30/07/10
27/07/10
E green Pd anche a Ferrara, a Rosso di Sera
Il 30 sera. Non mancate.
Green economy a Ferrara? Intervengono: Alessandro Bratti (Deputato PD, Componente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati); Giancarlo Muzzarelli (Assessore Regionale E. R. alle Attività Produttive, Economia verde, Piano Energetico e sviluppo sostenibile); Carlo Alberto Roncarati (Presidente Camera di Commercio di Ferrara). Coordina l’incontro: Stefano Ravaioli di Telestense.
Qui il programma. Buonanotte
UPDATE: devo rimanere a Roma alla Camera. Iniziativa rimandata. Sorry
Green economy a Ferrara? Intervengono: Alessandro Bratti (Deputato PD, Componente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati); Giancarlo Muzzarelli (Assessore Regionale E. R. alle Attività Produttive, Economia verde, Piano Energetico e sviluppo sostenibile); Carlo Alberto Roncarati (Presidente Camera di Commercio di Ferrara). Coordina l’incontro: Stefano Ravaioli di Telestense.
Qui il programma. Buonanotte
UPDATE: devo rimanere a Roma alla Camera. Iniziativa rimandata. Sorry
Green PD
A Bosco Albergati la prima Festa Regionale del PD dal 23 luglio al 9 agosto
Qui il programma.
Il 6 sera: Quale ambiente per l'Emilia-Romagna?
On. Alessandro Bratti, Parlamentare e responsabile Ambiente e energia PD Emilia-Romagna
Stefano Tibaldi, Direttore ARPA Emilia-Romagna
Daniele Manca, Sindaco di Imola
Vittorio Prodi, Parlamentare europeo PD - gruppo S&D
Stefano Vaccari, Assessore all'ambiente, mobilità, protezione civile provincia di Modena
Qui il programma.
Il 6 sera: Quale ambiente per l'Emilia-Romagna?
On. Alessandro Bratti, Parlamentare e responsabile Ambiente e energia PD Emilia-Romagna
Stefano Tibaldi, Direttore ARPA Emilia-Romagna
Daniele Manca, Sindaco di Imola
Vittorio Prodi, Parlamentare europeo PD - gruppo S&D
Stefano Vaccari, Assessore all'ambiente, mobilità, protezione civile provincia di Modena
26/07/10
Rinnovabili, anche le tecnologie
L’ENEA ha presentato il Rapporto Fonti Rinnovabili 2010 per fornire una analisi del settore delle rinnovabili in Italia, comprendendo previsioni di scenario a livello nazionale e internazionale ed una panoramica delle tecnologie più promettenti, come le smart grid.
Qui si scarica il rapporto disponibile solo on-line. Ciao
Qui si scarica il rapporto disponibile solo on-line. Ciao
23/07/10
Finita la festa
Si è conclusa la prima festa del PD sulla green economy a Carpi con uno strepitoso successo sia di presenze che di incasso. Un incasso di 750.000 euro con un aumento rispetto al 2009 e un guadagno netto di circa 30000 euro.
Frequentate anche le iniziative tematiche in particolare quelle relative al tema del risparmio energetico, rinnovabili e edilizia. Ma anche grande interesse sui temi dell'acqua della gestione dei rifiuti e della legalità ambientale. Non sono poi mancati i ristoranti a "km 0", una forte raccolta differenziata e l'uso di materiale bio in numerosi stand gastronomici.
Tante anche le iniziative legate al volontariato e alla cooperazione internazionale. "L'obiettivo - dichiara Alessandro Bratti responsabile ambiente ed energia del PD emiliano-romagnolo - è quello di rendere stabile questa Festa nazionale per almeno tre anni. Qui a Carpi vi è una grande capacità organizzativa oltre che una grande sensibilità sui temi della green economy. La stabilità nel tempo, può consentirci di migliorare gli aspetti commerciali e legarli sempre di più ai temi dell'economia verde".
Via Festa Pd Carpi
Frequentate anche le iniziative tematiche in particolare quelle relative al tema del risparmio energetico, rinnovabili e edilizia. Ma anche grande interesse sui temi dell'acqua della gestione dei rifiuti e della legalità ambientale. Non sono poi mancati i ristoranti a "km 0", una forte raccolta differenziata e l'uso di materiale bio in numerosi stand gastronomici.
