27/10/11

A Berlino ad un incontro sul post nucleare (Globe Europe)

Venerdì e Sabato sarò a Berlino ad un incontro di Globe Europe importante network di parlamentari europei per discutere degli scenari energetici del post nucleare e sugli impegni dell'Unione europea per lo sviluppo della green economy, vera alternativa all'attuale modello di sviluppo.
Anche la Commissione è impegnata a delineare attraverso Comunicazioni importanti un indirizzamento del sistema produttivo europeo. Sarà quindi interessante soprattutto conoscere le strategie legislative messe in atto soprattutto dai tedeschi che sono anche gli organizzatori

ps il tutto a spese del network Globe

Primarie per i parlamentari SI con regole chiare

La discussione iniziata all’interno del Partito Democratico su l’applicazione del metodo delle primarie è di grande interesse non tanto per i meccanismi che regolano la vita interna di un Partito, di cui i cittadini e gli elettori potrebbero non essere interessati, ma perché apre riflessioni importanti sui temi della democrazia e degli istituti di rappresentanza nel caso specifico il Parlamento.
Una riflessione non di poco conto su un’Istituzione che esce dal combinato disposto legge elettorale “porcellum”, con liste bloccate e scelte dalle segreterie dei partiti, e l’iniziativa dell’attuale premier Berlusconi tesa a delegittimare il ruolo dei legislatori (più di 60 fiducie in tre anni) completamente svilita nel ruolo e nella rappresentanza. Le storture sono sotto gli occhi di tutti: compravendita dei parlamentari, scarso radicamento sul territorio , competenze ridotte al lumicino (non tutti), privilegi e costi ingiustificati, degrado morale. Se poi a ciò si aggiungono i temi specifici dei vitalizi, gli emolumenti etc assolutamente questioni reali è evidente che il Parlamentare diventa non più un ruolo fondamentale e decisivo in una democrazia rappresentativa ma di fatto un costo da abbattere se non un parassita da eliminare.
Ritengo che questo, proprio per l’esperienza fatta in questi tre anni, sia una deriva da contrastare pena una pericolosa regressione della democrazia del Paese che già poderosi colpi ha subito da Berlusconi e dal berlusconismo. Per fare questo è necessario ripartire. Soprattutto  un partito come il Pd se vuole avere credibilità deve mettere in campo azioni concrete per ridare fiducia alla politica.  Da qui le numerose proposte che abbiamo fatto: da una nuova legge sui partiti alla parificazione del trattamento economico a quello dei parlamentari europei, alla loro riduzione, all’abolizione dei vitalizi ,alla revisione dell’assetto istituzionale dello Stato eliminando il bicameralismo e riorganizzando le Province.  Importante diventa anche il percorso per scegliersi i propri rappresentanti e le caratteristiche che questi devono avere soprattutto sul versante del comportamento e dell’etica pubblica indipendentemente se questi siano o meno soggetti a percorsi giudiziari. Tra queste proposte vi è anche l’applicazione dello strumento delle primarie, soprattutto con questa legge elettorale, per scegliere i parlamentari. Uno strumento che  aiuta sicuramente  ad avvicinare l’elettore al eletto, che deve essere  però ben regolamentato per evitare sprechi di risorse finanziarie  e fare in modo che non impedisca la pluralità della rappresentanza (un giusto equilibrio ad esempio di genere e delle rappresentanze sociali)
Non dimentichiamo che le primarie sono state uno strumento fondante per il Partito Democratico e rappresentano un’innovazione democratica importante. Nel caso dell’elezione dei sindaci e presidenti della Regione sono state nella stragrande maggioranza dei casi lo strumento per scegliere il candidato migliore e vincente (Vendola in Puglia, Pisapia a Milano, Demagistris a Napoli, Merola a Bologna), per i parlamentari non esistono esperienze pregresse. 

