Le nuove regole, approvate dall'Assemblea di Strasburgo con 528 voti a favore, 135 contrari e 15 astensioni, rappresentano "una pietra miliare per la politica ambientale dell'Ue" commenta il relatore, l'italiano Andrea Zanoni (Pd). Tra le novità introdotte, quella di "norme specifiche sulla biodiversità, il clima, maggiore trasparenza nella procedura per facilitare la partecipazione pubblica, norme nuove sul conflitto di interessi e sanzioni nel caso di violazioni" spiega Zanoni.
La via rivista e corretta prevede anche una forte limitazione della possibilità di ricorrere a deroghe, oltre a norme sui cambiamenti idromorfologici, la valutazione del rischio e contro lo spezzettamento di uno stesso progetto in più valutazioni.
Niente Via obbligatoria invece per gli impianti di estrazione e esplorazione del gas di scisto (shale gas), a causa della forte opposizione degli Stati membri. In compenso per i progetti legati al gas dovranno essere presi in considerazione nuovi aspetti, come il rischio per la salute umana dovuto alla contaminazione dell'acqua o l'uso del suolo: se gli Stati membri non giudicheranno necessaria una Via dovranno anche dare una motivazione adeguata. Prossima tappa per la nuova Via l'approvazione formale del Consiglio Ue, atteso nelle prossime settimane.
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