Tante anche le iniziative legate al volontariato e alla cooperazione internazionale. "L'obiettivo - dichiara Alessandro Bratti responsabile ambiente ed energia del PD emiliano-romagnolo - è quello di rendere stabile questa Festa nazionale per almeno tre anni. Qui a Carpi vi è una grande capacità organizzativa oltre che una grande sensibilità sui temi della green economy. La stabilità nel tempo, può consentirci di migliorare gli aspetti commerciali e legarli sempre di più ai temi dell'economia verde".
Via Festa Pd Carpi
22/07/10
L'oro di Milano
Di seguito la intervista di Giorgio Mottola su Terra
Nel giorno del sequestro dell’ex area industriale Santa Giulia, la Commissione parlamentare sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella, si è riunita ieri mattina a Milano. «è preoccupante che tutti quei lavori fossero affidati a Grossi senza gare d’appalto. Bisogna ora accertare le responsabilità degli amministratori pubblici», accusa Alessandro Bratti, Pd, membro della Commissione bicamerale.
Era imprevedibile quello che è successo a Santa Giulia?
Il fatto che abbiano scoperto la contaminazione della falda acquifera e dei valori così spaventosamente fuori norma non deve soprendere. In quell’area le bonifiche o non sono state fatte o sono state fatte male. Come se non bastasse, è stata portata altra terra proveniente da zone contaminate. E la cosa più grave è che queste operazioni all’interno delle aree industriali della città sono avvenute tramite accordi privati.
Ci sono quindi delle forti responsabilità anche da parte delle amministrazioni pubbliche che avrebbero dovuto sovrintendere?
Bisogna capire chi e a che livello non ha visto o ha fatto finta di non vedere. Ora, è indubbio che la prima cosa da fare sia accertare come siano andate le cose dal ministero dell’ambiente in giù.
C’erano già prima gli elementi per sapere cosa stesse succedendo?
In tutte le aree industriali da bonificare c’è questo imprenditore (Giuseppe Grossi, ndr ). Se tutte le bonifiche vengono date senza gare di appalto e se a lavorare sono sempre gli stessi soggetti, credo i dubbi dovrebbero venir fuori spontaneamente.
Anche Formigoni ha responsabilità?
Dalla stampa risulta che fosse uno dei maggiori interlocutori di Grossi. Sul caso specifico, sarà la magistratura a chiarire il ruolo di ciascuno. Il dato che possiamo trarre oggi è che nessuno nelle istituzioni ha fatto qualcosa per fermarlo, anzi sembra che sia stato agevolato.
Il sequestro dell’area di Santa Giulia segue ai 300 arresti per ‘ndrangheta della settimana scorsa. Che sta succedendo in Lombardia?
Vedo tutto questo abbastanza collegato. L’arresto di Perego, la scoperta che la sua azienda fosse direttamente gestita dalle cosche, le ditte di movimento terra coinvolte nell’inchiesta, le mancate bonifiche e le contaminazioni dei terreni. Tutto questo racconta un’economia dell’Italia settentrionale che si scopre sempre più malata, che presenta forti degenerazioni che vanno al più presto contrastate.
Ora va ripensato anche il modello di recupero delle aree industriali che fanno gola a speculatori e criminalità?
Per recuperare aree importanti oggi non ci sono più soldi pubblici. Per cui è giusto che ci sia l’intervento dei privati. Ma il procedimento deve essere accettabile. Nel caso di Grossi si parla di fatture gonfiate, fondi neri. Il problema non è quindi se farlo fare ai privati o meno. La questione è imporre in modo rigoroso il rispetto delle regole.
Nel giorno del sequestro dell’ex area industriale Santa Giulia, la Commissione parlamentare sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella, si è riunita ieri mattina a Milano. «è preoccupante che tutti quei lavori fossero affidati a Grossi senza gare d’appalto. Bisogna ora accertare le responsabilità degli amministratori pubblici», accusa Alessandro Bratti, Pd, membro della Commissione bicamerale.
Era imprevedibile quello che è successo a Santa Giulia?
Il fatto che abbiano scoperto la contaminazione della falda acquifera e dei valori così spaventosamente fuori norma non deve soprendere. In quell’area le bonifiche o non sono state fatte o sono state fatte male. Come se non bastasse, è stata portata altra terra proveniente da zone contaminate. E la cosa più grave è che queste operazioni all’interno delle aree industriali della città sono avvenute tramite accordi privati.
Ci sono quindi delle forti responsabilità anche da parte delle amministrazioni pubbliche che avrebbero dovuto sovrintendere?
