Premiato ieri, nella splendida cornice del Vivi Bristot di Villa Pamphili a Roma, Stefano Vignaroli, Personaggio Ambiente 2014.
Deputato
dell' M5S e vicepresidente della Bicamerale d'inchiesta per il ciclo
illecito dei rifiuti, Vignaroli riceve un premio nato nel 2010 con la
ferma intenzione di dare voce a quelle personalità che hanno a cuore le
tematiche ambientali. "Sono orgoglioso di ricevere questo riconoscimento e ringrazio la giuria
che ha proposto la mia candidatura e tutte le persone che mi hanno
votato". E la sua dedica va a Roberto Mancini, il poliziotto che indagò
inascoltato sui veleni e sui traffici illegali da e verso la Terra dei
Fuochi.
Un riconoscimento, quello conferito a Stefano Vignaroli, che probabilmente d'ora in poi darà la dimostrazione pratica di come la politica, al di là del colore partitico, possa contribuire alla salvaguardia dell'ambiente. "Il mio impegno - ha spiegato il deputato M5S - è prima di tutto quello di continuare il percorso creato per passione e mai per secondi fini. Le tante vittorie ottenute da cittadino convergono adesso in delle proposte reali portate in Parlamento. Tra tutte, quella di cui sono il primo firmatario, sul vuoto a rendere. Tanti interessi economici tendono a bloccarla ma, sono sicuro, che la sua approvazione possa apportare benefici indiscutibili". La Menzione Speciale è stata, invece, assegnata dal Comitato Tecnico ad AFEVA, l'Associazione familiari vittime di amianto nata con lo scopo di denunciare i gravi danni alla salute causati dall'amianto e dare sostegno alle famiglie. "Il problema dell'amianto nel nostro Paese - si legge in una nota del coordinatore Bruno Pesce - non ha ancora visto il necessario impegno dello Stato e delle Istituzioni. La recente sentenza della Cassazione sul processo Eternit ha volutamente privilegiato il diritto a discapito della giustizia. La tutela e le garanzie a chi ha commesso questo immane disastro, ritenuto colpevole ma, con il reato prescritto, hanno avuto come effetto la negazione della giustizia per le migliaia di vittime. Ma noi continueremo ovviamente la nostra lotta. Ci saranno altri processi. Vogliamo ottenere anche il compimento della bonifica e un rilancio della ricerca".
E quanto all'informazione ambientale in Italia? Durante la cerimonia si fa il punto proprio sulla difficoltà dei media a comunicare le problematiche legate al Pianeta e sul ruolo marginale che ancora ricoprono giustizia e politica.
"Basti pensare - ha spiegato Sergio Ferraris, Direttore Responsabile di QuaeleEnergia.it e Consigliere della FIMA - che alla conferenza sul cambiamento climatico di Lima c'erano solo quattro giornalisti, di cui due freelance, o ancora al fatto che di ambiente si parla solo in caso di emergenza. Anche sul piano della giustizia, è fondamentale che si continui a mantenere viva l'attenzione anche lontano dai riflettori, al contrario di quanto successo per il processo Eternit".
"L'auspicio – ha concluso Ferraris – è quello che le notizie positive, come l'esplosione della mobilità sostenibile e le scelte green delle grandi aziende si moltiplichino; che l'informazione ambientale non si faccia solo sui giornali di settore e, infine, che non si abbassi mai la guardia sulla tutela del nostro Pianeta". Noi, nel nostro piccolo, di informazione continuiamo a farla. Raccontiamo le cose come stanno, ci chiediamo il perché di parecchie cose, scrutiamo e diamo alternative. E, al di fuori di qui – grazie anche a premi come questo – cerchiamo di vedere un mondo, e diffonderne la conoscenze, che non è poi così male.
Scritto Da Germana Carillo
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