Il "Reach", regolamento europeo per l'immissione sul
mercato delle sostanze chimiche, "non deve essere solo un onere per le
imprese ma anche un'opportunità di sviluppo e innovazione che al
momento non sembra essersi concretizzata". Lo ha detto il ministro dello
Sviluppo economico, Flavio Zanonato, intervenendo alla quarta
Conferenza nazionale sul Reach (Registration, evaluation and
authorization of chemicals), cui sono soggette le imprese che producono o
importano sostanze chimiche nell'Unione europea.
Zanonato ha assicurato
l'impegno del Governo "verso una piena implementazione del
regolamento", ma ha sottolineato l' importanza di "un lavoro coordinato
con altri paesi europei, nell'ottica di alleviare al massimo grado il
carico sull'apparato produttivo, soprattutto per le piccole e medie
imprese". Gli obblighi derivanti dal Reach "sono giustamente finalizzati
alla tutela dell'ambiente e della salute", ha osservato il ministro, ma
"producono impatti rilevanti sulle circa 4mila imprese, il 39%
rappresentato da pmi, operanti nel settore chimico italiano, il terzo in
Europa dopo quelli di Germania e Francia e che produce 25 miliardi di
euro di esportazioni.
(AGI)
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