La
discarica resta il sistema di smaltimento prevalente: media Europa al
34%, ma in alcuni Paesi pesa per l'80%
Lo smaltimento in discarica resta ancora, in molti Stati, il sistema
prevalente, con un valore medio europeo del 34,25% e picchi superiori
all'80%. C'è tuttavia un gruppo di Paesi che è riuscito ad eliminare
quasi totalmente il ricorso alla discarica, con un'incidenza sul mix
inferiore al 5%. Questo gruppo si contraddistingue però per un maggior
ricorso all'incenerimento (con e senza recupero energetico), che pesa
tra il 35% della Germania e il 52% di Svezia e Danimarca. E' quanto
emerge da uno studio del Conai che restituisce l'immagine di un'Europa a
diverse velocità in cui l'Italia tra criticita' ed eccellenze presenta
una forte disomogeneità dei risultati a livello territoriale.
La discarica resta
il sistema di smaltimento prevalente: media Europa al 34%, ma in alcuni
Paesi pesa per l'80% Cogliere gli obiettivi UE di gestione dei rifiuti
potra' portare consistenti ricadute in termini economici e di
occupazione. Secondo il Conai tra volume di affari e indotto, il
raggiungimento dei target potra' generare un giro di affari aggiuntivo
fino a a 136 miliardi al 2020. Ma anche in uno scenario prudente, dove
gli obiettivi sono stati calibrati tenendo in considerazione le
situazioni di partenza dei diversi Paesi, il surplus sarebbe pari a 78
miliardi di euro dal 2013 al 2020. Questo valore include investimenti in
impianti di trattamento, riciclo intermedio e smaltimento per 21
miliardi e 57 miliardi derivanti dalle diverse attività lungo la
filiera. Il valore aggiunto generato è nel complesso di 24 miliardi di
euro, di cui 7 per gli investimenti. L'occupazione addizionale ottenuta
grazie al raggiungimento degli obiettivi al 2020 e' valutata in 432.000
unità , di cui 307.000 circa stabilmente occupati nelle attività di
gestione dei rifiuti e 125.000 per la costruzione di impianti.
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