05/10/11

Il Grande fiume e il piccolo governo

Una risoluzione firmata dai deputati PD Bratti e Motta e altri parlamentari emiliani impegna il governo a finanziare il progetto Valle del Po, per garantire la tutela e la valorizzazione del territorio del bacino
Una risoluzione che impegna il governo ad “avviare politiche di programmazione strategica” per la Valle del Po, nonché a “ripristinare il fondo di 180 milioni di euro necessario per il finanziamento”. Questi i contenuti della risoluzione presentata in Parlamento dagli onorevoli Alessandro Bratti e Carmen Motta tesa ad incentivare una gestione coordinata delle politiche che riguardano il bacino del principale fiume italiano.
 “Le problematiche che affliggono l’area del Po – si legge nel testo – sono state lungamente trascurate nel corso del tempo e si sono rese quantomai visibili negli ultimi anni”. Per questo i parlamentari del PD chiedono “azioni composite, urgenti e condivise”.
 Il bacino del Po interessa milioni di cittadini italiani, oltre 3mila comuni e sette regioni, tra cui l’Emilia-Romagna e rappresenta, anche per questo, una realtà eccezionalmente varia. Ecco perché, ribadiscono Bratti e Motta, le politiche che governano quest’area devono essere “integrate e in sinergia con tutti gli attori sociali, economici ed istituzionali che operano sul territorio”.

Politiche che mirino alla sicurezza dei territori rivieraschi, alla tutela delle risorse idriche e ambientali, allo sviluppo del trasporto fluviale, alla valorizzazione del turismo, superando le logiche di intervento settoriale e creando in tal modo i presupposti per dare un serio impulso alla ripresa economica e sociale dei territori della valle del Po.

Di questo avrebbe bisogno il Grande fiume e non delle solite promesse di un piccolo governo.

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