09/11/09

Al via il nuovo registro europeo su emissioni impianti industriali in Europa

La Commissione europea e l’Agenzia europea dell’ambiente hanno inaugurato oggi un nuovo registro integrato delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-Prtr). Il registro contiene informazioni sulle emissioni di sostanze inquinanti nell’aria, nell’acqua e nel suolo rilasciate da complessi industriali in tutta Europa.
Al suo interno sono contenuti i dati annuali relativi a 91 sostanze e ad oltre 24mila complessi operanti in 65 attività economiche, nonché altre informazioni, come la quantità e il tipo di rifiuti trasferiti negli impianti preposti al loro trattamento, sia all’interno sia al di fuori di ciascun paese. Il diritto di accedere alle informazioni sull’ambiente, la partecipazione ai processi decisionali, nonché l’accesso alla giustizia in materia ambientale da parte del pubblico è riconosciuto dalla cosiddetta “convenzione di Århus”.
“La trasparenza è uno strumento di vitale importanza per migliorare l’ambiente. – ha sottolineato il commissario per l’Ambiente Stavros Dimas - L’istituzione di questo registro permetterà ai cittadini di accedere direttamente alle informazioni sulle emissioni rilasciate dai complessi industriali in tutta Europa e li aiuterà a partecipare in prima persona alle decisioni che si ripercuotono sull’ambiente. È segno della reale volontà delle autorità pubbliche e del settore di divulgare le informazioni ai cittadini e assumere una maggiore apertura”.
Le informazioni del registro, che riguardano le sostanze inquinanti rilasciate nell’aria, nell’acqua e nel suolo dai singoli impianti nel 2007, coprono il 30 per cento delle emissioni totali di ossidi di azoto (NOx), la maggior parte delle emissioni provenienti da tutte le fonti tranne i mezzi di trasporto, e il 76 per cento delle emissioni totali di ossidi di zolfo (SOx) rilasciate nell’aria nei 27 paesi dell’Ue e in Islanda, Liechtenstein e Norvegia.


Il registro informa inoltre sulla quantità di acque reflue e rifiuti trasferiti, compresi i trasferimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi, e fornisce i primi dati sulle sostanze inquinanti rilasciate nell’acqua da fonti diffuse, come le perdite di azoto e fosforo in agricoltura.
Il sito web ha un potente motore di ricerca che consente ai visitatori di impostarlo in base ad uno o più criteri e di avvalersi di una carta geografica. È possibile, ad esempio, ricercare la quantità di rifiuti pericolosi e non pericolosi trasferiti in un dato paese (ricerca in base ai rifiuti), oppure le emissioni rilasciate da un determinato sito industriale, interrogando il registro in base al nome o alla località (ricerca per impianto).
A partire dal 2010 i dati contenuti nel registro saranno aggiornati ogni anno in aprile. Il precedente registro europeo sulle sostanze inquinanti (Eper) riguardava 50 sostanze rilasciate nell’aria e nell’acqua da 12mila complessi industriali operanti in 56 attività economiche in 26 paesi (Ue-25 e Norvegia)
Da Zeroemission.Tv

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