"Lo Stato italiano lavori sodo in
Consiglio Ue per sbloccare direttiva che darà la possibilità agli Stati
membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul proprio
territorio".
E' il commento dell'eurodeputato PD Andrea Zanoni, membro
della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare
al Parlamento europeo, all'annuncio dell'apertura di una procedura di
infrazione nei confronti dell'Italia per il divieto di coltura del mais
geneticamente modificato Mon810. "Approvare questa direttiva europea è
l'unico modo per uscire dall'attuale impasse sugli OGM e garantire ai
cittadini italiani che il transgenico non finisca sulle proprie tavole".
La Commissione europea ha comunicato l'apertura di una procedura
d'infrazione contro il divieto di coltivare, sul territorio il mais OGM
della Monsanto imposto dal governo con il decreto firmato nel luglio
2013 dai ministri alle Politiche agricole, alla Salute e all'Ambiente.
"Questi decreti lasciano il tempo che trovano, la vera battaglia sugli
OGM va combattuta a Bruxelles incalza Zanoni L'Italia deve usare le
proprie capacità diplomatiche e il proprio peso politico per sbloccare
la modifica della direttiva 2001/18/CE che darà finalmente la
possibilità agli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di
OGM sul loro territorio. Questa direttiva è bloccata da anni in sede di
Consiglio Ue per motivi opposti sia dai Paesi pro che da quelli contro
gli OGM. La posizione dell'Italia deve essere ferrea: abbiamo bisogno di
una legge che dia in modo inequivocabile la possibilità di dire no agli
OGM". L'eurodeputato ricorda che domani il Consiglio Ue Affari generali
si dovrà pronunciare sull'approv azione del mais 1507 della Pioneer.
"Invito il Ministro Moavero a fare il possibile per evitare una non
decisione che non farebbe altro che dare carta bianca alla Commissione
europea, pronta ad autorizzare questo mais nonostante al Parlamento
europeo abbiamo chiaramente votato contro lo scorso 16 gennaio".
(AGENPARL)
Nessun commento:
Posta un commento