"Nessun condono per chi inquina": lo assicura il
ministero dell'Ambiente, dopo le polemiche suscitate dall`articolo 4 del
d.l.
Destinazione Italia in materia di
semplificazione delle procedure sulle bonifiche. Comunque, "per fugare
ogni incertezza", e "dissipare ogni ombra" sulla norma in questione, gli
uffici tecnici del ministero sono a lavoro; lavoro che potrebbe anche
portare a modifiche del chiarificatrici del testo di legge. E' una nota
del ministero dell'Ambiente che "dopo le polemiche suscitate
dall`articolo 4 del d.l. Destinazione Italia in materia di
semplificazione delle procedure sulle bonifiche", interviene,
sottolineando che "va chiarito senza equivoci di alcun tipo che non è
sicuramente intento del ministero dell`Ambiente e dell`intero Governo
avallare o introdurre norme che prevedano condoni tombali per gli
inquinatori, violazioni della normativa europea chiarissime sul
principio del chi inquina paga o, addirittura, l`introduzione di
disposizioni per finanziare gli autori di storici inquinamenti sul
territorio nazionale in sostituzione degli interventi di riparazione del
danno ambientale".
Invece "l`intento della articolata disciplina introdotta con il decreto Destinazione Italia sulle bonifiche nasce dall'idea di "sbloccare" situazioni decennali in cui le bonifiche non si sono fatte in territori dove il binomio inquinamento-crisi aziendale ha prostrato intere comunità, con pregiudizio diffuso per l`ambiente, la salute dei cittadini ma anche l`economia, l`occupazione, il benessere delle persone". Quindi spiega il ministero "attraverso uno strumento già sperimentato come l`accordo di programma, si è inteso coniugare la necessità di bonificare queste aree contaminate con l`esigenza di rilanciarne le vocazioni industriali da tempo pregiudicate dalla condizione di inquinamento". "Tuttavia conclude l anota del ministero guidato da Andrea Orlando per fugare ogni incertezza in merito ed elaborare risposte che, ove ritenuto indispensabile, potranno eventualmente tradursi anche in maggiori chiarimenti del testo di legge, gli uffici tecnici del ministero stanno lavorando per dissipare qualunque ombra sulla norma in oggetto".
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