I giudici, dicono Greenpeace, Legambiente e Wwf in una nota, hanno "riconosciuto ciò che denunciamo da anni, ossia che la centrale di Porto Tolle ha continuato a funzionare in mancanza delle autorizzazioni ambientali, causando gravi danni alla salute della popolazione residente e all`ambiente. Ora il nesso tra le emissioni di quella centrale e l'aumento di patologie nella
popolazione locale appare provato, come pure l'impatto sul fragile ecosistema del Delta del Po che ospita l'impianto; ed Enel sarà chiamata a rifondere danni per 3,6 miliardi di euro".