 300 metri di profondità.

In inverno, l’energia riscalda l’acqua per fornire calore all’edificio. In estate, serve invece ad alimentare gli impianti di refrigerazione e condizionamento. Così, la sede del Bundestag si trasfigura oggi divenendo icona della strenua battaglia ecologica globale. Non poteva essere scelto un simbolo migliore. Ultimato nel 1894, il Reichstag ha dapprima fatto da culla agli ambiziosi sogni imperiali tedeschi, per divenire rapidamente, a cavallo della prima guerra mondiale, teatro del sogno democratico della Repubblica di Weimar.

Divorato dalle fiamme nella tristemente nota Kristallnacht, la Notte dei Cristalli, dal 1933 è servito da muta scenografia per le celebrazioni nazionalsocialiste presso la Porta di Brandeburgo. Inghiottito dal Muro nel dopoguerra, ha perso di importanza fino all’abbattimento di quest’ultimo e alla riunificazione delle due Germanie, che ha riportato la capitale tedesca a Berlino. Il 19 aprile del 1999 un nuovo Reichstag ha finalmente fatto il suo trionfale ingresso nell’immaginario della popolazione, maestoso e sfavillante nel restyling firmato dal genio di Sir Norman Foster.

240 operai hanno lavorato senza sosta ogni giorno tra le sue antiche mura, diretti da una squadra di 50 tecnici. Nel solo periodo compreso tra ottobre 1995 e febbraio 1996, l‘opera di demolizione di un terzo della struttura preesistente ha comportato la rimozione di 45.000 tonnellate di materiale. 600 milioni di marchi sono stati investiti allora per rendere il complesso delle sue 750 sale il parlamento più moderno del globo. La nuova lanterna posta sulla cima, con uno schermo studiato per seguire il sole e perciò composto di 365 specchi automatizzati da cellule fotovoltaiche, ne ha fatto secondo il progettista Foster “il Parlamento più trasparente del mondo.”

Oggi la rotta indicata a suo tempo dall’architetto sembra approdare ad un nuovo, eclatante traguardo. Già museo vivente della storia del suo popolo, diventa anche bandiera nella dura lotta per lo sviluppo sostenibile e la sopravvivenza del pianeta.

Adesso tutto può cambiare!


guardate e diffondete lo spot del PD!

Il link è http://it.youtube.com/watch?v=k3nQvgfs3Zs

A cosa servono il bilancio e la contabilità ambientale



Bilancio e contabilità ambientale servono a rendicontare dei risultati ottenuti, per capire meglio se abbiamo raggiunto i nostri obiettivi e realizzato gli impegni che ci siamo assunti. Servono per questo indicatori e strumenti diversi da quelli tradizionalmete utilizzati per obiettivi di profitto economico.

24/03/08

Risparmi energia paghi meno tasse


Il commissario europeo all'ambiente Stavros Dimas (foto) ha appoggiato l'idea di Gordon Brown, subito sostenuta anche da Nicolas Sarkozy, di ridurre le imposte sui prodotti a basso impatto ambientale. "Non è normale che un'auto che inquina molto costi meno di una che non inquina" ha detto il premier francese. La proposta, presentata al Consiglio Europeo di dieci giorni fa, riguarda l'introduzione di agevolazioni fiscali e la riduzione dell'IVA su elettrodomestici e lampadine a basso consumo, prodotti per la pulizia ecologici e cosi via.
L'entusiasmo di Dimas non è condiviso dal presidente della commissione Barroso e dal commissario alle tasse Laszlo Kovacs.

Del resto la Commissione può solo proporre delle modifiche al regime IVA, che per entrare in vigore dovrebbero essere approvate da tutti i 27 stati membri.
Naturalmente ogni singolo stato può intervenire con propri incentivi e riduzioni fiscali, come quelli inserite nell'ultima legge finanziaria italiana (grazie a Emilio D'alessio http://emiliodalessio.blogspot.com/2008/03/meno-consumi-di-energia-meno-tasse.html.

A qualcuno piace caldo


Vi segnalo un testo di Edizioni Ambiente che uscirà il 27 marzo in libreria. Si chiama “A qualcuno piace caldo. Errori e leggende sul clima che cambia” scritto da Stefano Caserini, docente di Fenomeni di Inquinamento al Politecnico di Milano.
Nel settore dell'informazione sui cambiamenti climatici si assiste da qualche tempo a una pericolosa biforcazione. Da un lato, la quasi totalità degli scienziati è concorde nell'indicare nelle attività umane il principale responsabile dell'aumento di CO2 nell'atmosfera con la conseguente crescita delle temperature globali, a cui diventa sempre più urgente fare fronte con politiche e strategie mirate; dall'altro, sui media trovano spazio argomentazioni che di scientifico spesso hanno poco e che negano qualunque valore all'imponente mole di evidenze che si va via via accumulando.

