13/12/13

Amianto: Iss, in Italia ancora 30 Mln tonnellate in uso

Esperti, progetto dismissione a buon punto, primi risultati primavera 2014

Oggi uno dei problemi maggiori che riguarda il rischio per la salute legato all'amianto è rappresentato "dalla dismissione dei manufatti in cemento amianto, di cui si stima che in Italia siano ancora oggi in uso circa 30 milioni di tonnellate, secondo dati dell'Arpa Emilia Romagna". Ad affermarlo e' Loredana Musmeci, direttore del Dipartimento ambiente e connessa prevenzione primaria dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che oggi ospita una giornata di studio sul "Progetto amianto". Un convegno, organizzato dal ministero della Salute, dall'Inail e dall'Iss per l'analisi e la prevenzione oncologica, per fotografare lo stato dell'arte in tema di amianto nel nostro Paese. L'Iss, infatti, è stato sempre in prima linea sulle problematiche legate all'esposizione a questa sostanza. Secondo l'Iss, "la gestione del fine vita dei prodotti contenenti amianto è un problema sia dal punto di vista tecnico, in relazione alla potenziale esposizione a fibre di amianto dei lavoratori e della popolazione, sia dal punto di vista della capacita' di smaltimento a livello nazionale". Problematiche ancora aperte sono il rischio legato all'esposizione ambientale residua dopo il bando dell'amianto stabilito dalla legge 257 del 1992. "Il Progetto amianto è a buon punto prosegue Musmeci e le prime risultanze saranno disponibili nella primavera 2014. Per la parte ambientale dell'Iss sono stati individuati i siti in cui si farà il monitoraggio e si è proceduto ai sopralluoghi, per i quali ci si è accordati con gli enti territoriali. A breve, inoltre, saranno posizionati i campionatori".
L'Iss coordina il"Progetto amianto" che si concluderà entro dicembre 2014, e costituisce una prima attuazione del Piano nazionale amianto che cerca di dare alcune risposte alle problematiche ancora aperte come, ad esempio, il rischio legato all'esposizione non professionale e ambientale residua dopo il bando dell'eternit; i sistemi innovativi di diagnosi e cura delle malattie correlate all'esposizione; la cooperazione con i Paesi in cui l'uso dell'amianto e' ancora consentito. All'intero del progetto ci sono altre unita' operative che partecipano al gruppo di lavoro: l'Universita' Amedeo Avogadro del Piemonte orientale, l'Universita' di Torino e all'Istituto tumori Regina Elena di Roma e appunto l'Iss.

(Adnkronos Salute)

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