23/10/13

Smog, Policlinico di Milano: "Il Pm10 oggi è diminuito, ma è più nocivo di quello di 15 anni fa"


Più di un milione di persone ogni anno muore per l'inquinamento dell'aria, numero che dal 2004 è salito del 16%. Probabile causa dell'aumento, la composizione delle polveri sottili, che gli esperti del Policlinico ritengono cambiata nel corso degli anni, con una presenza più importante della componente ultrafine

Più di un milione di persone ogni anno muore per l'inquinamento dell'aria, un numero che dal 2004 è salito del 16 per cento. Lo hanno ricordato gli esperti durante il convegno RespiraMI, organizzato a Milano da Fondazione Ca' Granda Policlinico di Milano e promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini. La causa di questo aumento potrebbe essere individuata nella composizione delle polveri sottili, che gli esperti ipotizzano sia cambiata nel corso degli anni. "Gli studi epidemiologici infatti sembrano indicare che il PM10 con cui abbiamo a che fare oggi sia più nocivo di quello di 15-20 anni fa", ha spiegato Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Ca' Granda Policlinico di Milano.

"L'effetto potrebbe essere legato a una presenza più importante della componente ultrafine. Al momento ha proseguito si tratta di un'ipotesi, che potrebbe però trovare una sua giustificazione nella sempre maggiore diffusione dei veicoli alimentati a diesel". Il programma Clean Air For Europe (CAFE) della Commissione Europea, hanno sottolineato gli esperti al convegno, ha valutato gli effetti del PM2,5 derivato dalle attività umane sull'aspettativa di vita, concludendo che, in media, ogni cittadino UE vive 8,6 mesi in meno a causa delle polveri fini. Il primato negativo spetta, con poche sorprese, alla Pianura Padana: qui, in media, le polveri sottili accorcerebbero l'esistenza anche di 2-3 anni.

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