09/11/13

Ambiente: Cia, giovani agricoltori sempre piu' green con 'smart farm'

Anche l'agricoltura si dà da fare per ridurre sempre di più il suo impatto ambientale. E lo fa costruendo il suo modello di "smart farm": una fattoria "intelligente", innovativa e dinamica, che si fonda sulla razionalizzazione dei consumi energetici, sul riciclo degli scarti agricoli e sulle coltivazioni ecosostenibili. E i protagonisti di questa rivoluzione ''verde'' del settore sono i giovani, gli imprenditori"under 40"delle campagne italiane. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in occasione di ''Ecomondo'', la fiera dedicata alla green economy in programma fino al 9 novembre a Rimini. Le "smart farm" non sono solo un'idea. Queste aziende "green" sottolinea la Cia  stanno diventando una realta. E hanno un identikit ben preciso: se da un lato rimangono agricole nel senso più tradizionale del termine, perchè orientate al "food", dall'altra si trasformano completamente in chiave multifunzionale. Pannelli solari e mini impianti eolici sui tetti dei capannoni garantiscono l'autosufficienza energetica di fabbricati e strutture aziendali; i mezzi meccanici sono alimentati a biocarburanti; le biomasse agricole, come i residui della potatura di vigne e alberi da frutto, o degli scarti dei cereali, sono tutte valorizzate energeticamente. E ancora continua la Cia l'impiego di tecniche colturali a basso impatto ambientale (produzione integrata e biologico per esempio) diminuisce se non cancella l'uso di concimi e fitofarmaci, limitando i costi e l'impoverimento del suolo; mentre l'esigenza di risparmio idrico e' affrontata con la sostituzione dell'impianto"a pioggia" con quello "a goccia". Quella delle agroenergie ribadisce la Cia è una strada intrapresa da un numero sempre maggiore di imprese agricole, soprattutto giovani. Sono gli imprenditori "young", infatti, a dimostrarsi i piu' attenti a cogliere le opportunità della green economy. I servizi per l'ambiente e la produzione di energia rinnovabile sono una prerogativa aziendale per il 7,2% degli '''under 40' contro il 4% dei colleghi piu' anziani. Il settore primario - conclude la Cia  è giàdi per sè l'unico comparto produttivo a vantare un bilancio ambientale positivo, in quanto la quota del 5,4% con cui l'agricoltura incide positivamente sulle emissioni di gas serra èbilanciata dall'assorbimento del 5,8% degli stessi gas attivato dal comparto forestale.

(ASCA)

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