20/07/14

Più lavoro e competenze grazie a LIFE

Gli impatti positivi sui lavoratori del programma europeo per l’ambiente

La green economy è una soluzione alla crisi economica. Ormai lo dicono in tanti, ma le ricerche sul tema sono poche e quest'affermazione non sempre è supportata da dati reali. 
La Commissione europea ha deciso di analizzare i ritorni occupazionali del programma di finanziamento per l'ambiente LIFE, con la  studio  dal titolo “LIFE  creating green jobs and skills ”,  che esamina i risultati sul piano occupazionale di 23 progetti sottolineando come la transizione a un’economia più sostenibile rappresenti una opportunità per creare nuovi posti di lavoro oltre ai 20 milioni già legati, direttamente o indirettamente, al settore ambientale.

LIFE è lo strumento finanziario specifico dell'UE per l'ambiente. Avviato nel 1992, ha cofinanziato oltre 4 mila progetti. Il rinnovato programma prevede due periodi di programmazione: 2014-2017 e 2018-2020 per un ammontare totale di 2.592 milioni di Euro.  Nel 2014 è previsto uno stanziamento di 238,86 milioni di euro per lo sviluppo e l'attuazione di soluzioni innovative che rispondano alle sfide ambientali, con particolare riguardo verso la biodiversità e l'efficienza delle risorse. È stato recentemente pubblicato dalla Commissione il primo invito a presentare proposte.

Pertanto, la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo di competenze non sono stati i suoi principali obiettivi, o almeno non sono annoverati tra quelli diretti e valutati. Tuttavia, il programma è stato fondamentale in questi ambiti. Non fosse altro perché la formazione e gli effetti benefici vanno ben oltre la durata del finanziamento LIFE. Le energie rinnovabili, il riciclaggio di rifiuti, l’industria pesante, il settore forestale, quelli agricolo, edile ma anche l’ingegneria e l’industria aerospaziale, tutti ambiti di competenza LIFE, hanno aiutato a creare nell’Unione Europea posti di lavoro durevoli e a sviluppare competenze verdi.

Non è però merito solo di LIFE, ma anche dell’iniziativa “Nuove competenze per nuovi lavori ” - che intende contribuire a prevedere meglio il futuro fabbisogno di qualifiche - inserita all'interno della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. I progetti LIFE hanno dimostrato la loro capacità di contribuire a questa agenda. LIFE ha, infatti, stimolato le competenze verdi e contribuito alla nascita di  green jobs . Ha promosso la transizione verso un'economia più verde e più sostenibile in cui la crescita non avviene a scapito dell'ambiente incoraggiando la gestione sostenibile del nostro capitale. Numerosi progetti LIFE hanno poi incentivato soluzioni per migliorare le competenze dei professionisti ed orientarle verso pratiche più rispettose dell'ambiente. Inoltre, l'eco compatibilità porta ad una migliore competitività e anche a risparmiare denaro. I risultati dei progetti dimostrano quindi che più  green  sono i processi e più efficiente è la gestione delle risorse, maggiori saranno le opportunità di sviluppo socio-economico e la creazione di posti di lavoro duraturi. I progetti LIFE presentati nel report offrono lezioni importanti su come questo può essere raggiunto in pratica.

LIFE contribuisce, in primo luogo, a riorientare metodi o processi produttivi esistenti. I casi più lampanti sono quelli che riguardano l’agricoltura. Il greening dell'agricoltura ha enormi implicazioni in termini di posti di lavoro. Gli agricoltori devono acquisire nuove tecniche per adeguarsi alle più gravi siccità o adottare pratiche agricole che contribuiscono a mitigare il cambiamento climatico. Devono anche imparare come lavorare con i siti Natura 2000 e conoscere i sistemi di etichettatura e certificazioni.

I progetti “Eurocrate” e “Usa e Riusa”, per esempio, hanno iniettato nel settore della green economy centinaia di posti di lavoro in Svezia e in Italia, attraverso la catena di imballaggio basata sulla sostituzione delle cassette di plastica con quelle in legno e cartone. Questi posti di lavoro non hanno richiesto una vasta riqualificazione; piuttosto i lavoratori devono solo migliorare determinate abilità e conoscenze per diventare “dipendenti verdi”. I beneficiari dei progetti stanno poi lavorando con altre imprese a livello nazionale, la loro attività hanno quindi contribuito ad “inverdire” altri settori.

Anche la “ristrutturazione verde” dell'industria pesante merita attenzione. Per esempio, costruttori e riparatori in Portogallo e Spagna stanno applicando la loro arte al riciclaggio di navi dismesse. In Germania, invece, i saldatori sono stati riqualificati per praticare saldature senza piombo.

Ancora, il progetto “Rcycl”, che si occupa della gestione di rifiuti ingombranti, non solo ha creato 15 posti di lavoro, ma lavorando con i servizi per l'impiego incaricati di formare gruppi di disoccupati e soggetti svantaggiati, ha portato al lavoro ulteriori 100 persone. Sul fronte energetico, poi posti di lavoro sono stati creati attraverso progetti che hanno sviluppato catene di produzione di biomassa.

LIFE infine compie un’opera di “greening delle competenze”. Un revisore dei conti, per esempio, deve acquisire conoscenze su come condurre un audit energetico, o un architetto deve aggiungere competenze sull'architettura sostenibile. Come nel caso del progetto austriaco “RENEW BUILDING” che sta fornendo architetti e costruttori preparati nel campo delle tecniche di edilizia sostenibile. Molti progetti LIFE hanno contribuito a colmare le lacune di competenze verdi e le carenze dei soggetti pubblici . Ciò significa che le autorità tenteranno di tradurre le conoscenze acquisite in documenti politici e di programmazione.

Inoltre, data la facilità con cui i risultati dei progetti possono essere diffusi, ci sono pochi ostacoli alla replica di soluzioni di successo da parte di altri datori di lavoro privati o pubblici. La sensibilizzazione tra i cittadini è, infine, un modo di influenzare il mercato. Se si modificano le loro abitudini e riorientano le loro scelte si possono creare crescita e domanda di particolari prodotti, potenzialmente portando a più posti di lavoro per rispondere a tale domanda. Ad esempio, con il progetto “Sinergia”  si sta sensibilizzando la comunità alla consapevolezza dei prodotti biologici, aumentandone la domanda ed incoraggiando gli agricoltori ad adottare approcci sostenibili.

LA STAMPA

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