22/08/14

Bratti (Ecodem) : serve una strategia seria per uscire dall’emergenza rifiuti


I termovalorizzatori sono uno strumento e come tali vanno trattati.

Questi impianti hanno svolto in tutta Europa una funzione fondamentale per chiudere il ciclo della gestione dei rifiuti. Regioni come l’Emilia e la Lombardia sono sicuramente esempi virtuosi del ciclo dei rifiuti urbani ma oggi gli obiettivi che ci impone l’Unione europea e l’esigenza di recuperare sempre di più materia ci indicano che è necessario percorrere strade diverse. E’ per questo motivo che la scelta di un’ipotetica rete nazionale degli inceneritori ci vede molto scettici se non accompagnata da misure e scelte strategiche che vanno nella direzione del riciclo e del recupero della materia. Cosi dichiara Alessandro Bratti deputato Pd e Presidente degli Ecologisti democratici.Proporre il modello emiliano o lombardo al resto del Paese sarebbe un errore clamoroso. Mentre infatti nel Piano regionale riguardo ai rifiuti dell’Emilia Romagna si prevede di ridurre il numero degli inceneritori a livello centrale si propone questi strumenti come unico modello di smaltimento. Non si tratta di demonizzare l’utilizzo di uno strumento quanto di dare una svolta importante alle politiche sulla gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Ciò che emerge dalle parole del Ministro Galletti non pare esprimere una proposta convincente a questo riguardo. Sembra infatti di ripercorrere percorsi già visti che non hanno portato alla soluzione delle numerose emergenze che si susseguono in molte regioni da oltre un decennio. Chiediamo quindi al Ministro più coraggio e qualche idea più innovativa su come affrontare la gestione dei rifiuti. E’ indispensabile applicare la tariffa puntuale e creare le condizioni per un’infrastrutturazione nel Centro Sud basata su  impianti di selezione, compostaggio e riciclo. Fondamentale è  una serie politica di prevenzione, spesso annunciata ma mai applicata sistematicamente. E’ giunto inoltre il momento di rivedere anche il sistema dei Consorzi obbligatori riguardo alla raccolta differenziata. Un sistema che ha dato risultati significativi ma che andrebbe profondamente riformato. Su tutte questi argomenti chiediamo un impegno del Ministro dell’Ambiente. Forse di un inceneritore al Sud potrebbe anche essere necessario ma non può essere questa la soluzione del problema. Non si tratta quindi di raccomandarsi alla  Scienza (spesso  discordante nell’esprimere pareri sugli effetti dell’incenerimento) né di evocare reazioni emotive delle popolazioni (sicuramente spesso fuori luogo) ma di scelte politiche chiare che indichino quali sono le strategie da perseguire non solo per risolvere un problema ma anche per creare nuove possibilità di occupazione e di lavoro.

Nessun commento: