23/12/13

Giovannini: contratto unico buona idea ma non per aziende in crisi

"Promosso Renzi per aver riportato il dibattito sul lavoro, ma direi che andrebbe promosso anche il governo Letta che si è già mosso nella stessa direzione in cui vuole andare il segretario del Pd, cioè far ripartire l'occupazione'.

Per Enrico Giovannini, ministro del Lavoro intervistato da LA REPUBBLICA, c'è continuità tra il "Piano per il lavoro" che sta definendo il Partito democratico e l'azione che l'esecutivo ha messo in campo in questi mesi. (?) "In ogni caso non credo che ci sia bisogno di una nuova riforma complessiva del mercato del lavoro. E' stata già fatta ed è considerata, anche a livello internazionale, una buona riforma, ma varata nel pieno della recessione. Molte correzioni le abbiamo fatte a giugno (apprendistato, lavoro a termine), ma bisogna continuare. Non sarà facile visto che da una parte c'è chi, come Sacconi, pensa di tornare alla legge Biagi e chi dall'altra, come Landini, di tornare all'articolo 18 com'era prima. In ogni caso ben venga la discussione, anche sulla semplificazione delle norme, su cui inizieremo ad intervenire da gennaio". Condivide la proposta del contratto unico con tutele crescenti?Vorrei dire, intanto, che sul fronte della flessibilita' in entrata e' stato fatto molto per ridurre quella che potremmo chiamare flessibilita' cattiva (?). in ogni caso le forme super flessibili di ingresso nel mercato del lavoro sono state ridotte a favore del tempo determinato. Questo era uno degli obiettivi della riforma Fornero" Sta dicendo che è diminuita la precarietà? 'Dico che certamente si è ridotta la cosiddetta flessibilita' meno tutelata. L'aumento dei contratti di apprendistato e a tempo indeterminato, su cui hanno influito anche le 35 mila assunzioni basate sugli incentivi che abbiamo varato da giugno, dimostra che qualcosa si sta muovendo anche nel mercato del lavoro, per quanto solo la crescita crea lavoro". Ma lei è favorevole al contratto unico? "Non sono contrario a discuterne. Certo è determinante come si scrivono le norme. Bisogna comunque distinguere tra le situazioni aziendali. Per le imprese che crescono potrebbe essere vantaggioso assumere a tempo indeterminato con tutele crescenti. Cosa diversa per le aziende ancora in difficolta''. (?) Pensa sia possibile sostituire l'attuale cassa integrazione con un sussidio di disoccupazione uguale per tutti? 'Se si vuole discutere di come estendere l'attuale Aspi va bene e ho già concordato con le parti sociali che a gennaio inizieremo a discuterne. Ma vorrei anche ricordare che nel 2014 partirà la sperimentazione del sostegno per l'inclusione attiva (una sorta di reddito minimo) per aiutare chi è in stato di povertà, il che rappresenta un passaggio storico nel nostro sistema di welfare. Riforma degli ammortizzatori e sostegno alla poverta' devono andare insieme'. Avete invece deluso le aspettative sul taglio al cuneo fiscale. "Intanto l'abbiamo fatto. E accanto alla riduzione del cuneo abbiamo introdotto sgravi contributivi a favore di assunzioni di giovani, donne, disoccupati, over 50 per oltre un miliardo. Anche questi sono sconti per chi crea lavoro". (ilVelino/AGV NEWS) 

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