31/10/14

Differenziata: Italia migliora, 6 comuni e 7 regioni i più virtuosi


Rapporto Anci-Conai, per la prima volta calo costi del 2,7%L'Italia della raccolta differenziata dei comuni migliora, pur rimanendo distante dagli obiettivi nazionali imposti dall'Ue. Sei comuni, di diverse dimensioni hanno già centrato i target al 2020: Capannori in Toscana, Trento, Pordenone raggiungono i livelli più alti di riciclo; Perugia, Belluno e Treviso sono quelli che hanno tagliato più CO2. Questo quanto emerge dal quarto rapporto Banca dati Anci e Conai (Consorzio nazionale imballaggi) sulla raccolta differenziata e il riciclo.
Sette regioni (Trentino, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sardegna) hanno superato il 50% di materiali avviati a riciclo, obiettivo fissato al 2020. Inoltre, tra i dati positivi, c'è per la prima volta il calo dei costi totali del 2,7% registrato nel 2013, per via della diminuzione delle quantità avviate a smaltimento. Secondo il report "dal 2010 la produzione dei rifiuti si è ridotta progressivamente grazie alle politiche di prevenzione e alla crisi socio-economico che ha portato alla riduzione dei consumi".
Filippo Bernocchi, delegato Anci per energia e rifiuti, parla anche di "una conferma delle criticità nelle aree metropolitane" e del fatto che "l'Italia rimane spaccata" tra un nord e parte del centro e un sud che è ancora indietro: "Il problema del sud è enorme - dice - sarà impossibile, per esempio, che Sicilia e Calabria possano arrivare al 50%". In quest'ottica Bernocchi invita a riflettere se abbia "molto senso spingere le risorse sulle regioni del nord e se invece non sarebbe meglio sostenere quelle del sud" perché "i numeri dicono che se non troviamo risorse per far partire la raccolta differenziata al sud l'Italia finirà sotto procedura di infrazione". Il modello cui puntare al 2020, spiega Bernocchi, è quello di avere "maggiore efficienza nei costi e nella gestione e una valorizzazione della materia prima seconda".

(ANSA).

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