11/11/13

Isola del Giglio, sì di Orlando all’area marina protetta ANSA

Il ministro Orlando dice sì all’istituzione dell’area marina protetta all’isola del Giglio. E si dichiara “favorevole al completamento della protezione della parte marina dell’Arcipelago Toscano, oggi limitata alle sole Isole di Giannutri, Capraia, Pianosa, Montecristo e Gorgona”.

Un progetto che però sembra essere bloccato anche dagli stessi gigliesi che, almeno in parte, respingono la proposta. Non è un caso, continua il ministro dell’Ambiente, che “restino da definire le aree marine protette attorno all’Elba e al Giglio, ovverosia le isole abitate o comunque più fruite dai locali”. Ad ogni modo, l’Ente Parco guidato dal Presidente Sammuri, a quanto pare, ha già avviato le opportune iniziative con il pieno coinvolgimento attivo delle comunità e delle istituzioni locali ed Orlando si dice ottimista al riguardo. Quindi, molto probabilmente e con tutto l’impegno del ministro, si cercherà di portare avanti la questione aperta da tre decenni.

La precedente amministrazione comunale, inoltre, aveva già delineato tre obiettivi principali per l’istituzione dell’area marina protetta. “Il primo spiega l’ex assessore all’Ambiente del Giglio, Stefano Feri era l’eliminazione della pesca a strascico e industriale, il secondo l’organizzazione e la difesa dei punti di diving e il terzo quello di organizzare gli ancoraggi, evitando di far attraccare centinaia di grosse imbarcazioni ovunque, indirizzandole in zone dove, per esempio, non è presente la prateria di Posidonia”. Una questione più politica che ambientale dato che ci sono in gioco forze politiche di vario livello e soprattutto di orientamenti diversi. Senza contare lo scarso interesse degli abitanti dell’isola. Nonostante i continui botta e risposta tra cittadini, Legambiente e amministrazione che ormai durano da anni, il ministro dell’Ambiente rimane ottimista. Ha, inoltre, piena fiducia nel sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, che “ha condiviso passaggi delicati con grande senso di responsabilità”. “Sono sicuro  sostiene Orlandoche saprà trovare il giusto equilibrio tra la volontà della comunità che rappresenta e le esigenze di maggior tutela di quei fondali di straordinario valore”.

Ma questo è un braccio di ferro che va avanti dal 1982, anno in cui è stata varata la legge sulla difesa del mare (n° 979/82), aggiornata poi nel 1991 con la legge quadro per le aree protette (n° 394/91). Provvedimento che, a parere del primo cittadino, “è ben fatto in linea di principio ma obsoleto e non applicabile del tutto nella pratica”. E aggiunge, “io non dico che i parchi non si debbano fare ma che siano in equilibrio con la presenza dell’uomo sull’isola e quindi con l’economia”. Ortelli continua a difendere il suo disappunto nei confronti della legge 394, sostenendo che “fare il bagno in una certa zona dell’isola non reca alcun danno, a patto che non si vada a cacciare con il fucile”. 

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