"La presidenza italiana è impegnata a dar corso all'implementazione della Roadmap per l'adozione del
Quadro clima-energia al 2030", ricordano i materiali diffusi. Sulla base del pacchetto presentato lo scorso gennaio resta l'obiettivo di ridurre entro il 2030 le emissioni Ue di gas serra del 40% rispetto al 1990. La Commissione propone poi di aumentare al 27% la quota di consumi energetici Ue soddisfatta da fonti rinnovabili. Attualmente da elettricità e gas deriva il 33% delle emissioni di gas serra europei, il 20% dai trasporti, il 12% da agricoltura e altrettanto da edilizia. La revisione di medio termine della strategia Europa 2020 "dà la possibilità unica di integrare in modo più forte e
consistente gli obiettivi ambientali ed economici nel contesto dell'efficienza delle risorse", segnala ancora la presidenza italiana. Collegare il dibattito sull'"inverdimento" del Semestre europeo come richiesto dal Settimo programma di azione per l'ambiente di gennaio (7 Eap) e la revisione di medio termine di Europa 2020 con le iniziative 2014 della Commissione su economia circolare, politica dei rifiuti e relativi obiettivi, posti di lavoro verdi, alimentazione e edilizia sostenibili, "offre una strada promettente per incrementare la transizione verso un'economia verde in Europa", auspicano dalla presidenza italiana. Ciò detto, "un ruolo rafforzato" del Consiglio ambiente nella governance Ue "può contribuire a una visione positiva". Sostenere un obiettivo sull'uso sostenibile delle risorse nella
revisione di medio termine di Europa 2020 "può fornire quell'anello di congiunzione tanto necessario tra le misure riguardanti la ristrutturazione dell'economia e quelle che affrontano le sfide sull'uso delle risorse".
(DIRE)
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