Il primo ottobre del 2013 la più grande discarica d'Europa ha
chiuso, portandosi dietro polemiche, veleni e oggi anche sette arresti
per traffico di rifiuti a Roma.
Malagrotta sorge alle porte di Roma e fino allo scorso anno era una montagna di 240 ettari di spazzatura che
arrivava dalla Capitale ma anche da Fiumicino, Ciampino e dalla Città
del Vaticano e che, secondo il Rapporto Italia dell'Eurispes, è
diventata la "maglia nera" del Paese. Quella discarica doveva
essere sigillata nel 2004 ma, proroga su proroga da parte del governo,
si è arrivati ad ottobre dello scorso anno. La montagna di spazzatura
appartiene all'imprenditore Manlio Cerroni, 60 anni, un vero manager
dell'immondizia che è finito ai domiciliari insieme ad altre sei
persone. Roma produce 4.500 tonnellate di rifiuti al giorno, che
finivano tutte nella sua discarica.
Il Comune gli ha versato per
ogni chilo di immondizia 0,044 euro, che vuol dire circa 44 milioni di
euro all'anno. Con il passare del tempo una normativa europea ha imposto
la chiusura della discarica. Cerroni non s'è perso d'animo e ha
costruito il gassificatore, messo successivamente sotto sequestro perché
non a norma. Ma il suo business non si è fermato. Ad Albano Laziale ha
ricevuto l'autorizzazione integrata ambientale per la costruzione di un
altro gassificatore e pare abbia anche rilevato, dal locale Consorzio
Gaia, l'inceneritore di Colleferro.La discarica ha raccolto il 6% della media nazionale. L'incremento era dovuto anche all'aumento delle confezioni da parte dell'industria. "La discarica di Malagrotta è satura, al ritmo delle 4.500-5000 tonnellate di rifiuti che assorbe ogni giorno", sostiene l'indagine Eurispes. Nel dossier viene evidenziato che il vero problema, oltre al danno ambientale, è il "dramma da percolato che, penetrato nel suolo, è arrivato sino alla falda, inquinandola". Dito puntato anche sui "30mila metri cubi di biogas" prodotti dagli scarti della città. E sulla questione delle colline che, sotto il peso dei rifiuti, ogni anno si abbassano di un metro formando laghetti di acqua piovana.
(LaPresse)
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