15/12/13

Il Sudafrica dice addio a Mandela: i funerali nel villaggio natale di Madiba

Il feretro dell'ex presidente del Sudafrica Nelson Mandela, morto a 95 anni la settimana scorsa, ha fatto il suo ingresso nella tensostruttura innalzata nei pressi di Qunu, villaggio natale di 'Madiba', per la cerimonia funebre destinata a concludersi oggi con la sepoltura.

La bara, avvolta nella bandiera sudafricana, è stata accolta nel luogo della cerimonia dal canto di un coro accompagnato da un'orchestra. Il coro ha intonato un inno religioso in lingua xhosa, l'etnia a cui Mandela apparteneva. Ai funerali, che si svolgono su una terra di proprietà dei Mandela, assistono 4.500 persone. In prima fila la vedova Graca Macel (vestita di nero e col tradizionale turbante), i familiari, l'attuale presidente Jacob Zuma e dignitari sudafricani e stranieri. Anche le note di 'The Prayer', successo mondiale di Andrea Bocelli e Celine Dion, sono risuonate stamattina nel corso della cerimonia funebre per Nelson Mandela, in corso all'ombra delle colline di Qunu, villaggio natale dell'ex presidente del Sudafrica. Il brano - di cui furono autori fra gli altri Tony Renis e Alberto Testa - è stato interpretato in italiano e in inglese da due artisti africani. La cerimonia, a cui sono presenti dignitari e ospiti stranieri, sarà seguita da una fase più raccolta e tradizionale aperta solo ai familiari e alle persone vicine a Madiba. Previsto inoltre il sacrificio rituale di un bue, secondo le consuetudini ancestrali locali. L'inumazione è programmata per mezzogiorno, ora del Sudafrica, perchè - come è stato detto durante uno degli elogi funebri - una figura dell'importanza di Mandela merita di essere consegnata al riposo definitivo «quando il sole è a picco e l'ombra è al minimo».
«Il tuo viaggio continua». Il presidente sudafricano Jacob Zuma è stato nuovamente fischiato oggi durante la cerimonia funebre per Nelson Mandela in corso a Qunu, quando ha raggiunto il leggio per il suo intervento. Zuma era stato fischiato anche alla commemorazione di Madiba nel Soccer City Stadium di Johannesburg. Egli ha comunque poi intonato l'inno con i presenti e ha infine cominciato a parlare accolto ancora per qualche secondo da un misto di applausi e contestazioni. Un tributo all'eredità di Nelson Mandela e un impegno a non tradirla hanno segnato l'elogio funebre del presidente sudafricano Jacob Zuma che ha suggellato oggi la cerimonia di Qunu, prima dei riti tradizionali che precederanno l'inumazione. «Il tuo lungo cammino verso la libertà si è concluso, ma il viaggio continua», ha detto Zuma (contestato brevemente a inizio discorso) rivolgendosi a Madiba. «Noi dobbiamo far vivere la tua eredità», ha aggiunto: «il Sudafrica continuerà a crescere, non ti possiamo deludere».

L'ex compagno di carcere. «Non lo consideravo un amico. Per me era un fratello maggiore». Così Ahmed Kathrada, 84 anni, uno dei vecchi compagni di Nelson Mandela nella lotta contro l'apartheid e nella detenzione a Robben Island, ha ricordato commosso Madiba alla cerimonia funebre in corso nel villaggio di Qunu. Kathrada è stato uno dei tanti ospiti che si è alternato sul palco, sotto la gigantografia di Mandela, dinanzi alla quale brillavano 95 candele, una per ogni anno d'età. «Quando Walter Sisulu (un pilastro della lotta anti-apartheid, scomparso nel 2003, ndr) è morto, ho perso un padre. Ora ho perso un fratello (...). La mia vita sta affrontando un vuoto e non so più a chi rivolgermi», ha proseguito Kathrada nel suo intervento davanti a 4.500 invitati alla cerimonia. Con voce spesso rotta dall'emozione, Kathrada ha raccontato anche di come si è commosso durante una delle ultime visite in ospedale a Madiba. «Ho visto un uomo impotente e ridotto all'ombra di se stesso e l'inevitabile è accaduto», ha soggiunto con voce commossa. Durante questa visita, «sono stato sopraffatto dall'emozione e dalla tristezza, e ho pianto. Ha tenuto la mia mano, è stato straziante, non ho retto all'emozione». «Automaticamente, la mia mente è tornata all'immagine dell'uomo grande e forte che ho conosciuto 67 anni fa, il pugile, il prigioniero che ha gestito con facilità la pala e il piccone, quando noi altri detenuti noi non eravamo in grado di farlo». «»Addio mio caro fratello, mio mentore, mio leader«, ha concluso Kathrada, a lungo applaudito. A ricordare Madiba è stato anche Kenneth Kaunda, l'ex presidente dello Zambia, che ha voluto sottolineare la grande eredità lasciata da Mandela.

La sepoltura. Dopo il sermone del vescovo della Chiesa metodista sudafricana Zipho Siwa e gli onori militari, la bara è stata presa in consegna da un picchetto di ufficiali per essere portata verso il luogo di sepoltura su un terreno di famiglia nel villaggio natale di Qunu. All'inumazione sono ammesse solo 450 delle 4.500 persone presenti ai funerali: oltre ai familiari e agli amici più stretti, leader istituzionali sudafricani e alcuni ospiti stranieri selezionati.
L'inumazione, mostrata dalle tv, è stata salutata da un volo della pattuglia acrobatica sudafricana.

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