La legge in
vigore permette peraltro di ridurre l'inquinamento da plastica e di
migliorare la raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti
e la produzione di compost di qualita', promuovendo per la loro
produzione una virtuosa riconversione industriale verso innovativi
processi di chimica verde da fonti rinnovabili, come gia' avvenuto, ad
esempio, nel polo industriale di Porto Torres; per chi commercializza
sacchetti non conformi o false «buste-bio», dal 21 agosto del 2014, le
sanzioni amministrative pecuniarie vanno dai 2.500 euro ai 25.000 euro.
La
multa puo' essere aumentata fino al quadruplo del massimo, ovvero
100.000 euro se la violazione del divieto riguarda quantita' ingenti di
sacchi per l'asporto oppure un valore della merce superiore al 20 per
cento del fatturato del trasgressore (articolo 4, legge n. 28 del 2012)
-: se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti sopraesposti e
se essi intendano verificare se cio' corrisponda al vero; quali
iniziative urgenti intendano mettere in campo affinché in tutte le
regioni d'Italia sia data piena effettivita' alle norme del
decreto-legge n. 2 del 2012 sui sacchetti biodegradabili e compostabili e
se non si intendano assumere iniziative anche per tramite degli
organismi governativi competenti per provvedere a sanzionare le citate
irregolarita', gia' riscontrate.
(askanews)
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