Con l’attuale legge elettorale penso sia indispensabile farle per riavvicinare una parte di quel elettorato che ha voglia di fare politica e che chiede di esprimersi per decidere chi li rappresenta, ma evitiamo semplificazioni che tendono a trasformare uno strumento in un fine. Cominciamo quindi a pensare fin da ora a quelli percorsi mettere in campo anche a Ferrara e nella nostra Regione perché ciò avvenga nella massima trasparenza e con l’obiettivo di cogliere quella grande domanda di partecipazione che molti chiamano antipolitica ma che io ritengo sia una richiesta di una politica diversa e che un grande partito deve saper cogliere.

26/10/11

In Commissione Ambiente alla Camera

Rendiconto della Commissione Ambiente avente oggetto la Tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse
Alessandro BRATTI (PD), nel ricordare che la settimana scorsa si è svolto un incontro molto importante con il Direttore generale della Direzione Ambiente della Commissione europea, avente ad oggetto proprio il contenuto del documento in esame, stigmatizza l’assenza verificatasi in quell’occasione di tutti i deputati della maggioranza, che testimonia la loro scarsa attenzione e scarsa capacità di porre al centro del dibattito politico gli atti e le scelte programmatiche assunte in sede europea.
Esprime, quindi, condivisione per gli obiettivi e per il percorso di azione in esso indicati e manifesta profonda preoccupazione per il grave ritardo con cui il Governo italiano si trova ad affrontare questioni essenziali per il futuro e la crescita del Paese e per la sua collocazione in sede europea ed internazionale. In particolare,si sofferma sulla riaffermata centralità dell’ambiente inteso non solo e non tanto come insieme di beni e valori da proteggere, ma come fattore costitutivo di un nuovo modello di sviluppo economico incentrato sull’uso efficiente delle risorse, sul riciclo e sul recupero dei rifiuti intesi come primaria risorsa del sistema produttivo, e su una rinnovata competitività delle economie europee fondata sulla qualità delle produzioni, sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica.
Passa quindi ad elencare gli altri punti qualificanti del documento in esame, dalle misure per promuovere gli appalti verdi nella pubblica amministrazione – per i quali si registra in Italia un grave ritardo nell’emanazione dei previsti decreti ministeriali – agli obiettivi fissati in tema di gestione dei rifiuti, che, tuttavia, in Italia rischiano di diventare irraggiungibili a causa delle scelte sbagliate del Governo e della lentezza con cui si procede verso una progressiva diminuzione del conferimento in discarica e dello stesso utilizzo come combustibile nei termovalorizzatori, come forme prevalenti di smaltimento dei rifiuti.
Dopo essersi soffermato, quindi, sulle altre questioni rilevanti, dallo spostamento del peso fiscale dal lavoro all’ambiente, ad idriche, dalla qualità dell’aria al rispetto degli obiettivi di Kyoto, dalle misure per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio a quelle per valorizzare l’impegno del volontariato per ridurre lo spreco delle risorse alimentari, conclude ribadendo le critiche al Governo per la grave insufficienza delle politiche messe in campo in tutti questi settori, le quali rischiano di avere pesanti ripercussioni in termini di competitività del sistema produttivo nazionale e, non ultimo, in termini di credibilità internazionale dell’Italia.


25/10/11

Il PD è l'unico partito che difende il risultato del referendum sull'acqua

Oggi abbiamo incontrato in Commissione Ambiente il Comitato per l'acqua pubblica. Eravamo solo noi del PD più il Presidente leghista Alessandri. Noi abbiamo chiesto le audizioni e noi abbiamo chiesto di calendarizzare la legge di iniziativa popolare sull'acqua, NON LA LEGA, NON IL PDL , NON l'IDV. La gente lo deve sapere. Siamo gli unici che pur avendo posizioni diverse dai referendari stiamo difendendo i diritti degli italiani che si sono espressi con il referendum. Il PD , ragazzi il vituperato PD. Mentre altri fanno giochini e giochetti il PD della Commissione ambiente lavora, si lavora per difendere il risultato del referendum. Abbiamo chiesto di velocizzare l'iter, abbiamo chiesto di confrontarci per licenziare una legge sull'acqua che rispetti le volontà referendarie. Il tempo c'è dipende dalla volontà della maggioranza.

