Lo prevede un emendamento M5s approvato in VIII Commissione Camera

elevato o molto elevato. "La mancata o tardiva emanazione del provvedimento sanzionatorio, fatte salve le responsabilità penali si legge ancora costituisce elemento di valutazione della performance individuale, nonché di responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile del dirigente e del
funzionario inadempiente". I proventi delle sanzioni sono di competenza comunale e vengono destinati esclusivamente alla demolizione e rimessione in pristino delle opere abusive e alla
acquisizione e attrezzatura di aree a verde pubblico. L'emendamento approvato prevede anche la possibilità per le Regioni di aumentare l'importo delle sanzioni amministrative e di prevedere che queste siano periodicamente reiterabili qualora permanga l'inottemperanza all'ordine di demolizione.
L'emendamento si inserisce in una norma del collegato ambientale che già era presente che istituisce nello stato di previsione della spesa del ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare un capitolo, con 10 milioni per il 2014, per il finanziamento di interventi di rimozione o di demolizione, da parte dei Comuni, di opere e immobili realizzati, in aree a rischio idrogeologico elevato o molto elevato o di opere e immobili dei quali viene comprovata l'esposizione a rischio idrogeologico, in assenza o in totale difformità del permesso di costruire.
(Public Policy)
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