Bisogna capire chi e a che livello non ha visto o ha fatto finta di non vedere. Ora, è indubbio che la prima cosa da fare sia accertare come siano andate le cose dal ministero dell’ambiente in giù.
C’erano già prima gli elementi per sapere cosa stesse succedendo?
In tutte le aree industriali da bonificare c’è questo imprenditore (Giuseppe Grossi, ndr ). Se tutte le bonifiche vengono date senza gare di appalto e se a lavorare sono sempre gli stessi soggetti, credo i dubbi dovrebbero venir fuori spontaneamente.
Anche Formigoni ha responsabilità?
Dalla stampa risulta che fosse uno dei maggiori interlocutori di Grossi. Sul caso specifico, sarà la magistratura a chiarire il ruolo di ciascuno. Il dato che possiamo trarre oggi è che nessuno nelle istituzioni ha fatto qualcosa per fermarlo, anzi sembra che sia stato agevolato.
Il sequestro dell’area di Santa Giulia segue ai 300 arresti per ‘ndrangheta della settimana scorsa. Che sta succedendo in Lombardia?
Vedo tutto questo abbastanza collegato. L’arresto di Perego, la scoperta che la sua azienda fosse direttamente gestita dalle cosche, le ditte di movimento terra coinvolte nell’inchiesta, le mancate bonifiche e le contaminazioni dei terreni. Tutto questo racconta un’economia dell’Italia settentrionale che si scopre sempre più malata, che presenta forti degenerazioni che vanno al più presto contrastate.
Ora va ripensato anche il modello di recupero delle aree industriali che fanno gola a speculatori e criminalità?
Per recuperare aree importanti oggi non ci sono più soldi pubblici. Per cui è giusto che ci sia l’intervento dei privati. Ma il procedimento deve essere accettabile. Nel caso di Grossi si parla di fatture gonfiate, fondi neri. Il problema non è quindi se farlo fare ai privati o meno. La questione è imporre in modo rigoroso il rispetto delle regole.
21/07/10
Aspettando giorni migliori
Oggi a Roma si è riunito il Forum ambiente PD dove sono state presentate le proposte emerse dai tavoli programmatici.
Ha chiuso i lavori il Segretario Bersani.
18/07/10
Ieri sera, sotto le stelle della mia città
Buonanotte e buona settimana
17/07/10
14/07/10
Ambiente, Pd: inevitabile proroga del sistema Sistri, fallimento delle politiche sui rifiuti
Roma, 13 LUG (Il Velino) - "La proroga del decantato sistema Sistri (Sistema di tracciabilita' informatica dei rifiuti) era inevitabile, ma dimostra tutto il fallimento delle politiche del governo nella gestione dei rifiuti". Lo affermano Raffaella Mariani e Alessandro Bratti, deputati del Pd, (capigruppo in commissione Ambiente e nella Bicamerale sui Rifiuti). "Nella modifica del codice ambientale non vi e' traccia della parte relativa alla gestione integrata dei rifiuti e nemmeno delle bonifiche. Sono state abolite le autorita' di ambito preposte all'effettuazione delle gare per la gestione dei rifiuti e non e' chiaro che cosa succedera' alla scadenza dei contratti ancora validi - continuano i due esponenti del Pd -. Il recepimento della direttiva europea sui rifiuti, che porta nuovi obiettivi di recupero della materia al 55 per cento, sembrava imminente, ma non e' ancora stata attuata. In commissione Ambiente stiamo ancora aspettando che il ministro risponda alle domande che abbiamo posto circa un anno fa, molte delle quali riguardavano il ciclo dei rifiuti - concludono Mariani e Bratti -. Purtroppo dobbiamo ancora una volta constatare lo scarso rispetto del Parlamento da parte di Prestigiacomo nonche' superficialita' nell'affrontare uno dei temi ambientali e di legalita' piu' preoccupanti per il nostro Paese". (com/sta) 132055 LUG 10 NNNN
13/07/10
Ancora su Bergamini
Signor Presidente, le chiedo un interessamento presso il Ministro dell'interno Maroni perché vorrei sollecitare una risposta ad una interrogazione presentata circa sei mesi fa e relativa ad un caso molto inquietante riguardo alla morte di un calciatore del Cosenza, nato a Boccaleone in provincia di Ferrara, Denis Bergamini, accaduto nel 1989 su cui sono state fatte diverse trasmissioni televisive perché nessuno mai ha creduto al suo suicidio. Si tratta di una morte avvolta da molti misteri.