21/10/11

(LZ) Rifiuti. Ecomafie: riascolteremo Pecoraro, e vedremo siti "non credo che in due mesi siano pronti per post Malagrotta"

 (DIRE) Roma, 21 ott. - Una nuova audizione del commissario all'emergenza rifiuti per la provincia di Roma, Giuseppe Pecoraro, tanti approfondimenti, tra cui quelli per capire di chi sia realmente la proprieta' del sito di San Vittorino-Corcolle, chi e in base a quali dati ha deciso di considerare idoneo Quadro Alto per costruirci una discarica (dopo che nel 2009 la Regione Lazio aveva detto no alla proposta di Manlio Cerroni) e forse un sopralluogo su questi due siti scelti per il post Malagrotta.
Alessandro Bratti, capogruppo del Pd in Commissione bicamerale d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti (la 'Ecomafie'), traccia in un'intervista all'agenzia Dire la road map dei lavori dell'organo presieduto da Gaetano Pecorella dopo le audizioni del commissario Pecoraro, del presidente di Colari, Manlio Cerroni, e del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.
"Ci sono diverse questioni che non sono chiare- dice Bratti- compreso il comportamento del prefetto Pecoraro: questa visura catastale che ci hanno dato in data 13 ottobre, quando il 14 Cerroni ha comprato l'area... Di sicuro Pecoraro verra' riconvocato. Gia' e' abbastanza strano che un prefetto dica 'Non so di chi e' la proprieta' dell'area' su cui decide di fare una discarica... Deve chiarire questo 'giochino' per cui ci manda una visura del 13 ottobre, che ci arriva il 18, dove risulta un proprietario (il riferimento e' al sito di Quadro Alto, ndr), quando il 14 ottobre sappiamo con altro documento che e' avvenuto un passaggio proprieta'. Magari e' tutto casuale, ma questo non ci e' piaciuto".
La Commissione dovra' fare chiarezza anche sulla proprieta' del sito di Corcolle. Nel documento ricevuto da Pecoraro c'e' il nome dell'imprenditore Salini, ma Cerroni in audizione ha rivelato che anche in quel caso c'e' stata una cessione e ha parlato di una societa' del Liechtenstein: "Ma qual e' quella societa' del Liechtenstein che compra un'area del genere...
Chiederemo all'Agenzia del territorio di darci elementi su Corcolle".(SEGUE)

19/10/11

(LZ) RIFIUTI. BRATTI: PECORARO CHIARISCA O SI DIMETTA

"CHIEDEREMO ANCHE A ISTITUZIONI LAZIO DELUCIDAZIONI".

(DIRE) Roma, 19 ott. - L'audizione dell'avv. Cerroni oggi in Bicamerale mette in seria difficolta' l'operato del commissario delegato per il superamento dell'emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma, prefetto Pecoraro. Il Prefetto, nell'audizione della scorsa settimana in Bicamerale, ci aveva detto di non conoscere la proprieta' del sito di Quadro Alto a Riano in provincia di Roma dove lui stesso ha scelto la destinazione di una nuova discarica. E' quanto si legge in una nota di Alessandro Bratti, capogruppo Pd alla commissione Bicamerale d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti.
"A parte che quel sito tre anni fa era stato opzionato dal 'consorzio Colari' di proprieta' dello stesso Cerroni e aveva subito nel 2009 un diniego da parte della Regione per ospitare una discarica, e che oggi lo stesso sito e' stato indicato dal prefetto ed e' diventato di proprieta' del Colari- dice Bratti- E' quantomeno strano che oggi in commissione il prefetto Pecoraro ci abbia fatto pervenire un documento, tra l'altro datato 13 ottobre, dove viene indicato che la proprieta' del sito di Riano risulterebbe la Soc. Agricola "Procoio Vecchio srl". Da un documento dell'Agenzia del Territorio risulta che, alla data del 14 ottobre, tale sito e' di proprieta' appunto dell'avv. Cerroni".
"Non ci convince il comportamento del commissario che riteniamo non abbia agito in maniera trasparente - ha affermato Bratti - ed e' per le motivazioni descritte che crediamo debba fare un chiarimento sull'intera vicenda o, in alternativa, dimettersi. Non e' credibile che un Commissario che ha il potere di scegliere un sito per realizzare una discarica in un momento cosi' critico per la gestione integrata dei rifiuti nel Lazio e che ne ha annunciato pubblicamente la localizzazione non ne conosca la proprieta'".
"Chiederemo anche alle istituzioni laziali- conclude Bratti-delucidazioni su questo comportamento che speriamo non nasconda situazioni che necessitano di essere approfondite dalle autorita' competenti".

