Il quadro emerso è che, purtroppo, solo una parte delle procedure d'infrazione si avvia alla chiusura e che una parte di quella multa dovremo pagarla, nello specifico si fa riferimento soprattutto alla gestione dei rifiuti in Campania e nel Lazio e alla presenza ancora di circa 47 discariche abusive. I direttori ci hanno chiesto d'intervenire rapidamente analizzando lo stato d'inquinamento ambientale prodotto". Lo spiega in una nota Alessandro Bratti (Pd), presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sui reati ad esso connessi.
"Con i parlamentari della commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento dell'Unione europea, tra cui c'era anche la nostra Simona Bonafè - aggiunge il presidente abbiamo fatto il punto sullo stato dell'iter della direttiva rifiuti, provvedimento molto importante soprattutto per le misure di contrasto al traffico transfrontaliero di rifiuti e alla tracciabilità degli stessi". "Il Governo - conclude Bratti - deve immediatamente attivarsi per negoziare le infrazioni ancora aperte, anche investendo risorse per sanare le discariche abusive. E' impensabile continuare a pagare multe così salate all'Ue, per questo serve al più presto un piano dei rifiuti nazionale e un coordinamento maggiore e più forte, su questi temi, con l'Europa".
(LaPresse)
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