Ragazzi tra i 16 e i 26 anni al lavoro per 6 mesi, busta paga da 800 euro
Giovani al lavoro nei musei, nei
parchi, nell'attività di protezione civile, nell'assistenza sociale o
nella cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Per sei mesi e con
uno stipendio di 800 euro mensili, pari a quello di un volontario in
ferma prefissata di un anno nelle Forze armate. E' la proposta del
presidente della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci per
l'istituzione dei servizio civile obbligatorio, sottoscritta anche da
parlamentari dei Popolari per l'Italia e del Psi. Una proposta, spiega
lo stesso esponente del Pd, che nasce da un ampio dibattito con il mondo
dell'associazionismo e che "vuole contribuire alla diffusione della
cultura della solidarietà", che già trova espressione nel
volontariato. "Il declino del senso civico e della legalità e la crisi
dei doveri", sottolinea Realacci, vanno combattuti anche attraverso un
rafforzamento del dovere di solidarietà sociale sancito dalla
Costituzione. "Anche il servizio civile obbligatorio, come le Forze
armate professionali spiega Realacci deve essere informato allo
spirito democratico della Repubblica: questa saldatura tra dovere di
solidarietà, difesa della Patria in forme non armate e 'spirito
democratico' delle istituzioni repubblicane, costituisce un ulteriore
elemento di giustificazione del servizio civile obbligatorio. E in
questa prospettiva, non ha più senso la limitazione dell'obbligo ai
soli cittadini di genere maschile: il cittadino cui spetta difendere la
Patria ai sensi dell'articolo 52 della Costituzione è il cittadino di
entrambi i sessi".Chiamati al servizio civile obbligatorio,
secondo la proposta, sono ragazzi e ragazze tra i 16 e i 26 anni,
esclusi quelli che optano per il servizio militare o il servizio civile
volontario. Regioni, enti locali, associazioni di protezione civile,
organizzazioni non governative, associazioni del terzo settore, i
'luoghi di lavoro'. Il lavoro e' assegnato secondo le competenze di
settore dell'ente. Si può esprimere una preferenza per un determinato
settore, che tuttavia non è vincolante: sarà l'ente o l'associazione a
valutare ed eventualmente accogliere la richiesta del cittadino. Il
'datore di lavoro' puo' scontare fiscalmente tutto lo stipendio di chi
presta servizio civile obbligatorio. Regioni ed enti locali "svolgeranno
non solo un ruolo fondamentale di aggregazione del mondo giovanile per
uno sviluppo della nostra società civile, ma anche di indirizzo, di
governo e di controllo del servizio civile che si attuerà sul loro
territorio. Per questo sottolinea Realacci tutto il mondo delle
associazioni di protezione civile, del terzo settore e del privato
sociale sarà chiamato ad organizzare attività di qualita' e ad
affrontare la sfida formativa che il servizio civile obbligatorio pone"
"Nel nostro Paese osserva Realacci esiste un'importante
realtà rappresentata da uomini e donne che si impegnano giornalmente
per la pace, per la solidarietà e per una migliore qualità della vita.
"Una "qualificata energia" messa a disposizione delle regioni e degli
enti locali che rappresenta "un vero e proprio irrinunciabile fiore
all'occhiello del nostro Paese nel mondo". La storia del servizio civile
in Italia ha vissuto negli ultimi anni importanti e sostanziali
cambiamenti. Dopo ventisei anni di stallo legislativo, infatti, nel 1998
la storica legge 772 del 1972 è stata sostituita dalla legge 230
ancora oggi in vigore, e a distanza di soli tre anni, in risposta alla
legge 331 del 2000 sulla sospensione della leva obbligatoria, nel marzo
del 2001 è stata approvata la legge 64 che ha istituito il servizio
civile volontario di dodici mesi. Le associazioni, soprattutto quelle di
protezione civile, rappresentano "un insostituibile strumento per
avvicinare sempre piu' i giovani all'impegno nella protezione del
territorio e delle comunità, un costante ricambio generazionale che
garantisce una continuità a questa incredibile ed essenziale opera".
Per questo, conclude Realacci, "è essenziale poter continuare a
garantire alle associazioni questo importante strumento, anche di
comunicazione e di aggregazione del mondo giovanile".
(Adnkronos) -
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