18/10/11

Rifiuti: Ecomafie, Commissariamento Calabria costato 1 MLD

 IN TRE ANNI COSTI GESTIONE STRUTTURA PARI A OLTRE 13 MILIONI (ANSA) - CROTONE, 18 OTT - 'Dal 1998 al 2006 i costi hanno raggiunto i 700 milioni di euro per il commissariamento del settore rifiuti in Calabria. E ad oggi, secondo i carabinieri della Tutela ambientale, questa cifra e' arrivata ad oltre 1 miliardo di euro'. Lo ha sostenuto Alessandro Bratti, del Pd, componente la Commissione bicamerale d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti che oggi ha presentato la propria relazione a Crotone.
Nella relazione si evidenzia che tra il gennaio 2006 e l'agosto 2009, i costi della struttura del Commissario per l'emergenza ambientale sono stati pari a 13.838.659,64 euro. La cifra, ricavata dalla Corte dei conti, viene citata dalla Commissione per sottolineare, 'in negativo', i costi della gestione 'in un contesto di acclarata inefficienza e di disservizio pubblico'. Tra le voci di bilancio relative alle annualita' dal 2006 al 2009, scrive la Commissione, 'meritano di essere sottolineati i compensi al personale amministrativo che, nel 2007, hanno raggiunto la rilevante somma di 3,44 milioni di euro, a fronte di una media negli altri anni di circa euro 1,5 milioni; i compensi per collaborazioni, non meglio specificate, che, nel 2007, hanno raggiunto il picco di 979 mila euro e, nel 2008, sono stati di ben 717 mila euro. In via generale, si tratta di costi molto elevati, che non trovano alcun riscontro nel servizio reso. In particolare la voce compensi per collaborazioni appare del tutto ingiustificata'.
Rilevanti sono, poi, le spese per la gestione di discariche, impianti e stazioni 'che nel decennio sono state complessivamente pari a euro 249.144.297,53, con un crescendo costante'. (ANSA).
                    

Convegno a Crotone sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti

La Commissione bicamerale d’inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti presieduta dall’on Gaetano Pecorella è a Crotone per la presentazione della relazione sulle criticità nel settore dei rifiuti e delle bonifiche in Calabria che è stata approvata dalla Camera dei Deputati nella seduta del 23 giugno scorso.

Il convegno, che si terrà presso la scuola I.T.C.S. “A. Lucifero” (via G. Carducci – dalle ore 9,30 alle 13,30) vedrà la partecipazione del Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, del Sindaco di Crotone, Peppino Vallone e del Prefetto di Crotone, Vincenzo Panico.
Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista RAI, Pietro Melia, prenderanno parte, oltre ai componenti della Commissione d’inchiesta Gaetano Pecorella, Dorina Bianchi, Alessandro Bratti, Daniela Mazzuconi, Gennaro Coronella e Giampiero De Toni, anche Stanislao Zurlo - Presidente della Provincia di Crotone, Raffaele Mazzotta - Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone e Nuccio Barillà della Direzione nazionale di Legambiente.


