22/01/15

Scarpino arrivata la commissione parlamentare d'inchiesta


La discarica di Scarpino e il ciclo  dello smaltimento rifiuti in Liguria sotto la lente della commissione d'inchiesta parlamentare. I cinque deputati e un senatore membri  della  commissione, presieduta dall'onorevole Pd Alessadro Bratti, hanno varcato questa mattina i cancelli della discarica, chiusi da mesi all'accesso dei mezzi per il conferimento dei rifiuti.

Un sopralluogo che segue quello dei giorni scorsi a La Spezia e alla discarica di Pitelli per verificare eventuali attività illecite sul ciclo dei rifiuti, uno dei capitoli di guadagno più redditizi per le eco-mafie.

La commissione chiederà anche spiegazioni e i dati di campionamento dello sversamento di percolato nel Cassinelle per valutare gli impatti del danno all'ambiente e alla salute.

Subito i sei membri sono attesi al Vte per controllare i lavori del porto e visionare anche il cantiere di alleggerimento e demolizione della Concordia.

La commissione d'inchiesta è arrivata a bordo del pullman della polizia per visionare la discarica con una lunga pausa davanti alle vasche per il percolato. «Abbiamo avuto un incontro molto positivo con la commissione, dal pullman abbiamo fatto loro vedere il nostro impianto e le sue condizioni, lo stato dell'arte - ha commentato all'uscita il presidente della discarica Ivan Strozzi - Non so se questo incontro è stato dovuta alla "polvere sotto al tappeto" di cui si è scritto. Di certo però la chiusura di Scarpino sta portando a dei grandi disagi per tutta la città, anche solo il fatto di esportare i rifiuti fuori regione non poteva non far nascere l'interesse della commissione - prosegue Strozzi - Stiamo procedendo a fare le opere prescritte, il drenaggio, la messa in sicurezza, i pozzi. Noi speriamo presto di riappropriarci della discarica e di tornare a conferire».

Il Secolo XIX

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