20/10/13

Ilva: Taranto, parte domani cantiere bonifica area esterna


Si avvia domani mattina, nel comune di Statte, a pochissimi chilometri di distanza da Taranto, il primo cantiere della bonifica dall'inquinamento dell'area esterna all'Ilva. Alle 11, nell'aula magna della scuola media Leonardo Da Vinci, ci sara' una cerimonia con la presenza di esponenti del Governo e della Regione Puglia. "Abbiamo l'intervento spiega il sindaco di Statte, Angelo Miccoliper la caratterizzazione della falda profonda dell'area a sud di Statte". Statte e Taranto sono infatti le due aree dove saranno effettuati gli interventi di disinquinamento. Nello specifico, gli interventi per Taranto riguarderanno il quartiere Tamburi, vicinissimo allo stabilimento dell'Ilva, e il Mar Piccolo.

Ammonta a 37 milioni il costo dell'intervento per la bonifica dall'inquinamento dell'area Pip (Piano insediamento produttivo) a sud del Comune di Statte, alle porte di Taranto. Il relativo protocollo di intesa è stato sottoscritto a luglio scorso al ministero dell'Ambiente e tutto l'iter progettuale e burocratico è stato poi approvato dalla cabina di regia presieduta dal commissario alla bonifica, Alfredo Pini, e di cui fanno parte enti locali, ministero, Arpa Puglia e Ispra. Il cantiere che si apre domani riguarda la caratterizzazione della falda profonda per una spesa di circa 400mila euro. "La caratterizzazione spiega il sindaco Miccoli è l'intervento preliminare che ci permetterà di valutare il livello dell'inquinamento della falda profonda e la natura degli inquinanti che l'hanno colpita in modo da poter poi approntare il successivo intervento". Ma Statte, la cui area confina con lo stabilimento siderurgico dell'Ilva, si accinge a mettere in cantiere anche un altro intervento di disinquinamento. "Il 21 ottobre prossimo afferma ancora il sindacoapriremo le buste con le offerte per la caratterizzazione di tutta l'area urbana. Si tratta di un lavoro di un milione e mezzo di euro proveniente da fondi regionali. Vogliamo sapere le caratteristiche dell'inquinamento che ha colpito il terreno nel nostro comune, considerato che anche noi, al pari di Taranto, anni fa abbiamo dovuto vietare all'attivita' di pascolo parte del territorio perchè gli inquinanti presenti nel terreno, una volta ingeriti dagli animali, avrebbero anche contaminato la catena alimentare". Infatti, tempo addietro proprio la presenza di diossina e altri inquinanti in un raggio di 20 chilometri dallo stabilimento dell'Ilva, ha portato le autorità sanitarie di Taranto non solo a vietare il pascolo, ma anche a far abbattere diverse centinaia di capi animali, tra capre e pecore, risultate contaminate agli accertamenti.
La bonifica dall'inquinamento dell'area esterna all'Ilva di Taranto (comuni di Taranto e Statte) è regolata da una legge, la numero 171 del 4 ottobre 2012. La dotazione complessiva prevista dalla legge è di 396 milioni, essendoci anche interventi finalizzati al rilancio dello sviluppo economico dell'area, mentre alla sola bonifica sono riservati 119 milioni di euro. Diversi progetti, però, non hanno ancora l'intera copertura finanziaria. Tra le priorità che il Comune di Taranto ha candidato alla bonifica, ci sono le scuole del rione Tamburi, tutte particolarmente esposte all'inquinamento causato dallo stabilimento siderurgico. Si tratta di un intevento di 8,5 milioni il cui avvio è previsto all'inizio del 2014. Già effettuata, nelle scorse settimane, la fase progettuale a valle dell'intesa che il Comune di Taranto ha sottoscritto a luglio col ministero dell'Ambiente. Il 28 ottobre, intanto, scadono i termini entro i quali le imprese devono presentare al Comune di Taranto le offerte per l'appalto dei lavori di caratterizzazione delle aree esterne alle scuole Deledda, De Carolis e D'Aquino, tre di quelle soggette a intervento nel quartiere Tamburi. Dall'affidamento dell'appalto, ci sono 68 giorni per stabilire livello e natura degli inquinanti. La caratterizzazione, così come per l'area di Statte, è il primo step in vista del successivo intervento di bonifica con rimozione, tra l'altro, dei primi 30 centimetri di terreno inquinato e sostituzione con nuovo terreno. Un primo accertamento fatto da Arpa Puglia nell'area esterna alla scuola Deledda ha gi¡ riscontrato, a ottobre 2010, livelli elevati di benzoapirene tant'e' che la stessa area è stata vietata al transito. Fra le altre azioni di bonifica, c'è infine quella per il Mar Piccolo di Taranto dove è in corso uno studio preliminare dell'Arpa sugli inquinanti e su quale metodologia usare. A causa dell'inquinamento, la produzione di cozze del primo seno di Mar Piccolo è stata distrutta per due anni consecutivi (2011 e 2012) e in seguito trasferita in una nuova area, non contaminata, del Mar Grande.

(AGI)

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