11/10/11

Il Prefetto Pecoraro in Commissione Bicamerale ecomafie

(LZ) RIFIUTI. BRATTI: PERPLESSI DOPO AUDIZIONE PECORARO
"NON CONOSCE PROPRIETARI DEI DUE SITI PROVVISIORI...".

(DIRE) Roma, 11 ott. - "Ormai lo stato di emergenza e' una realta' anche nel Lazio. Prima Marazzo e poi Renata Polverini hanno presentato piani ambiziosi per raggiungere percentuali di raccolta differenziata attorno al 50%, ma oggi il prefetto Pecoraro ha raccontato solo di discariche e di impianti Tmb (trattamento meccanico biologico) che non funzionano.Addirittura, il Prefetto sostiene di non conoscere i proprietari dei due siti individuati per costruire le due discariche cosiddette provvisorie". Cosi' in una nota Alessandro Bratti, capogruppo Pd nella commissione Ecomafie di Montecitorio.
"Poi non e' chiaro se le cave di tufo siano ancora coltivate e quale tipo di valutazione ambientale verra' fatta. La cosa che sconcerta e' che la Regione, attraverso la nomina di un commissario all'emergenza, rinuncia a svolgere il suo ruolo di individuazione degli impianti. E' curioso, infatti, che la Regione abbia fatto l'indagine preliminare per individuare i sette siti per costruire discariche ma che la scelta vera sia stata demandata ad un Prefetto- conclude Bratti- Inquietante poi il giudizio su Malagrotta, gia' oggetto di un percorso verso la infrazione comunitaria che sottende ad una situazione di inquinamento diffuso molto forte su cui non e' chiaro come il Governo regionale intende intervenire. Insomma, l'audizione del Prefetto Pecoraro oggi in Bicamerale ecomafie ha destato molte perplessita'".

Importante convegno in Calabria

06/10/11

Rifiuti. BRATTI: 'Superministro' Bernini tolga veto Lega Nord

VISTO CHE ANNUNCIA RIUNIONE PER RISOLVERE EMERGENZA CAMPANIA".
(DIRE) Roma, 6 ott. - "Dopo Berlusconi, Bertolaso, Prestigiacomo ora arriva il 'superministro' Bernini che annuncia la convocazione di una riunione per risolvere i problemi dell'emergenza rifiuti in Campania: non c'e' limite alla superficialita' e all'inutile propaganda". Lo dichiara in una nota Alessandro Bratti, capogruppo Pd nella commissione parlamentare sulle Ecomafie, dopo le affermazioni del ministro per le Politiche comunitarie e l'annuncio di un tavolo tecnico per il 13 ottobre.
"Basta analizzare le motivazioni portate dalla Commissione europea- spiega Bratti- per rendersi conto che la situazione e' gravissima e che e' necessario un intervento serio del governo, purtroppo latitante da tre anni. Come pensare che ora all'improvviso possa realizzarsi il miracolo? In che modo, con quali strumenti? Per esempio, sul tema cruciale delle cosiddette eco-balle, circa sette milioni di tonnellate, non esiste l'ombra di un'azione da parte della Regione e del governo per risolvere concretamente il problema. Le date poi per la realizzazione degli impianti sono mobili e indefinite".
E ancora: "Ma visto che il ministro Bernini ha giustamente detto che il problema rifiuti e' di tutto il Paese, noi la sfidiamo ad avviare subito un percorso virtuoso rimuovendo il veto politico della Lega Nord che impedisce l'uso degli impianti pubblici del Nord Italia per i rifiuti della Campania: si tratta di strutture che oggi non sono utilizzate al massimo della loro capienza mentre i rifiuti campani sono trasportati all'estero, in Olanda e in altri Paesi del Nord Europa, con spese folli e inutili. Su questo il ministro Bernini potrebbe dare risposte concrete e immediate".

