26/10/13

" Ecco il risultato della discussione al Tavolo sull'Acqua alla Leopolda 13"


Tavolo 1 Acqua: Coordinatore Alessandro Bratti

Nella breve introduzione del coordinatore sul tema acqua bene comune è stato chiesto quale aspetto si intendeva approfondire. Si è fatto un breve "excursus" sugli aspetti legislativi più recenti con particolare riferimento agli esiti referendari del 2011. Ci si è soffermati  sia su le modalità di gestione che sul tema dei costi per gli investimenti.

Il discussant ha portato dati su cui confrontarsi: si è parlato di quanti euro costano gli investimenti per abitante .L’Italia fra i paesi sviluppati è uno di quelli che investe meno ! Non investiamo in infrastrutture e rischiamo di creare un debito infrastrutturale per le future generazioni. Gli investimenti in questo settore soprattutto nella depurazione sono indispensabili. Viene sottolineata l’importanza del regolatore al di là del sistema di gestione. Il coordinatore insiste sulla difficoltà di contemperare i risultati referendari con la situazione di finanza pubblica.  Si ribadisce la necessità di affrontare anche la questione legata alla tutela delle falde idriche  dagli agenti inquinanti. Viene posta dai componenti del tavolo il tema di come viene utilizzata a monte la risorsa idrica sottolineando la necessità di addivenire ad una governance dei distretti idrografici più semplice.
Viene ribadito il fatto che la gestione pubblica non è necessariamente sinonimo di spreco.
Il tema dell’efficienza e dello spreco di risorse è centrale nella discussione così come il fatto che le risorse sono spese purtroppo in modo diverso fra il nord e il sud.
Si è parlato molto di come è strutturata la tariffa e vi è stata una richiesta di maggior trasparenza delle bollette. E’ stata ribadito il concetto che l’acqua sia un bene indispensabile e che quindi una quota minima deve essere garantita al cittadino.
In sintesi si chiede che si proceda :

a garantire che sia data, finalmente, piena e corretta attuazione alla volontà popolare espressa nella consultazione referendaria del 12 e 13 giugno del 2011;

a effettuare in maniera urgente una mappatura dei diversi sistemi gestionali presenti sul territorio nazionale e delle iniziative legislative in essere in queste settimane in alcune Regioni italiane al fine di avere un quadro chiaro e definito dello stato attuale della gestione dei servizi idrici presenti nel nostro paese  prima di procedere al varo del nuovo quadro normativo al fine di poterne valutare i vari impatti in sede di definizione e redazione;

a  garantire un monitoraggio e controllo nazionale della qualità e potabilità dell’acqua,

a  fornire indirizzi per la fissazione di tariffe eque e adeguate all’esigenza di salvaguardare l’integrità della risorsa, strumenti e mezzi economici per gli investimenti necessari alla modernizzazione del ciclo delle acque e con particolare riguardo ai fini della tutela idrogeologica delle zone di produzione del bene in un quadro di ristoro dei servizi ecosistemici;

a favorirel’informazione e la partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche relative alla gestione dei servizi idrici integrati.

a potenziare e a definire un vero Regolatore che tuteli i cittadini nella definizione delle tariffe e della qualità del servizio

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