Vi è un episodio in questa avventura tragica che riguarda il trasferimento di due poliziotti dalla procura che seguivano il caso. Su tale vicenda in questa interpellanza è stata richiesta una spiegazione precisa al Ministro competente. Senza entrare nel merito, dato che vi sono concrete possibilità di riaprire questo caso così doloroso per la comunità ferrarese, ma anche per i suoi familiari, le chiedo, quindi, un interessamento circa l'opportunità da parte del Ministro di rispondere in maniera celere a questa interrogazione.
Vi è un episodio in questa avventura tragica che riguarda il trasferimento di due poliziotti dalla procura che seguivano il caso. Su tale vicenda in questa interpellanza è stata richiesta una spiegazione precisa al Ministro competente. Senza entrare nel merito, dato che vi sono concrete possibilità di riaprire questo caso così doloroso per la comunità ferrarese, ma anche per i suoi familiari, le chiedo, quindi, un interessamento circa l'opportunità da parte del Ministro di rispondere in maniera celere a questa interrogazione.
12/07/10
Notizie abbastanza buone
Due notizie dell’ultima ora:
1. Conto Energia e linee guida, sì della Conferenza Unificata Via libera della Conferenza Unificata alle linee guida rinnovabili e al nuovo Conto Energia. Il consesso che riunisce Stato-Regioni con città e autonomie locali ha dato oggi pomeriggio parere favorevole ai due decreti del ministero dello Sviluppo Economico recanti le linee guida per i procedimenti autorizzativi per gli impianti alimentati con fonti rinnovabili (previste dal D.Lgs 387/2003) e ai nuovi incentivi per il fotovoltaico .
2. DL manovra: salta l’abolizione dei CV Approvato l’emendamento del relatore che modifica il sistema in essere. Salta l’abolizione dell’obbligo per il Gse di riacquistare i Certificati Verdi in eccesso sul mercato, ma la spesa sostenuta dal gestore dal 2011 dovrà essere inferiore del 30% rispetto a quella sostenuta per le competenze del 2010.
E’ stato infatti approvato, in commissione Bilancio del Senato, l’emendamento 45.2000 del relatore Azzollini al DL manovra n. 78/2010 che sostituisce il contestato art. 45.
1. Conto Energia e linee guida, sì della Conferenza Unificata Via libera della Conferenza Unificata alle linee guida rinnovabili e al nuovo Conto Energia. Il consesso che riunisce Stato-Regioni con città e autonomie locali ha dato oggi pomeriggio parere favorevole ai due decreti del ministero dello Sviluppo Economico recanti le linee guida per i procedimenti autorizzativi per gli impianti alimentati con fonti rinnovabili (previste dal D.Lgs 387/2003) e ai nuovi incentivi per il fotovoltaico .
2. DL manovra: salta l’abolizione dei CV Approvato l’emendamento del relatore che modifica il sistema in essere. Salta l’abolizione dell’obbligo per il Gse di riacquistare i Certificati Verdi in eccesso sul mercato, ma la spesa sostenuta dal gestore dal 2011 dovrà essere inferiore del 30% rispetto a quella sostenuta per le competenze del 2010.
E’ stato infatti approvato, in commissione Bilancio del Senato, l’emendamento 45.2000 del relatore Azzollini al DL manovra n. 78/2010 che sostituisce il contestato art. 45.
Il sogno dello sviluppo sostenibile
Il sogno dello sviluppo sostenibile non può che essere bipartisan. Segnalo un articolo di Enrico Cancila pubblicato dalla rivista web di Farefuturo, ffwebmagazine.it sul libro "Green went wrong", dell'ambientalista Heather Rogers, che sferza un duro attacco alla nuova consapevolezza verde e alla retorica della green economy.
Non è sufficiente creare nuovi settori più efficienti e funzionali al business verde se non si lavora per cambiare processi, modelli e stili di vita. Scrive Il sole 24 ore "L'ottimismo della green economy, ha scritto il New York Times recensendo Green went wrong, sarebbe un modo subdolo di addormentare le masse, di far passare l'idea che l'ecosistema si possa salvare senza conflitti, in modo divertente, utile, semplice."
Non è sufficiente creare nuovi settori più efficienti e funzionali al business verde se non si lavora per cambiare processi, modelli e stili di vita. Scrive Il sole 24 ore "L'ottimismo della green economy, ha scritto il New York Times recensendo Green went wrong, sarebbe un modo subdolo di addormentare le masse, di far passare l'idea che l'ecosistema si possa salvare senza conflitti, in modo divertente, utile, semplice."