L'Italia guardi Berlusconi

Mentre l'Italia affonda Berlusconi racconta barzellette in Aula. E noi Deputati in attesa di iniziare a dare un senso alla nostra attività già abbondantemente da Lui sputtanata. Una roba da matti !! E tutti i suoi lacchè attorno ....

05/10/11

Il Grande fiume e il piccolo governo

Una risoluzione firmata dai deputati PD Bratti e Motta e altri parlamentari emiliani impegna il governo a finanziare il progetto Valle del Po, per garantire la tutela e la valorizzazione del territorio del bacino
Una risoluzione che impegna il governo ad “avviare politiche di programmazione strategica” per la Valle del Po, nonché a “ripristinare il fondo di 180 milioni di euro necessario per il finanziamento”. Questi i contenuti della risoluzione presentata in Parlamento dagli onorevoli Alessandro Bratti e Carmen Motta tesa ad incentivare una gestione coordinata delle politiche che riguardano il bacino del principale fiume italiano.
 “Le problematiche che affliggono l’area del Po – si legge nel testo – sono state lungamente trascurate nel corso del tempo e si sono rese quantomai visibili negli ultimi anni”. Per questo i parlamentari del PD chiedono “azioni composite, urgenti e condivise”.
 Il bacino del Po interessa milioni di cittadini italiani, oltre 3mila comuni e sette regioni, tra cui l’Emilia-Romagna e rappresenta, anche per questo, una realtà eccezionalmente varia. Ecco perché, ribadiscono Bratti e Motta, le politiche che governano quest’area devono essere “integrate e in sinergia con tutti gli attori sociali, economici ed istituzionali che operano sul territorio”.

Politiche che mirino alla sicurezza dei territori rivieraschi, alla tutela delle risorse idriche e ambientali, allo sviluppo del trasporto fluviale, alla valorizzazione del turismo, superando le logiche di intervento settoriale e creando in tal modo i presupposti per dare un serio impulso alla ripresa economica e sociale dei territori della valle del Po.

Di questo avrebbe bisogno il Grande fiume e non delle solite promesse di un piccolo governo.

04/10/11

RIFIUTI. SISTRI, BRATTI: RIMOZIONE SEGRETO FUORI TEMPO UTILE

(DIRE) Roma, 4 ott. - "Fa piacere che sia stato rimosso il segreto amministrativo, ma questa notizia arriva fuori tempo utile dato che esiste un'indagine della magistratura volta a verificare la correttezza delle procedure di assegnazione del sofisticato sistema informatico". Lo dichiara in una nota Alessandro Bratti, capogruppo Pd della commissione bicamerale sui Rifiuti, dopo la visita questa mattina al centro operativo del Sistri. "Abbiamo potuto verificare- prosegue Bratti- l'eventuale efficacia del sistema, ma quello che desta molte perplessita' e' la mancanza di un confronto con le categorie produttive, fondamentale per attivare un sistema cosi' complesso. Chiederemo al piu' presto un impegno certo del ministero per attivare un incontro costruttivo con tutto il sistema imprenditoriale per evitare che il Sistri si trasformi in uno spreco di risorse pubbliche: stiamo parlando infatti di un affare di circa 70 milioni l'anno per cinque anni che il sistema delle imprese italiano dovra' sostenere".
Bratti conclude dicendo che "e' necessario quindi che il Sistri diventi, oltre che uno strumento conoscitivo per contrastare i traffici illeciti, un vero e proprio strumento a supporto delle imprese".






01/10/11

LAKS - Local Accountability for Kyoto goalS

Le città per il clima - le Politiche Locali per la riduzione della CO2

Reggio Emilia 
14 ottobre 2011

L’obiettivo del progetto LAKS è fornire alle altre città italiane ed europee strumenti per monitorare le emissioni climalteranti (in particolare l’anidride carbonica), valutarne l’impatto sull’ambiente e, di conseguenza, adottare le azioni correttive rendicontandone i risultati.(Comune di RE)

Internazionale a Ferrara


La quinta edizione della manifestazione che incontra giornalisti da tutto il mondo