22/01/15

Rifiuti, tutta la Liguria è sotto inchiesta

«Quando la “polvere sotto il tappeto” diventa tanta da dover chiedere ai vicini di prendersene un po’, è inevitabile suscitare l’interesse dell’amministratore di condominio».

Uno dei membri della commissione d’inchiesta parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti sintetizza così il perché dell’interesse di deputati e senatori sulla Liguria. L’intero sistema del ciclo dei rifiuti e soprattutto la filiera delle bonifiche e dello smaltimento sono sotto indagine da parte della commissione parlamentare, presieduta dall’onorevole Alessandro Bratti (Pd), di cui fanno parte cinque deputati e un senatore, dall’altroieri in missione nella nostra regione.
L’ispezione è cominciata da La Spezia, martedì, con audizioni in Prefettura dei principali soggetti interessati ai temi della tutela ambientale. Ieri i parlamentari hanno visitato la discarica di Pitelli e il porto di Spezia, poi sono partiti verso Genova. Il pomeriggio, in Prefettura, hanno audito una relazione del prefetto Fiamma Spena, i rappresentanti sindacali di Amiu, il prefetto di Imperia e un collaboratore del prefetto di Savona, oltre ad alcune associazioni ambientaliste fra cui i medici per l’ambiente (Isde).

Oggi saranno a Scarpino, teatro del fallimento più emblematico della politica sui rifiuti della Liguria in quest’ultimo anno, poi ancora audizioni e una visita in porto e presso il sito di smaltimento della Costa Concordia al Vte. Infine, venerdì, hanno chiesto di sentire il presidente Burlando e gli assessori competenti su ciclo dei rifiuti e bonifiche, ossia Raffaella Paita e Renzo Guccinelli, chiedendo informazioni in particolare su Scarpino e Pitelli.

Il quadro che i parlamentari stanno ricostruendo dalle audizioni è quello di una regione in cui il ciclo dei rifiuti presenta fortissime criticità, in cui ci sono bonifiche da ultimare ad alto rischio di inquinamento (Stoppani), in cui la principale discarica regionale è stata chiusa e l’azienda dei rifiuti del capoluogo è finita sotto la lente della magistratura per mazzette in cambio di appalti sulla raccolta differenziata. Ma a muovere l’interesse dei “segugi” del parlamento su Genova non sono stati solo i tanti casi di cronaca legati al mondo dello smaltimento dei rifiuti.

L’interesse della commissione parlamentare infatti è soprattutto orientato al mondo delle ecomafie e alle loro possibili infiltrazioni nelle filiere di smaltimento rifiuti e del movimento terra. Ad orientare lo sguardo sulla Liguria poi, ci sono i porti: l’enorme lavoro di smaltimento e rottamazione della Costa Concordia, il traffico di rifiuti verso l’estero tramite le navi.


IL Secolo XIX di Emanuele Rossi

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