Non passa infatti giorno senza che qualcuno affermi che il riscaldamento globale non esiste, o che se anche ci fosse non sarebbe poi così male, oppure che è causato dal Sole, dai vulcani e persino dai moscerini... e il risultato è un'inerzia troppo spesso sospetta.

Per riportare il dibattito entro i limiti della discussione scientificamente corretta, Caserini prende in esame le posizioni dei "negazionisti" e ne evidenzia, con ironia e senza mai indulgere in tecnicismi, le incoerenze, le manipolazioni e, in parecchi casi, i condizionamenti esercitati da lobby e gruppi di pressione: una lettura indispensabile per fare chiarezza in un campo che tocca molto da vicino la vita di ciascuno di noi.

Più ambiente nello sviluppo. Le politiche ambientali del Partito Democratico

A Modena, venerdì 28 marzo, alle ore 17.00 inaugurazione della sede del Circolo Cittadella-San Cataldo a Palazzo Europa, via Emilia Ovest 111.
Per l'occasione è organizzato un incontro per confrontarci su modelli di sviluppo, tutela ambientale e ruolo della politica.
Titolo dell'iniziativa è:
"Più ambiente nello sviluppo.
Le politiche ambientali del Partito Democratrico"
Introduce:
Paolo Silingardi - Segretario Circolo Cittadella - San Cataldo
Intervengono:
Alessandro Bratti - Candidato alla Camera dei Deputati
Sen. Giuliano Barbolini - Candidato al Senato della Repubblica
Walter Ganapini - Assessore Ambiente regione Campania
Gianluca Borghi - Candidato alla Camera dei Deputati
Coordina:
Francesco Galli, giornalista
Saranno presenti:
Paola Aime, Stefano Bonaccini, Giuseppe Boschini, Vanni Bulgarelli, Paolo Lauriola
Spero di vedervi all'iniziativa e che nel frattempo facciate girare questo invito tra le persone che ritenete possano essere interessate.

14/03/08

Presentato il nuovo rapporto NIMBY: l'ambiente dice 194 volte no


Una fotografia dei punti di crisi. Sono 194 quelli schedati. Ci trovi di tutto: acciaierie, cementifici, piccoli aeroporti come Bolzano, Viterbo e Siena,
il Mose di Venezia e la tramvia a ridosso del Battistero a Firenze, i tre parchi eolici di Termoli, Scansano e Sillaro, per intero le tratte dell'Alta velocità dal corridoio 5 che taglia in orizzontale l'Italia del nord fino alla Firenze-Bologna. L'energia ne esce come un rebus irrisolvibile: dei rigassificatori diremo fra un istante, ma anche la centrale geotermica per la produzione di elettricità di Monte Amiata e le 23 a biomasse, progettate un po' ovunque dal Piemonte alla Sicilia e che in teoria dovrebbero fare la gioia degli ambientalisti, quando provi a costruirle scatenano il furore delle popolazioni coinvolte, né più né meno delle 30 nuove centrali termoelettriche previste e delle sei idroelettriche. L'altro buco nero è lo smaltimento dei rifiuti: non vogliamo tra i piedi discariche di qualsiasi tipo, impianti di compostaggio, inceneritori. E dei 46 progetti di termovalorizzatori schedati dall'indagine non ce n'è uno che passi indenne nella percezione dei cittadini e con il loro consenso. leggi l'articolo sull'Espresso

L'ambiente dice 194 volte no | L'espresso

Gas serra, la Cina vanifica le riduzioni degli altri Paesi


Gas serra, la Cina vanifica le riduzioni degli altri Paesi - Blogeko.info

13/03/08

Il Vaticano mette l'inquinamento nella lista peccati


Il Vaticano mette l'inquinamento nella lista peccati

Il monsignor Gianfranco Girotti, vescovo reggente della Penitenzieria, in un’intervista a “L’Osservatore Romano” elenca i nuovi peccati nell’era della globalizzazione. Colpisce vedere al quarto posto l’inquinamento ambientale dopo temi del calibro di manipolazioni genetiche, droga, sperequazioni sociali ed insostenibile ingiustizia sociale. Sono queste alcune delle nuove forme di peccato si affacciano sull’orizzonte dell’umanità (grazie ecoblog.it).