06/07/10
Il punto sulla contabilità ambientale
Il Gruppo di lavoro “Contabilità ambientale degli Enti Locali” dell’Associazione Coordinamento Agenda 21 locali Italiane ha condotto nei primi mesi del 2010 un'indagine sulla contabilità ambientale attraverso un questionario on- line rivolto a tutti gli enti locali Italiani, Comuni e Provincie, anche se non hanno già avviato esperienze a riguardo. L'indagine è stata realizzata con collaborazione della società di consulenza Indica s.r.l. e grazie al supporto per la diffusione di molti enti e associazioni tra cui ANCI, UPI, Formez, Eco dalle Città , Rete Cartesio, Rete delle Agende 21 locali della Toscana ecc..
Scopo della ricerca è stato quello di verificare quanto è conosciuto lo strumento della contabilità ambientale dagli enti locali italiani, quanto sia diffusa la contabilità ambientale, quali siano le motivazioni alla base dell’avvio e della cessazione delle diverse esperienze e le difficoltà incontrate da chi ha intrapreso questo percorso, comprendere le metodologie più utilizzate e raccogliere informazioni, al fine di scoprire i possibili sviluppi futuri di questo importante strumento di accountability.
Il questionario è stato compilato on-line da 112 enti locali italiani dei quali 95 sono Comuni, 12 sono Province, 3 sono Regioni e 2 sono Enti Parco.
Su 112 enti che hanno compilato il questionario, 47 hanno risposto che hanno realizzato o stanno realizzando esperienze di contabilità ambientale. Tra i 47 enti che hanno avviato esperienze di contabilità ambientale 37 sono Comuni, 8 sono Province e 2 sono Regioni.
Il 64 % degli enti che hanno risposto al questionario (72 enti) ha attivato anche strumenti volontari di gestione ambientale - distinti dalla contabilità ambientale - per il controllo delle attività che hanno o potrebbero avere un impatto sull’ambiente. È interessante notare come 39 su 72 enti stanno realizzando esperienze di contabilità ambientale e contemporaneamente hanno attivato altri strumenti di gestione ambientale in ottica volontaria. Sembra quindi che l’integrazione sia la strada verso cui le amministrazioni cercano di orientarsi, fermo restando che l’Agenda 21 Locale rappresenta lo strumento maggiormente utilizzato dagli intervistati.
La metodologia di riferimento più ampiamente utilizzata da parte degli enti è il metodo “Clear” (75%) anche integrato con altre metodologie (5%) quali EcoBudget, linee giuda ISPRA, NAMEA/RAMEA o EPEA.
Maggiori informazioni le trovate qui
Scopo della ricerca è stato quello di verificare quanto è conosciuto lo strumento della contabilità ambientale dagli enti locali italiani, quanto sia diffusa la contabilità ambientale, quali siano le motivazioni alla base dell’avvio e della cessazione delle diverse esperienze e le difficoltà incontrate da chi ha intrapreso questo percorso, comprendere le metodologie più utilizzate e raccogliere informazioni, al fine di scoprire i possibili sviluppi futuri di questo importante strumento di accountability.
Il questionario è stato compilato on-line da 112 enti locali italiani dei quali 95 sono Comuni, 12 sono Province, 3 sono Regioni e 2 sono Enti Parco.
Su 112 enti che hanno compilato il questionario, 47 hanno risposto che hanno realizzato o stanno realizzando esperienze di contabilità ambientale. Tra i 47 enti che hanno avviato esperienze di contabilità ambientale 37 sono Comuni, 8 sono Province e 2 sono Regioni.
Il 64 % degli enti che hanno risposto al questionario (72 enti) ha attivato anche strumenti volontari di gestione ambientale - distinti dalla contabilità ambientale - per il controllo delle attività che hanno o potrebbero avere un impatto sull’ambiente. È interessante notare come 39 su 72 enti stanno realizzando esperienze di contabilità ambientale e contemporaneamente hanno attivato altri strumenti di gestione ambientale in ottica volontaria. Sembra quindi che l’integrazione sia la strada verso cui le amministrazioni cercano di orientarsi, fermo restando che l’Agenda 21 Locale rappresenta lo strumento maggiormente utilizzato dagli intervistati.
