11/01/14

È uscito “Vento”, il docu-film sulla Pianura padana in bicicletta

Dall' 8 gennaio è disponibile in streaming e dvd il documentario “Vento. L’Italia in bicicletta lungo il fiume Po”, di Paolo Casalis, Pino Pace e Stefano Scarafia. 630 km per dimostrare la fattibilità di quella che potrebbe essere la via ciclabile più lunga d’Italia

Dopo il trailer che ne anticipava i contenuti, “Vento. L’Italia in bicicletta lungo il fiume Po” è ufficialmente uscito. Il documentario di Paolo Casalis, Pino Pace e Stefano Scarafia che racconta il viaggio in bicicletta da Torino a Venezia, lungo quella che potrebbe essere la ciclabile più lunga d’Italia, dall'8 gennaio è acquistabile in streaming e dvd. “E’ il diario di un viaggio lungo otto giorni - dicono i registi - quelli necessari a cinque progettisti per attraversare l’Italia in bicicletta seguendo il corso del fiume Po, da Torino a Venezia (Ven-To). 630 km per dimostrare la fattibilità di quella che potrebbe essere non solo la via ciclabile più lunga d’Italia ma addirittura una delle più lunghe d’Europa. Un progetto che, secondo i promotori, significherebbe migliaia di nuovi posti di lavoro, green economy, sviluppo sostenibile, al costo di soli 2 km di autostrada.

Il documentario di Casalis, Pace e Scarafia è un viaggio dalle Alpi all’Adriatico attraverso quattro regioni e lungo tutta la Pianura Padana, che diventa l’occasione anche per raccontare un pezzo d’Italia da una prospettiva inedita. "Un road movie su due ruote tra città d’arte, paesaggi e persone profondamente cambiati in questi ultimi 50 anni”.
Per vedee il trailer del documenatrio clicca qui.

(Ecodallecittà)

1 commento:

Renato Locatelli/https://www.facebook.com/pages/Lamone-Bike-Road/206666289503012 ha detto...

Già 30 anni fa percorrevo in bici gli argini del Po da Bondeno a Copparo e leggo con entusiasmo che ora i km pedalabili diventino 630. E quante diramazioni su ciclabili fluviali si incontrano lungo questo asse principale. Arriviamo in ritardo rispetto ad altri paesi che hanno scoperto da tempo il ritorno economico che i ciclisti portano ai territori attraversati, ma che sia la volta buona.