09/11/13

Inceneritori e acqua, i nodi del ddl ambiente

 Un divieto per le nuove "istanze di autorizzazione" per gli "impianti di incenerimento" di rifiuti e poi soluzioni per "il contenimento della morosità" delle bollette dell'acqua, "garantendo" comunque "un livello minimo di fornitura" anche per l'utente che non ha pagato e ancora accesso a condizioni agevolate per gli utenti domestici a basso reddito per la "quantità di acqua necessaria" al "soddisfacimento dei bisogni fondamentali".

 
Inceneritori e acqua sono i due nodi che hanno impedito il via libera del ddl green economy collegato alla legge di Stabilità.

A prevedere una"moratoria" per i termovalorizzatori è l'art. 20 del ddl Ambiente. Il divieto serve per compiere un'analisi dei termovalorizzatori esistenti a livello nazionale e della produzione di rifiuti; e avere cos ì un quadro dell'effettivo fabbisogno di nuovi impianti da realizzare. La violazione secondo il testo del provvedimento è sanzionata con la nullità delle autorizzazioni eventualmente rilasciate. La norma in questione non si applica nel caso di "impianti già previsti ed individuati nella pianificazione regionale, provinciale e di ambito approvata", o abbiano vinto "gare ad evidenza pubblica". Inoltre non si applica per le regioni su cui pendono "procedure di infrazione comunitaria".
La verifica della necessità di nuovi impianti deve esser realizzata entro un anno, con il ricorso a un decreto dei ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico da emanarsi entro sei mesi dall'entrata in vigore del ddl.

Nel ddl (art.27) viene dato il compito all'Autorità per l'energia elettrica e il gas di trovare soluzioni per "il contenimento della morosità" delle bollette dell'acqua, "garantendo" comunque "un livello minimo di fornitura" anche per l'utente che non ha pagato. Per quanto riguarda il capitolo dedicato all'acqua, il provvedimento indica che l'Autorità per l'energia elettrica e il gas debba definire "procedure per la gestione del fenomeno della morosità e per la sospensione della fornitura, assicurando la copertura tariffaria dei relativi costi". Inoltre è prevista (art. 26) da parte dell'Authority per l'energia l'istituzione di una "tariffa sociale del servizio idrico integrato"; l'Authority, "al fine di garantire l'accesso universale all'acqua, assicura agli utenti domestici a basso reddito, l'accesso a condizioni agevolate" per la "quantità di acqua necessaria" al "soddisfacimento dei bisogni fondamentali".

(ANSA)

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