06/11/14

Dissesti idrogeologici. Il torrente Ravone è sorvegliato speciale



Bologna non è al riparo dai rischi del dissesto idrogeologici.

 Non più almeno. Lo sostengono con forza tecnici ed esperti dell' Arpa, lanciando un allarme raccolto ieri dalla commissione Territorio di Palazzo d' Accursio. La città, spiega Federico Grazzini dell' Arpa, è «adagiata alla base di colline e dalle colline scendono numerosi piccoli rii che poi attraversano il territorio urbano». L' Arpa si è concentrata in particolare sul torrente Ravone, scelto come «caso di studio» per un' indagine completata un anno fa, e lo studio dice che i torrenti che convergono su Bologna, «anche se per la maggior parte dell' anno presentano uno scarso deflusso, sono portatori di un potenziale rischio idraulico che non deve essere sottovalutato». Le criticità derivano dal fatto che la sezione artificiale del torrente, spiega Grazzini, «non è in grado di sostenere la quantità d' acqua derivante da una pioggia considerata eccezionale». La simulazione ha preso in considerazione la caduta di 70 millimetri di pioggia in due ore. Eventualità eccezionale, ma non certo da escludere. Il modello vede l' acqua in eccesso propagarsi «al di fuori dell' alveo, allagando il fondovalle a valle della tombatura (l' inserimento del torrente in un cunicolo sotterraneo, ndr) lungo via di Ravone dove, in prossimità dell' incrocio con via del Genio, sorge un centro abitato», si legge nello studio. La parziale occlusione della tombatura, a seguito delle intense precipitazioni del 2013, rende il quadro
ancora più complicato. E questo spiega perché l' Arpa abbia intensificato il monitoraggio dell' area, installando un misuratore di livello all' imbocco della tombatura e un pluviometro a monte, in località Paderno.
Corriere di Bologna




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