28/02/14

Stoccati nel Ferrarese i container dei rifiuti speciali


La Guardia di Finanza ha smantellato un'organizzazione, con base nel Modenese e ramificazioni in altre zone d'Italia, dedita a un vasto traffico illecito di rifiuti speciali e pericolosi dall'Italia verso l'Africa. Quattro persone sono agli arresti domiciliari, 41 le denunce, sequestrati quattro siti di stoccaggio in Emilia Romagna e i veicoli usati per l'attività illecita.

Per superare i controlli doganali erano state costituite due Onlus per garantire una copertura formale ai traffici. L’indagine delle Fiamme Gialle è arrivata anche nel territorio Ferrarese dove era stata individuata un’area di stoccaggio temporanea per container vuoti. I contenitori venivano nascosti in attesa che i committenti li riempissero di rifiuti, e poi i trasportatori venivano a ritirarli.
Non risultano però, a oggi, indagati ferraresi.I Finanzieri hanno scoperto che trasportatori, spedizionieri doganali, facchini, gruisti e altre figure professionali, avvalendosi delle proprie strutture aziendali, spedivano verso l'Africa tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi, stipati all'interno di container. L'operazione 'Clean up', avviata a giugno 2012 e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, ha permesso di individuare i 4 siti di stoccaggio, principalmente nel modenese, nei quali venivano sversati materiali tecnologici obsoleti (monitor, pc, stampanti), oltre a migliaia di elettrodomestici, autovetture demolite e radiate dal Pra, batterie per veicoli esauste, estintori, pneumatici per auto, che poi venivano caricati sui container imbarcati al porto di Genova con destinazione Africa (prevalentemente Ghana e Nigeria).Le accuse per le persone coinvolte, a vario titolo, sono associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti speciali e gestione di discariche abusive di rifiuti speciali e pericolosi.
La Nuova

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