Il 2014 delle Hawaii inizia con una vittoria per l'ambiente:
con l'adesione il 2 gennaio del consiglio di Honolulu, l'arcipelago ha
approvato la normativa che vieta i sacchetti di plastica monouso nei
supermercati.
L'ultimo Stato entrato negli Usa è
anche il primo a mettere al bando le buste di plastica, come invece
hanno già fatto molti paesi del vecchio continente e non solo.
Il
divieto è già attivo in alcune città e contee, mentre in Italia è stato
introdotto il 1 gennaio 2011: eravamo il primo paese europeo per
consumo di shopper usa e getta
All'interno delle Hawaii, però,
l'arrivo del divieto non è stato uguale per tutti: Kalawao, la contea
più remota e meno popolata dell'arcipelago, non lo ha ancora approvato,
mentre la norma è già in atto nelle isole di Kauai e Maui. Oahu -
l'isola con la più alta densità di tutte le Hawaii - sta ancora
smaltendo le scorte di sacchetti di plastica e conta di unirsi al resto
dello Stato entro luglio del 2015. Sulla Big Island, invece, i
consumatori hanno pagato gli shopper in plastica per tutto il 2013 e dal
prossimo 17 gennaio quelli non biodegradabili saranno vietati in
qualsiasi negozio e ristorante. Nella contea di Honolulu gli hawaiani
non solo non potranno utilizzare le borse della spesa fatte di plastica,
ma nemmeno quelle di carta composte per meno del 40 per cento da carta
riciclata. Il bando dei sacchetti di plastica è già attivo in alcune
città e contee degli Usa, ma questa è la prima volta che viene esteso a
un intero Stato. Nelle Hawaii il divieto non è stato sancito da un'unica
legge votata dal Parlamento, ma è stato votato da tutti e quattro i
consigli di Contea.
Anche in Europa la questione ha da poco raggiunto un vero e proprio punto di svolta: il 4 novembre del 2013 la Commissione Europea ha adottato una proposta di legge che obbliga gli Stati membri a ridurre l'uso delle borse di plastica. Come raggiungere l'obiettivo saranno i singoli Paesi a deciderlo, per esempio imponendo delle tasse, vietando del tutto le buste di plastica o fissando obiettivi nazionali di riduzione.
La decisione dell'Ue è stata incoraggiata dall'impegno di molti Stati e tra i pionieri nel bando alle buste di plastica compare proprio l'Italia : se fino al 2010 eravamo il primo paese europeo per consumo di shopper di plastica usa e getta - pari al 25 per cento del totale delle buste commercializzate in Europa - il divieto introdotto il 1 gennaio 2011 ha capovolto questo dato. Nell'Unione restano comunque rilevanti le differenze tra i vari Stati: in Finlandia e Danimarca il consumo annuale è di quattro sacchetti a testa, contro i 466 in Polonia, Portogallo e Repubblica Slovacca. ( Repubblica-7 genn 2014)
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