08/08/14
Ilva: gup Taranto revoca obbligo di dimora a "fiduciari" di Riva
Il gup del Tribunale di Taranto, Giuseppe Tommasino, ha revocato l'obbligo di dimora che il gup Vilma Gilli, titolare del procedimento giudiziario "Ambiente Svenduto", aveva imposto lo scorso 28 giugno, sostituendo la misura degli arresti domiciliari, ad Alfredo Ceriani, Giovanni Rebaioli e Agostino Pastorino, i cosiddetti "fiduciari" di Riva accusati di aver fatto parte di una "struttura ombra" di governo dell'Ilva.
I quattro, secondo le accuse, avrebbero risposto alla famiglia Riva che governava lo stabilimento e che avrebbe contribuito al disastro ambientale di Taranto.Il gup Tommasino ha accolto la richiesta presentata dai difensori degli indagati. Giorni addietro il Tribunale del riesame aveva revocato l'obbligo di dimora a Enrico Bessone, altro ex fiduciario della famiglia Riva.I quattro furono arrestati il 6 settembre dello scorso anno, dopo un'indagine compiuta dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, e successivamente ottennero i domiciliari su disposizione del Tribunale del riesame che annullò contestualmente la misura cautelare (pure questa ai domiciliari) nei confronti di Lanfranco Legnani, indicato come direttore ombra dello stabilimento siderurgico. Gli ex fiduciari sono destinatari di una richiesta di rinvio a giudizio insieme ad altre 45 persone e tre societa' nell'ambito dell'inchiesta "Ambiente Svenduto" sull'inquinamento causato a Taranto dal siderurgico. Gli avvocati del gruppo Riva e di alcuni imputati hanno chiesto la remissione del processo da Taranto per incompatibilità ambientale. Sull'istanza si pronuncera' la Corte di Cassazione il 7 ottobre.
(AGI)
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