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11/03/08


Diapositiva dalla presentazione di Ernst al Convegno Etica e Scienza organizzato dall'Università di Ferrara nel 2007

09/03/08

Discorso all' Assemblea costituente di Roma

Il Partito democratico nasce forse nel momento più critico del rapporto cittadini-politica. Una protesta , quella verso i partiti, diffusa in modo particolare fra i giovani che deve essere presa in grande considerazione. Situazione di disagio e di sfiducia che da tempo doveva essere colta e considerata per la sua reale portata. Il Partito democratico potrà riavvicinare i cittadini alla politica ?

Sicuramente non potrà essere l’elemento risolutore, ma certamente se i programmi, le idee, le promesse proposte si concretizzeranno attraverso un importante ricambio della classe dirigente e spezzando i tanti “luoghi comuni” della politica e quella situazione stagnante che ci ha accompagnato negli ultimi dodici anni allora il contributo del partito democratico sarà decisivo. Credo sia importante proporre un nuovo modello di società in cui le preoccupazioni causate dalla minaccia dell’inquinamento provocata da un ritmo di crescita insostenibile si trasformino in un incentivo a trovare nuove soluzioni e a proporre modelli di sviluppo più sostenibili. La vera cultura ambientalista che come ricorda Asor Rosa nasce da un movimento propositivo , non negativo: ha in mente un progetto anche dettagliato, nasce dal basso attraverso anche forme autorganizzate non è l’antipolitica: ma cerca di opporsi alle deviazioni della politica (i luoghi e i modi delle scelte) è assolutamente radicalmente non violento porterà all’interno del PD una straordinaria ricchezza da cui attingere per affrontare grandi temi quali la partecipazione, la gestione dei beni comuni, l’equità , la giustizia sociale e l’innovazione. Innovazione intesa non solo come introduzione di nuove tecnologie, ma anche ricerca di soluzioni condivise ai problemi ,di un nuovo modo di interpretare i bisogni delle persone e di rappresentare i cittadini. Le esigenze poste dalla società contemporanea sono negli ultimi anni cresciute notevolmente: c’è bisogno di gente competente e preparata per affrontare le complesse tematiche legate all’applicazione di nuove tecnologie che cambiano con rapidità il nostro vivere quotidiano. Situazione complesse così come sono quelle che oggi dobbiamo risolvere non hanno soluzioni semplici. E’ necessario un ruolo nuovo della scienza e della ricerca , un ruolo più attivo nella società che contribuisca a far scegliere il meglio ai decisori politici. Un mondo della ricerca aperto alle propria comunità ma anche disposto a mettersi in discussione e ad accettare la sfida del cambiamento. Una politica dal “cuore intelligente” che crei entusiasmo ma che affronti i nodi da risolvere con grande razionalità e senza paura. Diceva Al Gore nel suo libro Assalto alla ragione: La paura è il più potente nemico della ragione. Paura e ragione sono entrambe essenziali per la sopravvivenza dell’essere umano , ma la relazione che la lega è assimmetrica: la ragione talvolta può dissipare la paura, ma la paura spesso spazza via la ragione”:
La sfida è trasformare questa situazione di paura e di crisi in una grande opportunità per il futuro. I cinesi esprimono il concetto di crisi usando due simboli: uno, da solo, significa “pericolo”, il secondo sempre da solo significa “opportunità”, dalla loro unione si ottiene “crisi”. Nella nostra cultura il termine crisi contiene in prevalenza la connotazione di pericolo. In questa crisi di oggi invece, non dovremmo anche noi, forse, far prevalere un po’ di più l’idea di opportunità? Questo io credo sia il cammino che ci attende per poter davvero cambiare questo Paese.

La squadra amatori 2007-2008


La squadra del Presidente Baroni composta da "vecchi " giocatori che hanno portato la pallavolo ai vertici nazionali negli anni 70 e 80.

05/03/08

FORUM SICUREZZA AMBIENTALE



Sicurezza ambientale vuol dire molte cose: la sicurezza di un territorio sfruttato e le cui risorse sono da risanare; la sicurezza di impianti ad alto rischio, molto diffusi nel nostro paese e a volte ubicati vicino ad insediamenti abitativi; la sicurezza relativa alla salute dei cittadini rispetto alle scelte e alla gestione degli impianti e dei servizi; la sicurezza legata a ciò che mangiamo, beviamo, usiamo;

PARTECIPA INVIANDO UN CONTRIBUTO SUL TEMA E ISCRIVENDOTI AL FORUM PD


IL PROGRAMMA DEL PD


I punti del programma del PD. http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=45296
Che cosa ne pensate?