"Non cancelleremo i commi 2 e 3 dell'articolo 2-bis perch é siamo riusciti a riformularli".
A dirlo è stato il relatore di maggioranza Alessandro Bratti (Pd) al decreto legge Terra dei fuochi eIlva, rispondendo alla domanda di Public Policy se ci fosse l'intenzione di cancellare, presentando un emendamento, i commi 2 e 3 dell'articolo 2-bis dedicato alle misure antimafia. I commi in questione istituiscono, come anticipato da Public Policy la settimana scorsa, un gruppo interforze di coordinamento per il monitoraggio e le bonifiche delle aree inquinate (Gimbai) e danno la possibilità al prefetto di Napoli di avvalersi del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere. Tuttavia venerdì scorso la commissione Bilancio aveva invitato ad eliminare questi commi perché, "nonostante le clausule di invarianza finanziaria recate", non era esclusa la possibilità "di nuovi o maggiori oneri di personale per la finanza pubblica a causa della non puntuale indicazione delle amministrazioni di provenienza del personale che farà parte delle strutture di coordinamento istituite". Il comitato dei nove che si è riunito questo pomeriggio per discutere delle modifiche da apportare al testo che andrà in Aula domani si è concentrato proprio, secondo quanto riferisce Bratti, sul miglioramento delle prodedure per le confische e per quelle di controllo degli appalto e dei sub appalti previste proprio dall'articolo 2-bis del dl.
(Public Policy)
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