05/11/14

Rifiuti: Bratti, in crescita ‘Eco Criminalità organizzata’, i trafficanti oggi puntano all’estero

 “Da le audizioni del direttore dell’agenzia delle dogane, Giuseppe Peleggi, e successivamente del Procuratore nazionale antimafia, dottor Franco Roberti, è emerso che dal monitoraggio delle frontiere il traffico illecito dei rifiuti si sta spostando sempre più verso l’estero.

E non solo, a cambiare è anche il profilo dei soggetti coinvolti, non si può più parlare solo di ecomafie ma dobbiamo far riferimento ad un concetto più ampio di “eco criminalità organizzata”, dove le imprese produttrici svolgono un ruolo attivo. Siamo di fronte ad uno scenario caratterizzato da una crescente internazionalizzazione dei crimini ambientali, per questi motivi è importante che sia approvata al più presto la legge che introduce nel codice penale i reati ambientali, oggi ferma al Senato”. Lo afferma l'On.le Alessandro Bratti, Presidente della Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, ricordando che la commissione sta svolgendon un approfondimento specifico sui traffici transfrontalieri di rifiuti, strettamente correlati con l’attività di repressione svolta dall’Agenzia delle dogane.
"Il Procuratore nazionale antimafia aggiunge Bratti nell'illustrare l’attività di coordinamento svolta relativamente alle inchieste delle Dda sui traffici illeciti di rifiuti, hanno evidenziato la positiva esperienza derivante dalla collaborazione con il Corpo forestale dello Stato, auspicandone il mantenimento dell’autonomia. E' necessario conclude Bratti un maggiore coordinamento tra le forze di Polizia in tema di crimini ambientali, soprattutto per quanto riguarda l’accesso delle banche dati. Dopo il fallimento del Sistri va individuato un sistema realmente efficace di tracciabilità dei rifiuti, i controlli, se fatti bene, sono una garanzia per le imprese sane”.

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