Per Iren no emissioni da 27 dicembre; Gcr: il fumo si vede
Nuovo "giallo" sull'inceneritore di Parma. Secondo i dati sulle
emissioni inquinanti del camino di Ugozzolo resi noti da Iren
(all'indirizzo http://www.irenambiente.it/attivita.php?id=205),
l'impianto sarebbe infatti inattivo dal 27 dicembre scorso, con entrambe
le linee di incenerimento "temporaneamente non in esercizio". Il tutto
però, segnala il comitato ambientalista Gcr, "nonostante il pennacchio
che tutti quanti osserviamo fuoriuscire dalla ciminiera di Ugozzolo". In
attesa di chiarimenti su quest'aspetto, l'associazione incalza la
multiutility chiedendo "dove ha messo i rifiuti Iren mentre il camino
era freddo?" e se "i dati riportati nella pagina web corrispondono alla
realtà?". E ancora: "La grande emergenza ambientale che poteva
trasformare Parma in una piccola Napoli se non si fosse acceso il camino
in fretta a furia, dove mai è andata a finire?", domanda il Gcr. Già
oggi, ribadisce infine l'associazione, "l'impianto di Parma è
sovradimensionato. Con la raccolta differenziata porta a porta ampliata a
tutta la città i rifiuti non basteranno di certo a garantire le 8 mila
ore di funzionamento previste dal pianto industriale di Iren. Cosa
succedera' allora a Parma? Arriveranno rifiuti da fuori?".
E anche se
l'autorizzazione integrata ambientale (Aia) nega questa possibilità e
l'assessore provinciale all'Ambiente ha sempre sostenuto che la
prescrizione verrà rispettata senza deroghe, gli ambientalisti stanno
in guardia: "Ci spieghino a quale trucco intendono ricorrere", afferma
il comitato.E intanto, conclude il Gcr, "ci raccontino un pò come
stanno andando le cose con il teleriscaldamento. E' connesso? E a quante
famiglie? E quante caldaie sono state spente? Perchè noi, sotto la
coltre di smog, non ci siamo mica accorti del gran beneficio promesso".
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