La metodologia di riferimento più ampiamente utilizzata da parte degli enti è il metodo “Clear” (75%) anche integrato con altre metodologie (5%) quali EcoBudget, linee giuda ISPRA, NAMEA/RAMEA o EPEA.
Maggiori informazioni le trovate qui
02/07/10
L'energia che cambia
Un giro d’affari da 230 miliardi di euro, investimenti annui sul territorio per 16 miliardi, 118 mila occupati. Sono le dimensioni dell'intero settore energetico italiano come descritto nell’ultimo rapporto Censis commissionato da Confindustria Energia . Un rapporto intitolato “Il valore sociale dell’industria energetica italiana”, pieno di dati utili per avere un’idea di com’è e come sta cambiando il mondo dell’energia in Italia.
Un sistema energetico in evoluzione, insomma, anche se frenato. Due i fattori critici – si legge nel documento - che potrebbero portare l’Italia a “perdere occupazione e rilevanza sul piano della competitività del proprio settore industriale, data la dipendenza dalle importazioni e i costi della fattura”: la “farraginosità delle procedure autorizzative a livello nazionale e territoriale, unita alla forte conflittualità locale per le infrastrutture,” che possono portare ad una situazione di “blocco degli investimenti sia nell’ambito dello sfruttamento delle risorse energetiche nazionali che in quello delle fonti rinnovabili” e infine “la carenza di adeguate politiche energetiche di medio lungo termine” che può determinare “un impoverimento tecnologico”: il Paese – fa notare il Censis - “potrebbe rinunciare a svolgere un ruolo significativo in alcuni settori della filiera, diventando sostanzialmente solo importatore di prodotti e tecnologie.”(Via qualenergia.it)
Un sistema energetico in evoluzione, insomma, anche se frenato. Due i fattori critici – si legge nel documento - che potrebbero portare l’Italia a “perdere occupazione e rilevanza sul piano della competitività del proprio settore industriale, data la dipendenza dalle importazioni e i costi della fattura”: la “farraginosità delle procedure autorizzative a livello nazionale e territoriale, unita alla forte conflittualità locale per le infrastrutture,” che possono portare ad una situazione di “blocco degli investimenti sia nell’ambito dello sfruttamento delle risorse energetiche nazionali che in quello delle fonti rinnovabili” e infine “la carenza di adeguate politiche energetiche di medio lungo termine” che può determinare “un impoverimento tecnologico”: il Paese – fa notare il Censis - “potrebbe rinunciare a svolgere un ruolo significativo in alcuni settori della filiera, diventando sostanzialmente solo importatore di prodotti e tecnologie.”(Via qualenergia.it)
01/07/10
Ristoranti sostenibili
Arpa Emilia Romagna, Confesercenti Emilia Romagna e Fiepet hanno creato l'etichetta per riconoscere i ristoranti che rispettano determinati requisiti ambientali.
E' stata presentata ieri a Bologna la “Carta volontaria del ristorante sostenibile” realizzata col patrocinio della Regione Emilia-Romagna con l'obiettivo di “costruire un’etichetta ecologica, per le piccole e microimprese del settore della ristorazione, che a tutt’oggi non esiste a livello di Unione Europea”.
Per i ristoranti che vorranno la nuova certificazione, l'obbligo di rendere la propria attività più sostenibile e rispettare gli impegni contenuti nella “Carta”. Prodotti biologici e a km zero nel menù, ma anche posate e bicchieri biodegradabili, nessun (per quanto possibile) prodotto monouso e introduzione di sistemi di risparmio energetico. Tutti requisiti necessari per il rilascio dell'etichetta che per il momento è stata accordata alle otto imprese che hanno partecipato alla prima fase del progetto.
Via Greenme
E' stata presentata ieri a Bologna la “Carta volontaria del ristorante sostenibile” realizzata col patrocinio della Regione Emilia-Romagna con l'obiettivo di “costruire un’etichetta ecologica, per le piccole e microimprese del settore della ristorazione, che a tutt’oggi non esiste a livello di Unione Europea”.
Per i ristoranti che vorranno la nuova certificazione, l'obbligo di rendere la propria attività più sostenibile e rispettare gli impegni contenuti nella “Carta”. Prodotti biologici e a km zero nel menù, ma anche posate e bicchieri biodegradabili, nessun (per quanto possibile) prodotto monouso e introduzione di sistemi di risparmio energetico. Tutti requisiti necessari per il rilascio dell'etichetta che per il momento è stata accordata alle otto imprese che hanno partecipato alla prima fase del progetto.
Via Greenme