Sono riprese oggi, dopo circa sei mesi di
blocco, le operazioni di sminamento delle acque antistanti il porto di
Molfetta nella quali vi sono ordigni inesplosi risalenti alla Seconda
guerra mondiale. Ne dà notizia un comunicato dell'Esercito.

L'attività
proseguirà sino al prossimo 31 ottobre. Nelle scorse settimane sono
state individuate 55 bombe d'aereo da 30 libbre di fabbricazione
inglese. Il disinnesco e il successivo brillamento saranno fatti dai
team Eod (Explosive ordnance disposal, ovvero bonifica ordigni
esplosivi) dell'11 Reggimento genio guastatori di Foggia. Gli
artificieri provvederanno allo stoccaggio e alla messa in sicurezza dei
residui in un'apposita area, per evitare processi di autocombustione, e
li trasporteranno a Ruvo di Puglia dove verranno fatti brillare in una
cava. La messa in sicurezza del porto conclude l'Esercito è
iniziata nel maggio 2009 e rientra nelle attività
previste dall'accordo
di programma per la bonifica delle aree portuali sottoscritto da
ministero dell'Ambiente, Regione Puglia, Arpa Puglia e Istituto centrale
per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare.
(ANSA)
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