L'adesione
potrebbe portare anche benefici economici rifiuti, mobilità sostenibile, pianificazione del territorio e
risparmio energetico.
Sono questi i quattro settori in cui le buone
pratiche messe in atto hanno consentito al Comune di Parma di diventare
il primo capoluogo di grandi dimensioni (oltre 200 mila abitanti)
dell'associazione nazionale dei Comuni virtuosi, che conta un'ottantina
di aderenti con in media dai 5 ai 10 mila abitanti. L'ingresso
nell'associazione, sancito formalmente questa mattina dal sindaco
Federico Pizzarotti e dal presidente Gianluca Fioretti, potrebbe portare
alla città ducale anche risorse concrete. E' il caso dei fondi europei
destinati a progetti ambientali per i quali l'associazione concorre, o
il progetto sull'illuminazione pubblica sperimentato a Montechiarugolo,
che potrebbe essere esteso a tutti i Comuni associati (a Parma il
contratto per questo servizio è in fase di rinnovo). "Siamo orgogliosi
di essere parte del circuito dei Comuni Virtuosi- spiega il sindaco
Pizzarotti- perchè si tratta di un'associazione che rappresenta un
esempio a livello nazionale e che mira all'eccellenza. Un modello,
quindi, a cui fare riferimento come valore aggiunto per il nostro
territorio e la nostra comunita'". Soddisfazione anche
dall'associazione: "Siamo ben felici di accogliere Parma, un Comune
importante che ha presentato domanda in dicembre e che viene ora accolto
nella nostra associazione dopo che sono state espletate le verifiche
del caso perchè ci permette di fare un passo avanti e fa cadere
l'ultima critica secondo cui i modelli da noi proposti sono applicabili
solo nei piccoli Comuni", dicono il presidente Fioretti e il
coordinatore nazionale Marco Boschini.
Per
la giunta comunale, l'assessore a Mobilità e Ambiente Gabriele Folli
ricorda i progetti in corso, tra cui la realizzazione di nuove piste
ciclabili, la revisione del piano della Mobilità cittadina, le
politiche di governance della mobilità sostenibile e, sul versante
rifiuti, la rimozione dei cassonetti e l'introduzione del sistema porta a
porta in tutta la città. L'assessore all'Urbanistica Michele Alinovi
ricorda invece la bonifica dall'amianto di 10 mila metri quadrati di
tetti degli edifici scolastici, le operazione di riqualificazione
energetica e di recupero dei complessi monumentali, ma soprattutto le
politiche urbanistiche a consumo di suolo zero. "In espansione non
abbiamo consumato suolo. Gli atti che sono stati presi erano atti dovuti
ereditati dalle precedenti giunte, ma in futuro si andrà verso una
riduzione dell'espansione". L'adesione del Comune all'associazione dei
Comuni virtuosi sarà ora approvata dal Consiglio comunale e lo stesso
organo, due volte l'anno, provvederà ad una verifica dei risultati
raggiunti.
(DIRE)
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