25/10/13

Eternit domestico: già più di 100 ritiri effettuati da Area

 Il protocollo d’intesa offre la possibilità di consegnare gratuitamente piccole quantità di fibrocemento

Il servizio di ritiro di piccole quantità di eternit è sempre più gradito dai cittadini del medio e basso ferrarese. Dallo scorso febbraio data di attivazione del servizio sono già oltre 100 gli interventi di ritiro a domicilio di lastre e altri manufatti in fibrocemento effettuati da Area nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto a inizio anno tra l’azienda, i 18 comuni serviti dalla stessa, Ausl, Provincia di Ferrara, Arpa e Atesir. Obiettivo del protocollo è facilitare i cittadini nel corretto smaltimento di questo materiale e prevenire così gli abbandoni. Il fibrocemento è infatti problematico soprattutto perché costoso da smaltire, a causa della sua potenziale pericolosità, a sua volta legata alla friabilità che lo caratterizza e dunque al rischio che, qualora deteriorato o frantumato, rilasci fibre di amianto nell’aria, dannose per la salute dell’uomo.

In totale sono state finora raccolte e smaltite più di 20 tonnellate di eternit. Si tratta in gran parte di lastre da copertura, molto usate in edilizia fino ai primi anni Novanta, quando finalmente la produzione e la commercializzazione dell’eternit furono vietate. In misura minore sono state ritirate anche cisterne, cucce per cani e tubazioni.
Il protocollo d’intesa, lo ricordiamo, offre la possibilità di consegnare gratuitamente ad Area piccole quantità di fibrocemento: fino a 12 mq di pannelli o lastre, 2 cisterne, 3 metri di canne fumarie o tubazioni, una cuccia per cani, 15 mq di pavimentazioni. Il ritiro da parte di Area è subordinato al nulla osta che l’Ausl deve dare al piano di lavoro preventivamente presentato dal cittadino. La procedura prevede anche che sia il cittadino stesso ad occuparsi della rimozione e del trattamento, con le dovute precauzioni (liquido incapsulante, tuta, mascherina e altre semplici attrezzature reperibili in ferramenta) e naturalmente con i consigli, in tutte le fasi della procedura, dei tecnici Area e Ausl.

Nonostante l’esistenza del nuovo servizio, il fenomeno degli abbandoni non si è ancora fermato: nei primi nove mesi dell’anno Area è dovuta intervenire, su richiesta delle amministrazioni comunali, per risanare piccole ma pericolose discariche abusive, asportando in tutto oltre nove tonnellate di eternit , anche in questo caso soprattutto lastre, lasciate abusivamente in luoghi più o meno defilati da parte di cittadini irresponsabili. Si tratta per lo più di quantità modeste, che si sarebbero potute smaltire correttamente attraverso il servizio gratuito di Area. In questo modo gli autori di questi abbandoni, oltre a mettere a rischio se stessi, i propri simili e l’ambiente, caricano sulla collettività anche i costi per la rimozione dei materiali.

Per combattere la deprecabile soluzione dell’abbandono, sia per quanto riguarda l’eternit che tutti i rifiuti in generale, Area e i Comuni del Delta stanno mettendo a punto insieme alla Polizia Provinciale e alle Polizie locali un nuovo programma di prevenzione, attraverso un articolato sistema di videosorveglianza che consentirà di identificare e sanzionare a dovere chi inquina. Il programma integra tra l’altro il progetto di monitoraggio ambientale “Educazione vs. maleducazione”, che dal 2012 interessa quattro comuni del Delta, con la collaborazione di numerose associazioni di guardie volontarie coordinate dalla Polizia Provinciale.

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