Ministro
Ambiente, presto piano industriale Governo al 2030
Una migliore qualità dell'aria, che fa bene alla salute ma anche
all'economia. Perchè "la riduzione della CO2 è una grande opportunitÃ
economica e non una sventura e se saremo capaci di accettare questa
sfida saremo più competitivi". Sono le parole del ministro
dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, che ha tirato le somme dei sei mesi
della presidenza italiana dell'Ue "dalla parte dell'Ambiente". Non solo
un bilancio, che comunque è stato "di grande soddisfazione per
risultati importanti", ma anche uno sguardo al futuro, "ad un piano
industriale del Paese da qui al 2030, fondamentale per il rilancio
dell'economia" che riguarda in particolare "il passaggio da un'economia
lineare ad una circolare, perche' le materie prime non sono infinite" e
quindi occorre riciclare, "e che il governo tradurra' in atti
normativi".
Sei i dossier legislativi 'portati a casa': dalla direttiva
sugli Ogm a quella sui sacchetti di plastica, dalla riduzione delle
emissioni delle navi a quella dei medi impianti di combustione, dalla
qualità dei carburanti all'accordo sul clima raggiunto a livello
europeo. Un accordo (-40% di emissioni, +27% di efficienza energetica e
almeno 27% di rinnovabili) raggiunto al consiglio europeo di ottobre
2014 che il ministro definisce "storico" e che "da solo basterebbe a
qualificare la presidenza italiana e l'azione molto forte del premier
Renzi", ha aggiunto Galletti. Tre i dossier non legislativi che sono la
base per prossimi obiettivi: la Carta di Roma per la difesa e
valorizzazione della biodiversità ; la Carta di Bologna contro gli
sprechi alimentari e la Carta di Livorno per una strategia del mare che
coniughi tutela delle acque e crescita.
(ANSA).
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